The Gulf of Oritano, in addition to the ancient city and archaeological sites, has a diverse natural landscape with extensive wetlands, coastal dunes, rivers and a network of lagoons. The relationship between the mountains and the sea creates a complex continuum of ecology and landscape. It is one of the largest and most diverse wetland areas along the Sardinian and even the Italian coast. Rivers like the Tirso flow from the mountains to the sea, creating a complex relationship between these elements. Wetlands such as the Cabras and Sena Arubia Lagoons serve as crucial ecological transition zones, supporting rich biodiversity and playing key roles in flood management and water purification. The coastal dunes protect against storms and provide habitats for migratory birds like flamingos and pelicans, as well as various mammals, reptiles, and insects. However, significant changes occurred in the 20th century, transforming the region from expansive wetlands and marshes to farmland and urban areas due to large-scale land improvement and hydraulic engineering projects. These activities led to the destruction of wetlands and river systems, reduced biodiversity, and declined ecosystem services. Infrastructure development further fragmented the landscape, severing north-south coastlines and east-west mountain-sea connections. Lagoons like Cabras and Sena Arubia face severe degradation and pollution from agricultural and industrial activities, leading to habitat loss and water quality deterioration. These issues are widespread across the Mediterranean coastal zone, where climate change, rising sea levels, and extreme weather events exacerbate the threats to these fragile ecosystems.This paper examines the coastal landscapes of the Mediterranean region, focusing on the links between the north-south coastline of the Gulf of Oristano and the mountains and sea in an east-west direction. It posits that, in the context of urbanization and industrialization, a rural landscape framework based on surface permeability relationships can reconnect fragmented landscape elements, restore polluted waters and soils, increase ecological diversity and stability, and reshape public spaces. Making wetland marsh space and public space an organic whole. Ultimately, it aims to strengthen connections between the old and new cities in the north-south direction and between the mountains and the sea in the east-west direction, forming an organic network in the area.

Il Golfo di Oritano, oltre all'antica città e ai siti archeologici, ha un paesaggio naturale diversificato con ampie zone umide, dune costiere, fiumi e una rete di lagune. La relazione tra le montagne e il mare crea un complesso continuum di ecologia e paesaggio. È una delle aree umide più grandi e diversificate lungo la costa sarda e persino italiana. Fiumi come il Tirso scorrono dalle montagne al mare, creando una complessa relazione tra questi elementi. Zone umide come le lagune di Cabras e Sena Arubia fungono da cruciali zone di transizione ecologica, sostenendo una ricca biodiversità e svolgendo un ruolo chiave nella gestione delle inondazioni e nella depurazione delle acque. Le dune costiere proteggono dalle tempeste e forniscono habitat per uccelli migratori come fenicotteri e pellicani, nonché vari mammiferi, rettili e insetti. Tuttavia, nel XX secolo si sono verificati cambiamenti significativi, trasformando la regione da vaste zone umide e paludi a terreni agricoli e aree urbane grazie a progetti di miglioramento del territorio e di ingegneria idraulica su larga scala. Queste attività hanno portato alla distruzione di zone umide e sistemi fluviali, alla riduzione della biodiversità e al declino dei servizi ecosistemici. Lo sviluppo delle infrastrutture ha ulteriormente frammentato il paesaggio, interrompendo le linee costiere nord-sud e i collegamenti est-ovest tra montagna e mare. Lagune come Cabras e Sena Arubia affrontano un grave degrado e inquinamento da attività agricole e industriali, con conseguente perdita di habitat e deterioramento della qualità dell'acqua. Questi problemi sono diffusi in tutta la zona costiera del Mediterraneo, dove il cambiamento climatico, l'innalzamento del livello del mare e gli eventi meteorologici estremi esacerbano le minacce a questi fragili ecosistemi. Questo documento esamina i paesaggi costieri della regione del Mediterraneo, concentrandosi sui collegamenti tra la linea costiera nord-sud del Golfo di Oristano e le montagne e il mare in direzione est-ovest. Sostiene che, nel contesto dell'urbanizzazione e dell'industrializzazione, un quadro paesaggistico rurale basato su relazioni di permeabilità superficiale può ricollegare elementi paesaggistici frammentati, ripristinare acque e suoli inquinati, aumentare la diversità e la stabilità ecologica e rimodellare gli spazi pubblici. Rendendo lo spazio paludoso delle zone umide e lo spazio pubblico un insieme organico. In definitiva, si punta a rafforzare i collegamenti tra le città vecchie e nuove in direzione nord-sud e tra le montagne e il mare in direzione est-ovest, formando una rete organica nell'area.

