Materia urbis : design urbano come facilitatore del benessere (psico)-sociale

In the face of the pandemic situation from Covid-19 many aspects related to people's habits have changed, especially with respect to urban space and how it's used. The initial thought that gave rise to this thesis work is how urban design can be a facilitator of well-being and social sustainability, having as a point of reference the activities of Landscape Festival, an event that takes place in Bergamo every year and implements urban design projects in the city. Materia Urbis aims to define the concept of a format, a product-service that brings citizens closer to social initiatives in the neighborhood, through the brief of an enabling experience. This experience can be through a digital product, following the “Digital for Urban” branch, or through an urban furniture, following the “Urban for People” branch. The research and analysis is based on the psycho-social well-being of the individual during the pandemic and post-pandemic period, through also a survey submitted through an online questionnaire. The outputs are the starting point for defining the user profile, representative of the needs, and the design output, understood as the solution to them. The methodology followed is that of Design for Wellbeing or Positive Design. This method focuses on design following positive aspects. Positive Design sessions were, in fact, held, which led to the representation of five future scenarios. The context analyzed is urban parks and the role they play in cities. With the analysis of some case studies, examples are given where urban space is at the center of both digital solutions and street furniture designs. The design proposal includes different aspects of the starting enabling experience, reporting two design solutions, scalable to multiple contexts, with the possibility of integration into a single urban project. This level of development provides the basis for an alternative urban vision, putting people and their needs at the center, making them participants in the design and facilitating the sharing of urban space as a positive experience.

A fronte della situazione pandemica da Covid-19 sono cambiati molti aspetti relativi alle abitudini delle persone, soprattutto rispetto allo spazio urbano e a come viene usufruito. Il pensiero iniziale che ha dato vita a questo lavoro di tesi è come il design urbano possa essere facilitatore di benessere e sostenibilità sociale, avendo come punto di riferimento le attività di Landscape Festival, evento che avviene a Bergamo ogni anno e che realizza progetti di design urbano nella città. Materia Urbis si pone l’obiettivo di definire il concept di un format, un prodotto-servizio che avvicini i cittadini alle iniziative sociali del quartiere, attraverso il brief di un’esperienza abilitante. Tale esperienza può avvenire tramite un prodotto digitale, seguendo il ramo “Digital for Urban” o tramite un arredo urbano, seguendo il ramo “Urban for People”. La ricerca e l’analisi si basano sul benessere psico-sociale dell’individuo durante il periodo pandemico e post-pandemico, attraverso anche un’indagine sottoposta tramite questionario online. Gli output sono il punto di partenza per la definizione del profilo utente, rappresentante dei bisogni, e dell’output progettuale, inteso come soluzione agli stessi. La metodologia seguita è quella del Design for Wellbeing o Positive Design. Questo metodo si concentra sulla progettazione seguendo aspetti positivi. Si sono, infatti, svolte sessioni di Positive Design, le quali hanno portato alla rappresentazione di cinque scenari futuri. Il contesto analizzato è quello dei parchi urbani e del ruolo che svolgono nelle città. Con l’analisi di alcuni casi studio, si riportano esempi in cui lo spazio urbano è al centro sia di soluzioni digitali, sia di progetti di arredo urbano. La proposta progettuale comprende diversi aspetti dell’esperienza abilitante di partenza, riportando due soluzioni progettuali, scalabili in più contesti, con la possibilità di integrazione in un unico progetto urbano. Tale livello di sviluppo fornisce le basi per una visione urbana alternativa, mettendo al centro la persona e i suoi bisogni, rendendola partecipe della progettazione e facilitando la condivisione dello spazio urbano come esperienza positiva.