Artemis: un prodotto che aiuta le donne a riappropriarsi degli spazi pubblici ponendo le basi per città gender equal

This thesis aims to propose a solution regarding the phenomenon of gender-based violence in public places, suggesting a response to Target 5.2 in Goal 5 of the 2030 Agenda for Sustainable Development. In recent years, the social evolution towards gender equality has increased the presence of women in public spaces, also at night. However, this increased attendance has not been accompanied by urban and cultural adjustments, keeping the fear of sexual assault for women high. The problem of the perception of safety within public places was therefore investigated, identifying places and elements that amplify the sense of fear when experiencing the public streets, and at the same time highlighting some good practices to be followed so that through design a woman feels safer while walking. Thus, it has been defined the research question: At a time when the achievement of a sustainable society (in response to the UN’s 2030 agenda) is grounded in a context of equal rights for both sexes, what kind of strategies and interventions can be developed to reduce the possibility for women walking on public streets to incur sexual assault and violence, in order to contribute to their need of independence and improve their perception of safety? To answer this question, the solutions already on the market were investigated and, following the Human-Centred Design methodology, an analysis of the documents of the Local Police of Milan, concerning reports of sexual violence on public streets, was carried out and interviews with prominent personalities who work in close contact with victims of violence were conducted. From this research, the common elements of most of the violence experienced in the public sphere were extrapolated, and a design opportunity was identified. This gave rise to Artemis, a smart jewel capable of detecting, through the measurement of physiological parameters, the user’s state of paralysis due to fear and driving the aggressor away by thanks to the activation of a 108 dB siren, while at the same time sending a request for help to emergency contacts.

L’elaborato di tesi punta a proporre una soluzione riguardo il fenomeno della violenza di genere nei luoghi pubblici, suggerendo una risposta al target 5.2 presente nel Goal 5 dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Negli ultimi anni, l’evoluzione sociale verso la parità di genere ha incrementato la presenza femminile negli spazi pubblici, anche in orari notturni. Tuttavia, questa maggiore frequentazione non è stata accompagnata da adeguamenti urbani e culturali, mantenendo alta la paura delle aggressioni sessuali. Si è quindi indagato il problema della percezione della sicurezza all’interno dei luoghi pubblici, identificando luoghi ed elementi che amplificano il senso di timore durante il vivere le pubbliche strade e al contempo si sono evidenziate le buone pratiche da seguire affinchè attraverso la progettazione una donna si senta sicura durante il suo cammino. Si è quindi definita la domanda di ricerca: In un periodo storico in cui il raggiungimento di una società sostenibile (in risposta all’agenda 2030 delle Nazioni Unite) pone le sue radici in un contesto di parità dei diritti tra i due sessi, quali strategie e interventi possono essere sviluppati per ridurre la possibilità che le donne che si spostano nelle pubbliche strade incorrano in aggressioni e violenze sessuali, al fine di contribuire alla loro necessità di indipendenza e migliorando la percezione di sicurezza? Per rispondere a questa domanda si sono indagate le soluzioni già presenti sul mercato e seguendo la metodologia dello Human-Centred Design si sono analizzati i documenti della Polizia Locale di Milano, riguardanti le denunce di violenza sessuale nelle pubbliche strade, e si sono effettuate interviste a personalità di spicco che lavorano a stretto contatto con gli utenti vittime di violenza. Da questa ricerca si sono estrapolati degli elementi comuni alla maggior parte delle violenze subite in ambito pubblico, e si è individuata l’opportunità di progettazione. Da qui nasce Artemis, uno smart jewel in grado di rilevare, attraverso la misurazione dei parametri fisiologici, lo stato di paralisi da paura dell’utente e mettere in fuga l’aggressore grazie all’attivazione di una sirena da 108dB, inviando al contempo una richiesta di aiuto ai contatti di emergenza.