Designing cities with feelings: generative urban design informed by emotional data and visual analysis : a case study in Porta Romana

In the context of rapid urbanization and increasing complexity in city environments, the necessity for innovative approaches in urban planning has never been more critical. This thesis, “Designing Cities with Feelings: Generative Urban Design Informed by Emotional Data and Visual Analysis,” proposes a novel framework that integrates emotional data and visual analysis into generative urban design. The aim is to create urban spaces that not only meet functional and sustainability criteria but also resonate on an emotional and perceptual level with their inhabitants. This work aligns with Goal 11 of the United Nations Sustainable Development Goals (SDGs), which strives to make cities and human settlements inclusive, safe, resilient, and sustainable by 2030. The study underscores the importance of adopting bottom-up approaches in contemporary and future urban development. By emphasizing the necessity of community engagement in the planning process, it advocates for urban spaces that genuinely reflect the needs and desires of their users. This shift is crucial for fostering inclusive and resilient communities. This research serves as a foundation for urban planners and designers, providing them with the tools needed to develop more inclusive, responsive, and sustainable urban environments. The collected parameters encompass a wide range of considerations, from social and economic factors to environmental and psychological dimensions. Recognizing the impact of cognitive perception on human interaction with urban spaces is fundamental to this research. The study integrates cognitive perception as a key parameter in existing bottom-up models, acknowledging that how individuals perceive and emotionally respond to their environment significantly influences their quality of life and well-being. Furthermore, The research focuses on the development of a set of computational tools that facilitate democratic city planning. These tools are designed to embody the principles of participatory design, enabling a diverse array of stakeholders to engage in the urban planning process. By promoting transparency and inclusivity, these tools help ensure that urban design decisions are reflective of the broader community’s needs and aspirations. A critical aspect of the research is the integration of generative design techniques with psychological considerations into the urban design process. The study aims to embed the psychological effects of urban environments to simulate real-time participatory design practices, ensuring that the emotional and psychological impacts on individuals and communities are considered from the outset. This approach helps create urban spaces that are not only functional and sustainable but also engaging and supportive of mental well-being It highlights the importance of creating urban environments that are empathetic and human-centered, capable of adapting to the evolving needs and aspirations of their inhabitants. The findings are expected to inform policy and practice, providing a blueprint for the development of resilient, inclusive, and vibrant cities that align with the current Sustainable Development Goals.

In un contesto di rapida urbanizzazione e di crescente complessità degli ambienti urbani, la necessità di approcci innovativi nella pianificazione urbana non è mai stata così critica. Questa tesi, “Designing Cities with Feelings: Generative Urban Design Informed by Emotional Data and Visual Analysis”, propone un quadro innovativo che integra i dati emotivi e l’analisi visiva nella progettazione urbana generativa. L’obiettivo è creare spazi urbani che non solo soddisfino criteri funzionali e di sostenibilità, ma che riecheggi anche a livello emotivo e percettivo nei suoi abitanti. Questo lavoro è in linea con l’obiettivo 11 degli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (SDGs), che mira a rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili entro il 2030. Lo studio sottolinea l’importanza di adottare approcci “bottom-up” nello sviluppo urbano contemporaneo e futuro. Sottolineando la necessità di coinvolgere la comunità nel processo di pianificazione, sostiene la necessità di spazi urbani che riflettano realmente i bisogni e i desideri dei loro utenti. Questo passaggio è fondamentale per promuovere comunità inclusive e resilienti. Per supportare la pianificazione urbana con una strategia “bottom-up”, viene costruita una libreria completa di parametri e strumenti esistenti. Questa risorsa funge da base per gli urbanisti e i progettisti, fornendo loro gli strumenti necessari per sviluppare ambienti urbani più inclusivi, reattivi e sostenibili. I parametri raccolti comprendono un’ampia gamma di considerazioni, da fattori sociali ed economici a dimensioni ambientali e psicologiche. Riconoscere l’impatto della percezione cognitiva sull’interazione umana con gli spazi urbani è fondamentale per questa ricerca. Lo studio integra la percezione cognitiva come parametro chiave nei modelli bottom-up esistenti, riconoscendo che il modo in cui gli individui percepiscono e rispondono emotivamente al loro ambiente influenza in modo significativo la loro qualità di vita e il loro benessere. Inoltre, la ricerca si concentra sullo sviluppo di una serie di strumenti computazionali che facilitano la pianificazione democratica delle città. Questi strumenti sono progettati per incarnare i principi della progettazione partecipata, consentendo a una serie di soggetti interessati di impegnarsi nel processo di pianificazione urbana. Promuovendo la trasparenza e l’inclusività, questi strumenti contribuiscono a garantire che le decisioni relative alla progettazione urbana riflettano le esigenze e le aspirazioni della comunità. Un aspetto critico della ricerca è l’integrazione delle tecniche di progettazione generativa con considerazioni psicologiche nel processo di progettazione urbana. Lo studio mira a incorporare gli effetti psicologici degli ambienti urbani per simulare pratiche di progettazione partecipata in tempo reale, garantendo che gli impatti emotivi e psicologici sugli individui e sulle comunità siano considerati fin dall’inizio. Questo approccio aiuta a creare spazi urbani che non sono solo funzionali e sostenibili, ma anche coinvolgenti e favorevoli al benessere mentale. Sottolinea l’importanza di creare realtà urbane che siano empatiche e che si concentrino sull’essere umano, capaci di adattarsi alle esigenze e aspirazioni in costante evoluzione dei suoi abitanti. I risultati dovrebbero fornire le politiche e le pratiche, offrendo un progetto per lo sviluppo di città resilienti, inclusive e vivaci, in linea con gli attuali Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.