Il settore cartario, e in particolare quello dell’imballaggio, hanno un impatto non indifferente nel bilancio della sostenibilità. Essi sfruttano molta energia e molte risorse naturali durante il processo di produzione e, una volta scartati, contribuiscono spesso e volentieri al riempimento delle discariche con conseguente spreco di materiale potenzialmente riciclabile. Fortunatamente da una decina d’anni a questa parte, grazie all’informazione sempre più insistente ed efficace dei consorzi e della comunità europea sui temi dell’ottimizzazione del processo produttivo, della riduzione dei rifiuti e del riciclo delle fibre; l’attenzione all’ambiente e alle risorse sta diventando sempre più parte della mentalità di produttori e consumatori. Lo studio del ciclo di vita dell’imballaggio cellulosico ci ha condotto verso chi ne fa largo uso, tra cui ad esempio i grandi marchi internazionali di calzature. L’analisi di casi studio “promettenti” e il confronto tra i manufatti esistenti, ci ha condotto all’individuazione di alcune leve che, se adottate seriamente, trasformano l’imballaggio in un oggetto più responsabile. Tali leve hanno portato a sperimentare l’utilizzo di un materiale sottostimato ma con grandi potenzialità sostenibili, logistiche ed estetiche quale la polpa di cellulosa (spesso relegata a confezioni come quelle delle uova), utilizzata successivamente nella progettazione di una scatola da scarpe per la spagnola Camper, attenta alla qualità dei propri prodotti ma in parte disattenta all’imballaggio.

Dalle uova alle scarpe. Ottimizzazione del ciclo di vita della scatola da scarpe attraverso l'uso della polpa di cellulosa

MUSICCO, FRANCESCA
2010/2011

Abstract

Il settore cartario, e in particolare quello dell’imballaggio, hanno un impatto non indifferente nel bilancio della sostenibilità. Essi sfruttano molta energia e molte risorse naturali durante il processo di produzione e, una volta scartati, contribuiscono spesso e volentieri al riempimento delle discariche con conseguente spreco di materiale potenzialmente riciclabile. Fortunatamente da una decina d’anni a questa parte, grazie all’informazione sempre più insistente ed efficace dei consorzi e della comunità europea sui temi dell’ottimizzazione del processo produttivo, della riduzione dei rifiuti e del riciclo delle fibre; l’attenzione all’ambiente e alle risorse sta diventando sempre più parte della mentalità di produttori e consumatori. Lo studio del ciclo di vita dell’imballaggio cellulosico ci ha condotto verso chi ne fa largo uso, tra cui ad esempio i grandi marchi internazionali di calzature. L’analisi di casi studio “promettenti” e il confronto tra i manufatti esistenti, ci ha condotto all’individuazione di alcune leve che, se adottate seriamente, trasformano l’imballaggio in un oggetto più responsabile. Tali leve hanno portato a sperimentare l’utilizzo di un materiale sottostimato ma con grandi potenzialità sostenibili, logistiche ed estetiche quale la polpa di cellulosa (spesso relegata a confezioni come quelle delle uova), utilizzata successivamente nella progettazione di una scatola da scarpe per la spagnola Camper, attenta alla qualità dei propri prodotti ma in parte disattenta all’imballaggio.
DEL CURTO, BARBARA
ARC III - Scuola del Design
20-lug-2011
2010/2011
Tesi di laurea Magistrale
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