Caratterizzazione e bonifica radiologica del comparto Unione Nord nell'area Ex Falck a Sesto San Giovanni

During my internship, I participated in a radiometry and environmental remediation project focused on areas potentially contaminated by radionuclides within the Site of National Interest (SIN) of Sesto San Giovanni, in the former Falck steelworks, which has been undergoing remediation since 2013. This project included the radiological characterization of the soil in the Unione area, specifically in a 6000 square meter section known as "Pozzo Scaglia." The first step of the project was to provide a general overview of the issue by describing the history and physical characteristics of the area of interest, previous environmental investigations of the soil, subsoil, and water, and the planned urban transformation for the site. The focus then shifted to the preliminary radiological characterization of the soil, using various instruments equipped with NaI or HPGe detectors and conducting laboratory measurements. The radiological characterization became necessary following an anomaly detected in 2019 by a radiometric control portal. The preliminary characterization activity identified five anomalies with dose values more than double the natural background, detecting the presence of the artificial isotope Cs-137. Subsequently, the in-situ characterization of two piles of excavated material, arranged in 25-meter strips—one contaminated and the other not—was conducted. At this stage, various samples were collected and sent to laboratories for further radioactivity analysis. The measurements obtained in situ and in the laboratory showed discrepancies of about 40%, due to the different composition of the samples: the laboratory samples consisted of fine material, while those measured in situ also contained stones. After sieving, it was demonstrated that the stone component led to an overestimation of the activity concentration by about 30%. Every activity was accompanied by a risk assessment for exposure to ionizing radiation for workers and the population, as required by current regulations. The characterization activities confirmed the presence of Cs-137 contamination with concentrations exceeding the clearance limit, allowing the material to be categorized based on radionuclide concentration. This facilitated the identification of appropriate disposal routes for each category, for which a site-specific evaluation was conducted.

Durante il tirocinio ho partecipato a un progetto di radiometria e bonifica ambientale focalizzato sulle aree potenzialmente contaminate da radionuclidi del Sito di Interesse Nazionale (SIN) di Sesto San Giovanni, nella zona delle ex acciaierie Falck, in fase di bonifica dal 2013. Questo progetto ha incluso la caratterizzazione radiologica del suolo nel comparto Unione, specificamente nell'area denominata "Pozzo Scaglia", di circa 6000 mq. Il primo passo del progetto è stato fornire un quadro generale del problema, descrivendo la storia e la fisica dell'area di interesse, le indagini ambientali precedentemente effettuate su suolo, sottosuolo e acqua, e il piano di trasformazione urbanistica previsto per il sito. Successivamente, ci si è concentrati sulla caratterizzazione radiologica preliminare del suolo, utilizzando diversi strumenti dotati di rivelatori NaI o HPGe e conducendo misure in laboratorio. La caratterizzazione radiologica si è resa necessaria a seguito di un'anomalia rilevata nel 2019 da un portale per il controllo radiometrico. L’attività di caratterizzazione preliminare della zona interessata ha individuato cinque anomalie con valori di dose superiori al doppio del fondo naturale, rilevando la presenza dell’isotopo artificiale Cs-137. Successivamente, si è passati alla caratterizzazione in situ di due cumuli di materiale escavato, disposti su strisce di 25 metri: uno contaminato e l'altro no. In questa fase si sono raccolti vari campioni da inviare ai laboratori per ulteriori analisi di radioattività. Le misure ottenute in situ e in laboratorio hanno mostrato delle discrepanze di circa il 40%, causate dalla diversa composizione dei campioni: i campioni di laboratorio erano costituiti da materiale fine, mentre quelli misurati in situ contenevano anche sassi. Si è dimostrato, in seguito a vagliatura, che la componente sassi portava a una sovrastima della concentrazione di attività di circa il 30%. Ogni attività svolta è stata accompagnata da una valutazione dei rischi da esposizioni a radiazioni ionizzanti per i lavoratori e la popolazione, come previsto dalla normativa vigente. Le attività di caratterizzazione hanno confermato la presenza di contaminazione da Cs-137 con concentrazioni superiori al limite di allontanamento e hanno permesso di suddividere il materiale in diverse categorie, a seconda della concentrazione del radionuclide. Questo ha facilitato l’identificazione, per ciascuna categoria, di una filiera di smaltimento adeguata, per la quale è stata effettuata una valutazione sito specifica.