THE MOUNTAINSEA——Ecological Connection and Sustainable Restoration of Coastal Wetland Landscape in the Gulf of Oristano

Wu, Hanquan;Li, Ximin
2023/2024

Abstract

The Gulf of Oritano, in addition to the ancient city and archaeological sites, has a diverse natural landscape with extensive wetlands, coastal dunes, rivers and a network of lagoons. The relationship between the mountains and the sea creates a complex continuum of ecology and landscape. It is one of the largest and most diverse wetland areas along the Sardinian and even the Italian coast. Rivers like the Tirso flow from the mountains to the sea, creating a complex relationship between these elements. Wetlands such as the Cabras and Sena Arubia Lagoons serve as crucial ecological transition zones, supporting rich biodiversity and playing key roles in flood management and water purification. The coastal dunes protect against storms and provide habitats for migratory birds like flamingos and pelicans, as well as various mammals, reptiles, and insects. However, significant changes occurred in the 20th century, transforming the region from expansive wetlands and marshes to farmland and urban areas due to large-scale land improvement and hydraulic engineering projects. These activities led to the destruction of wetlands and river systems, reduced biodiversity, and declined ecosystem services. Infrastructure development further fragmented the landscape, severing north-south coastlines and east-west mountain-sea connections. Lagoons like Cabras and Sena Arubia face severe degradation and pollution from agricultural and industrial activities, leading to habitat loss and water quality deterioration. These issues are widespread across the Mediterranean coastal zone, where climate change, rising sea levels, and extreme weather events exacerbate the threats to these fragile ecosystems.This paper examines the coastal landscapes of the Mediterranean region, focusing on the links between the north-south coastline of the Gulf of Oristano and the mountains and sea in an east-west direction. It posits that, in the context of urbanization and industrialization, a rural landscape framework based on surface permeability relationships can reconnect fragmented landscape elements, restore polluted waters and soils, increase ecological diversity and stability, and reshape public spaces. Making wetland marsh space and public space an organic whole. Ultimately, it aims to strengthen connections between the old and new cities in the north-south direction and between the mountains and the sea in the east-west direction, forming an organic network in the area.
VOLTINI, MARCO
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
10-ott-2024
2023/2024
Il Golfo di Oritano, oltre all'antica città e ai siti archeologici, ha un paesaggio naturale diversificato con ampie zone umide, dune costiere, fiumi e una rete di lagune. La relazione tra le montagne e il mare crea un complesso continuum di ecologia e paesaggio. È una delle aree umide più grandi e diversificate lungo la costa sarda e persino italiana. Fiumi come il Tirso scorrono dalle montagne al mare, creando una complessa relazione tra questi elementi. Zone umide come le lagune di Cabras e Sena Arubia fungono da cruciali zone di transizione ecologica, sostenendo una ricca biodiversità e svolgendo un ruolo chiave nella gestione delle inondazioni e nella depurazione delle acque. Le dune costiere proteggono dalle tempeste e forniscono habitat per uccelli migratori come fenicotteri e pellicani, nonché vari mammiferi, rettili e insetti. Tuttavia, nel XX secolo si sono verificati cambiamenti significativi, trasformando la regione da vaste zone umide e paludi a terreni agricoli e aree urbane grazie a progetti di miglioramento del territorio e di ingegneria idraulica su larga scala. Queste attività hanno portato alla distruzione di zone umide e sistemi fluviali, alla riduzione della biodiversità e al declino dei servizi ecosistemici. Lo sviluppo delle infrastrutture ha ulteriormente frammentato il paesaggio, interrompendo le linee costiere nord-sud e i collegamenti est-ovest tra montagna e mare. Lagune come Cabras e Sena Arubia affrontano un grave degrado e inquinamento da attività agricole e industriali, con conseguente perdita di habitat e deterioramento della qualità dell'acqua. Questi problemi sono diffusi in tutta la zona costiera del Mediterraneo, dove il cambiamento climatico, l'innalzamento del livello del mare e gli eventi meteorologici estremi esacerbano le minacce a questi fragili ecosistemi. Questo documento esamina i paesaggi costieri della regione del Mediterraneo, concentrandosi sui collegamenti tra la linea costiera nord-sud del Golfo di Oristano e le montagne e il mare in direzione est-ovest. Sostiene che, nel contesto dell'urbanizzazione e dell'industrializzazione, un quadro paesaggistico rurale basato su relazioni di permeabilità superficiale può ricollegare elementi paesaggistici frammentati, ripristinare acque e suoli inquinati, aumentare la diversità e la stabilità ecologica e rimodellare gli spazi pubblici. Rendendo lo spazio paludoso delle zone umide e lo spazio pubblico un insieme organico. In definitiva, si punta a rafforzare i collegamenti tra le città vecchie e nuove in direzione nord-sud e tra le montagne e il mare in direzione est-ovest, formando una rete organica nell'area.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/227616