Contributi allo studio dell'accettazione dello smartphone tra le persone anziane: un'esplorazione della piccola comunità di Alzano Scrivia

An aging population is one of the major challenges of the 21st century. It is predicted that by 2030, one in six people will be at least 60 years old, making it crucial to adopt solutions to ensure that older people live independently and with a good quality of life. Concepts such as “active aging” highlight the importance of a healthy lifestyle, active participation in the community, and the ability to adapt to the challenges of old age. Information and communication technologies (ICTs) emerge as potential tools to address these needs. Since the Covid-19 pandemic, the smartphone has become central to social communication, but many older people continue to exhibit difficulties and resistance toward this technology, often due to late contact with it. This thesis aims to explore levels of smartphone acceptance among the elderly by analyzing its use and related habits. The goal is to understand the motivations behind the use and non-use of the device and identify areas of intervention to improve user experience and facilitate technology adoption. To this end, qualitative research was conducted in Alzano Scrivia, a town in the province of Alessandria with a predominantly elderly population and modest economic conditions. Fifty participants took part in semi-structured interviews, sharing their experiences and ways of using smartphones. The results confirm existing information, highlighting gender differences in attitudes and habits toward the smartphone. Resistance to adoption is often justified by perceived lack of usefulness and lack of patience, but such resistance can be overcome with the support of knowledgeable people.

L’invecchiamento della popolazione rappresenta una delle sfide principali del XXI secolo. Si prevede che entro il 2030, una persona su sei avrà almeno sessant’anni, rendendo cruciale l’adozione di soluzioni per garantire che gli anziani vivano in modo indipendente e con una buona qualità della vita. Concetti come “invecchiamento attivo” evidenziano l’importanza di uno stile di vita sano, di una partecipazione attiva nella comunità e della capacità di adattarsi alle sfide dell’età avanzata. Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) emergono come strumenti potenziali per affrontare queste esigenze. Dopo la pandemia di Covid-19, lo smartphone è diventato centrale nella comunicazione sociale, ma molti anziani continuano a manifestare difficoltà e resistenza verso questa tecnologia, spesso a causa di un contatto tardivo con essa. Questa tesi si propone di esplorare i livelli di accettazione dello smartphone tra gli anziani, analizzando il suo utilizzo e le abitudini correlate. L’obiettivo è comprendere le motivazioni dietro l’uso e il non uso del dispositivo e identificare aree di intervento per migliorare l’esperienza dell’utente e facilitare l’adozione della tecnologia. A tal proposito è stata svolta una ricerca qualitativa ad Alzano Scrivia, un paese in provincia di Alessandria con una popolazione prevalentemente anziana e condizioni economiche modeste. Cinquanta partecipanti hanno preso parte a interviste semi-strutturate, condividendo le loro esperienze e modalità di utilizzo dello smartphone. I risultati confermano le informazioni esistenti, evidenziando differenze di genere nelle attitudini e abitudini verso lo smartphone. La resistenza all’adozione è spesso giustificata dalla percezione di scarsa utilità e dalla mancanza di pazienza, ma tale resistenza può essere superata con il supporto di persone più esperte.