Water Paradox: Counter-project for a detention basin along the Santerno river in a post-extractive landscape

This thesis explores the design of detention basins through an interdisciplinary approach that integrates engineering aspects with ecological, agronomic, botanical, and social considerations within the field of landscape architecture. The work begins with an analysis of the hydraulic challenges within the Po River basin district, characterized by an increasing frequency of flood and drought events. In this context, gravel extraction sites, often perceived as scars on the landscape, are reinterpreted as opportunities for the development of detention basins, leveraging their unique morphology and frequent proximity to watercourses. The research focuses on the Santerno river, the main tributary of the Reno in terms of length and flow, known for the damages caused by the floods of May and November 2023. A large-scale strategy is proposed along the river within the municipality of Imola, aimed at creating a new river park that enhances the services offered to the population and adds landscape value to the river and the city. Starting from an unrealized engineering project for three expansion basins in the agricultural area northeast of Imola, significantly altered by intensive gravel extraction activities over the past decade, the thesis explores how to transform these technical infrastructures into valuable landscape elements capable of providing ecosystem services and attracting the public. The result is a design proposal that allows visitors to observe the evolution of the landscape within the basins in response to climatic changes (drought, floods) and to reinterpret the potential of extractive landscapes. The thesis emphasizes the growing importance of hydraulic management and the fundamental role of landscape architects in addressing these challenges.

Questa tesi esplora la progettazione di casse di espansione attraverso un approccio interdisciplinare, che integra gli aspetti ingegneristici con quelli ecologici, agronomici, botanici e sociali, nell’ambito dell'architettura del paesaggio. Il lavoro prende avvio dall'analisi delle criticità idrauliche all’interno bacino distrettuale del Po, caratterizzato da una crescente frequenza di eventi alluvionali e siccitosi. In questo contesto, le aree estrattive di ghiaia, spesso considerate come cicatrici del paesaggio, vengono reinterpretate come opportunità per lo sviluppo di casse di espansione, sfruttando la loro particolare morfologia e la frequente vicinanza ai corsi d'acqua. La ricerca si focalizza quindi sul fiume Santerno, principale affluente del Reno in termini di lunghezza e portata, noto per i danni causati dalle alluvioni del maggio e novembre 2023. Viene proposta una strategia a scala territoriale lungo il corso del fiume nel comune di Imola, mirata alla creazione di un nuovo parco fluviale che migliori i servizi offerti alla popolazione e valorizzi il fiume dal punto di vista paesaggistico. Partendo da un progetto ingegneristico non realizzato per tre casse di espansione nella zona agricola a nord-est di Imola, modificato dall’intensa attività estrattiva degli ultimi dieci anni, la tesi esplora come trasformare queste infrastrutture tecniche in elementi paesaggistici di valore, capaci di offrire servizi ecosistemici e di attrarre la popolazione. Il risultato è una proposta progettuale che consente ai visitatori di osservare l’evoluzione del paesaggio all'interno delle casse in risposta ai cambiamenti climatici (siccità, alluvioni) e di reinterpretare le potenzialità dei paesaggi estrattivi. La tesi sottolinea quindi la crescente importanza della gestione idraulica e il ruolo fondamentale degli architetti del paesaggio nel rispondere a queste sfide.