Designing for presence : confronting urban overstimulation and noise pollution with holistic design

This study explores the sense of presence – as being aware, critically assessing, and self-reflective – and its benefits and the risks associated with its absence in urban environments. Cities are recognised at the forefront of addressing modern challenges and require new modes of collaboration, awareness, and innovation that align with the values of presence to confront challenges effectively. The research examines the self-perpetuating mechanisms of cities, where long-acknowledged intensity triggers psychological responses of indifference and distraction, now exacerbated by technological advancements and increasing urbanisation. It questions whether such an environment can support a sense of presence, and with that – facing the challenges that contemporary cities face. In this context, the study navigates to the problem of “sensory overstimulation” as a significant issue, with noise pollution identified as the main and most neglected problem. Thus, the research question addresses the impact of noise pollution on the sense of presence in contemporary cities. Utilising a literature review and primary data from surveys and interviews with young adults and noise pollution expert, the research highlights the need for societal awareness as a primary step in mitigating noise pollution to further advocate for substantial systemic changes in policies and governance. The study concludes with a proposal for an awareness campaign designed to promote silence-friendly solutions and spaces in urban areas, supporting mindful and present living through innovative noise management solutions, with the aim to enhance overall wellbeing and effective navigation of urban challenges.

Questo studio esplora il concetto di presenza – intesa come consapevolezza, valutazione critica e auto-riflessione – e i suoi benefici, nonché i rischi legati alla sua assenza negli ambienti urbani. Le città, riconosciute come avamposti nella gestione delle sfide moderne, richiedono nuovi modelli di collaborazione, consapevolezza e innovazione, allineati ai valori della presenza, per affrontare efficacemente tali sfide. La ricerca analizza i meccanismi auto-perpetuanti delle città, in cui l’intensità, da tempo riconosciuta, innesca risposte psicologiche di indifferenza e distrazione, ora aggravate dai progressi tecnologici e dall’aumento dell’urbanizzazione. Si pone quindi la questione se un tale ambiente possa realmente sostenere un senso di presenza e, con esso, affrontare le sfide delle città contemporanee. In questo contesto, lo studio affronta il problema della “sovrastimolazione sensoriale” come una questione cruciale, individuando l’inquinamento acustico come il principale e più trascurato problema. La domanda di ricerca indaga quindi l’impatto dell’inquinamento acustico sul senso di presenza nelle città contemporanee. Attraverso una revisione della letteratura e l’analisi di dati primari raccolti tramite sondaggi e interviste con giovani adulti e specialisti in inquinamento acustico, la ricerca sottolinea la necessità di una maggiore consapevolezza sociale, quale primo passo per mitigare l’inquinamento acustico e promuovere cambiamenti sistemici significativi nelle politiche e nella governance. Lo studio si conclude con una proposta per una campagna di sensibilizzazione volta a promuovere soluzioni e spazi favorevoli al silenzio nelle aree urbane, supportando uno stile di vita consapevole e presente attraverso soluzioni innovative di gestione del rumore, con l’obiettivo di migliorare il benessere generale e affrontare con efficacia le sfide urbane.