Voltaire Collective Hub : frame, core, enclosure: how the recovery of the substation made art an energy engine

In an industrial era marked by technological progress and energy, the Voltaire electrical substation rose in the heart of Paris, surpassing its mere productive function and claiming its right to architecture. Along with it, a network of similar buildings branched off, now stripped of their operational essence but significant for Parisian citizens. Testifying to this link is the rejection by the citizens of the XI arrondissement of the winning project of the Réinventer Paris competition announced in 2014, which saw the Voltaire substation transformed into a multiplex cinema. The Voltaire Collective Hub sets out to respond to the needs expressed by the neighbourhood association, making this place a meeting space adaptable to socio-cultural needs and preserving its strong historical and architectural value. This new landmark for citizens and visitors develops around a large central void crossed by an exhibition path dedicated to multimedia and visual arts, overlooking a large social gathering space, a fully permeable covered square. The building’s quality, embodied in its elegant iron and glass facade—featuring three large portals topped with arches—and in the exposed metal structure that supports the building while allowing for a free configuration of the interior space, is highlighted and enhanced by the project. Every aspect addressed throughout the process focused on attention to detail to ensure a new environment that meets aesthetic and technical needs, such as the optimization of the large facade and technological components, as well as functional requirements, including the desire for a permeable space. The interdisciplinary approach of the intervention allowed for the integration of more specifically functional-architectural needs with technical-performance requirements and structural aspects. The result of this work is a complex project developed through significant collaborations. The historical façade, the only visible façade and therefore a manifestation of the V.C.H., has been the object of a renovation project developed with the valuable contribution of the company Capoferri Serramenti, a world leader in the development of special customised windows and doors. In particular, the work carried out alongside Mr. Sergio Capoferri led to the creation of a fully openable, high-performance façade. The richness of the window and door frame is evident from the careful attention paid to every detail, from the choice of profile to the design of the handle. The same attention has been paid to the significant metal structure, which has been the subject of targeted consolidation and implementation work. Wanting to emphasise the concept of permeability, to transmit lightness to the visitor’s eyes, the structural design works with suspended elements. The new scenic staircase, a structural design object, is supported by a system of tie rods and finds a direct dialogue with the walkways, also suspended, that delineate the exhibition route. Concurrently with the study of these aspects, careful attention was given to ensuring comfort, livability, and safety within the interior spaces. This was achieved through the design of specific technological solutions and a deliberate selection of the systems essential for the building’s operation. Given the notable similarity among the substations, it is pertinent to consider the potential for replicating this intervention model for other prototypes, adapting the general solution to meet the specific requirements of each case. The Voltaire substation reflects the duality between function and aesthetics, practicality and refinement, efficiency and elegance, transcending the traditional divide between engineering and architecture.

In un’epoca industriale segnata dal progresso tecnologico e dall’energia, la sottostazione elettrica Voltaire sorgeva nel cuore di Parigi oltrepassando la mera funzione produttiva, rivendicando il suo diritto all’architettura. Insieme ad essa, si diramava una rete di edifici simili, oggi spogliati della loro essenza operativa ma rilevanti per i cittadini parigini. A testimoniare questo legame, vi è il rifiuto dei cittadini dell’XI arrondissement al progetto vincitore del bando Réinventer Paris indetto nel 2014, che vedeva trasformata la sottostazione Voltaire in un cinema multisala. Il Voltaire Collettive Hub si pone l’obiettivo di rispondere alle esigenze espresse dall’associazione di quartiere, rendendo questo luogo uno spazio di incontro adattabile alle necessità socioculturali e salvaguardandone il forte valore storico e architettonico. Questo nuovo punto di riferimento per i cittadini ed i visitatori, si sviluppa intorno ad un grande vuoto centrale attraversato da un percorso espositivo dedicato alle arti multimediali e visive che affaccia su un grande spazio di condivisione sociale, una piazza coperta completamente permeabile. La qualità dell’edificio, concretizzata nell’elegante facciata in ferro e vetro, composta da tre grandi portali chiusi da archi in sommità, e nella struttura metallica a vista che sostiene l’edificio lasciando libera la configurazione dello spazio interno, viene sottolineata ed esaltata dal progetto. Ogni aspetto affrontato durante il percorso è stato volto alla cura dei dettagli al fine di garantire un nuovo ambiente che rispettasse esigenze di tipo estetico, tecnico quali l’ efficientamento della grande facciata e dei componenti tecnologici e funzionale tra cui la volontà di uno spazio permeabile. L’approccio interdisciplinare dell’intervento ha permesso di integrare alle necessità più propriamente funzionali-architettoniche, esigenze di tipo tecnico-prestazionale ed aspetti strutturali. Il risultato di questo lavoro è un progetto complesso sviluppato grazie ad importanti collaborazioni. La facciata storica, unico prospetto visibile e quindi manifesto del V.C.H., è stata oggetto di un progetto di rifacimento elaborato grazie al prezioso contributo dell’azienda Capoferri Serramenti, leader mondiale nello sviluppo di serramenti speciali su misura. In particolare, il lavoro svolto al fianco del Sig. Sergio Capoferri ha portato alla realizzazione di una facciata completamente apribile e dotata di alte prestazioni. La ricchezza del serramento emerge dalla cura di ogni dettaglio, dalla scelta del profilo al disegno della maniglia. La stessa attenzione è stata rivolta alla significativa struttura metallica, oggetto di un mirato intervento di consolidamento e implementazione. Volendo enfatizzare il concetto di permeabilità, per trasmettere leggerezza allo sguardo del visitatore, il progetto strutturale lavora con elementi sospesi. La nuova imponente scala scenica, oggetto di design strutturale, è sostenuta da un sistema di tiranti e trova un dialogo diretto con le passerelle, anch’esse sospese, che delineano il percorso espositivo. Contemporaneamente allo studio di questi aspetti, non è stato trascurato il tema del comfort, della vivibilità e della sicurezza all’interno degli ambienti, garantito grazie al progetto di soluzioni tecnologiche mirate e una scelta consapevole degli impianti necessari al funzionamento dell’edificio. Data la spiccata similitudine delle sottostazioni, sorge infine spontanea una riflessione sulla possibilità di replicare tale modello di intervento agli altri prototipi, riproponendo le linee generali della soluzione proposta e adattandole alle esigenze di ogni specifico caso. La sottostazione Voltaire rispecchia la dualità tra funzione ed estetica, tra pratico e raffinato, tra efficienza ed eleganza, superando la tradizionale divergenza tra ingegneria e architettura.