Disclosing impact investing: analysis on the SFDR reporting practices by Article 8 and Article 9 Italian alternative investment funds

As European policy is steering its economy towards the alignment with the Paris Agreements and the UN 2030 Agenda for sustainable development, the finance sector is undergoing a transformation to address grand societal challenges. Its role in the transition is to allocate capital to investments that reliably align to such crucial challenges. Hence, novel guidelines, as the Sustainable Finance disclosure regulation (SFDR) 2019/2088, provide transparency about sustainability approaches, specific definitions and classifications to drive decision-making towards sustainability. However, literature reports that EU policies not necessarily drive financial actors toward coherent approaches. Thus, this research examines SFDR disclosures and discusses whether the recent European lawmaking was successful in leading to better sustainability practices and to prevent greenwashing. Adopting a mixed content and econometric analysis, on a sample of Italian Article 8 and Article 9 alternative investment funds, we find that impact investing narratives within each disclosure are positively associated with the amount of sustainable investments. Nonetheless, we find evidence of greenwashing, as, given a fixed amount of disclosed impact investing sentences, Article 8 funds have a significantly lower level of sustainable investments with respect to funds disclosing under Article 9.

Mentre l’indirizzo politico europeo spinge la sua economia verso l’allineamento con gli Accordi di Parigi e l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile, il settore finanziario sta attraversando una trasformazione che lo prepari ad affrontare grandi sfide sociali. Il suo ruolo in questa transizione è di allocare risorse in investimenti che contribuiscano a gestire queste sfide cruciali. Per questo, sono state introdotte nuove linee guida, come la Sustainable Finance Disclosure Regulation (SFDR) 2019/2088, per aumentare la trasparenza sulle iniziative di sostenibilità e per introdurre definizioni e classificazioni che orientino le decisioni di investimento a un’ottica di sostenibilità. Tuttavia, la letteratura indica che le politiche della EU non necessariamente portano gli attori finanziari a pratiche coerenti. Questa ricerca prende in analisi i report SFDR e valuta se le nuove normative europee siano state efficaci a favorire pratiche di sostenibilità e prevenire il greenwashing. Utilizzando un metodo che unisce all’analisi econometrica l’analisi del contenuto dei report, e un campione composto da fondi di investimento alternativi italiani classificati come Articolo 8 e Articolo 9, troviamo che i riferimenti a temi di impatto inseriti nei report sono associati positivamente alla quantità di investimenti sostenibili. Tuttavia, troviamo evidenza di greenwashing. Infatti, data una quantità fissa di frasi che menzionano temi di impatto, i fondi Articolo 8 hanno una quantità significativamente inferiore di investimenti sostenibili in confronto ai fondi Articolo 9.