Percorso D'Arco: a theoretical reading of the rhythms and urban realities present on Via Fernelli-Via Verdi in Mantua

A meditation of time as not linear but a collection of occurrences constantly happening in space, leads one to have an intimate view of history in relation to place. In the case of Mantua, more specifically the axis between the two urban realities of Piazza Andrea Mantegna, site of Alberti’s last and most complete work Basilica di Sant’Andrea, and Piazza Carlo D’Arco, a square of historical transformation now named after Palazzo D’Arco, the stories that shape this street in-between feels almost poetic. In a complex accumulation of historical events, where Mozart have been hosted as a child prodigy, wandering the streets where Vivaldi too, is believed to have wandered while he was composing four seasons, to pass by the church that came to house Mantegna’s Madonna della Vittoria after a public ceremony gone wrong… The meaning, which will be part of the discussion, is always in flux as subjective as it may be. Still, being aware of these layers of history that we coexist with-and within-, brings a quality of “storytelling” into our mundane lives. The aim of this study is to identify and discuss the elements which make up the architectural, urban and spiritual experience of the street while creating a narrative of the pedestrian journey through the city using this axis. The identification and conceptualization of these elements could contribute to bettering the built environment and is distinctly aimed at creating a framework within which we can realize more enjoyable streets with the information of the Via Fernelli-Via Verdi street in Mantua. Lastly, ideas on the enhancement of the experience by a repurposement of Piazza D’Arco will conclude the study.

Una riflessione sul tempo, non come lineare ma come una raccolta di eventi che si verificano costantemente nello spazio, porta a una visione intima della storia in relazione ai luoghi. Nel caso di Mantova, più specificamente l'asse tra le due realtà urbane di Piazza Andrea Mantegna, sede dell'ultima e più completa opera di Alberti, la Basilica di Sant'Andrea, e Piazza Carlo D'Arco, una piazza di trasformazione storica ora intitolata a Palazzo D'Arco, le storie che danno forma a questa strada intermedia sembrano quasi poetiche. In una complessa accumulazione di eventi storici, dove Mozart fu ospitato come prodigio infantile, percorrendo le strade che si crede siano state attraversate anche da Vivaldi mentre componeva le sue "Quattro Stagioni", passando davanti alla chiesa che accolse la Madonna della Vittoria di Mantegna dopo una cerimonia pubblica fallita… Il significato, che sarà parte della discussione, è sempre in flusso, per quanto soggettivo possa essere. Tuttavia, essere consapevoli di questi strati di storia con cui coesistiamo – e all'interno dei quali esistiamo – porta una qualità di "narrazione" nelle nostre vite quotidiane. L'obiettivo di questo studio è identificare e discutere gli elementi che costituiscono l'esperienza architettonica, urbana e spirituale della strada, creando una narrazione del percorso pedonale attraverso la città utilizzando questo asse. L'identificazione e la concettualizzazione di questi elementi potrebbero contribuire a migliorare l'ambiente costruito e mirano distintamente a creare un quadro entro cui possiamo realizzare strade più piacevoli, sfruttando le informazioni della strada Via Fernelli-Via Verdi a Mantova. Infine, idee sull'arricchimento dell'esperienza attraverso un ripensamento dell'uso di Piazza D'Arco concluderanno lo studio.