In recent decades, industrial archaeology has gained increasing importance both from an academic and practical perspective. This discipline focuses primarily on the study, preservation, and enhancement of the tangible remnants left by modern and contemporary industrial activities. Factories, plants, infrastructure, and machinery, which once represented the driving force of industrial development, now serve as direct testimonies of a cultural heritage too often forgotten or neglected. The interest in this field stems from the awareness that the significance of industrial artifacts is not solely tied to their role as witnesses to technological advancements over time, but also to the profound socio-economic and urban transformations that accompanied them. However, once decommissioned, these “cathedrals” of industrialization risk being abandoned or, worse, demolished, thus losing their historical and cultural value. In such cases, it becomes essential to ask what the best approach might be: demolition or revitalization? Should we enhance them or let them fall into oblivion? This thesis aims, through the case study of the former Everest - Olivetti site in Crema, to highlight the potential offered by the recovery and redevelopment of disused industrial sites through adaptive reuse practices. The goal was to develop a design proposal that demonstrates how such structures can be preserved and transformed into functional spaces. The proposed uses, such as coworking, co-living, and areas dedicated to social interaction, are inspired by the Olivettian concept of community, making these buildings key elements for the regeneration of the contemporary urban and social fabric.

Nel corso degli ultimi decenni l’archeologia industriale ha ottenuto crescente rilevanza sia dal punto di vista accademico che dal punto di vista pratico. Questa disciplina si occupa essenzialmente dello studio, della conservazione e della valorizzazione dei resti tangibili lasciati dalle attività produttive dell’epoca moderna e contemporanea. Fabbriche, impianti, infrastrutture e macchinari, che un tempo rappresentavano il cuore pulsante dello sviluppo industriale, oggi forniscono testimonianze dirette di un patrimonio culturale troppo spesso dimenticato o trascurato. L’interesse per questa disciplina deriva dalla consapevolezza che l’importanza dei manufatti industriali non sia unicamente riferibile al loro ruolo di testimoni delle evoluzioni tecnologiche avvenute nel tempo, ma anche di tutti quei profondi cambiamenti socio-economici ed urbani che le hanno accompagnate. Tuttavia, una volta dismesse, queste cattedrali dell’industrializzazione rischiano di essere abbandonate o, peggio ancora, demolite, perdendo così il loro valore storico e culturale. Diviene quindi essenziale domandarsi, in queste situazioni, quale possa essere l’approccio migliore: demolire o riqualificare? Valorizzare o lasciar cadere nell’oblio? La presente tesi si propone, tramite il caso studio dell’ex Everest - Olivetti di Crema, di mettere in luce le potenzialità offerte dal recupero e dalla riqualificazione di siti industriali dismessi attraverso la pratica del riuso adattivo. L’obiettivo è stato quello di sviluppare una proposta progettuale che dimostrasse come tali strutture possano essere preservate e trasformate in spazi funzionali. Le destinazioni d’uso proposte, come il coworking, il cohousing e le aree dedicate alla socializzazione, si ispirano al concetto olivettiano di comunità, rendendo questi edifici elementi chiave per la rigenerazione del tessuto urbano e sociale contemporaneo.

The factory of synergy : reimagining the ex Everest : Olivetti for a collaborative future

Allocchio, Michelle
2023/2024

Abstract

In recent decades, industrial archaeology has gained increasing importance both from an academic and practical perspective. This discipline focuses primarily on the study, preservation, and enhancement of the tangible remnants left by modern and contemporary industrial activities. Factories, plants, infrastructure, and machinery, which once represented the driving force of industrial development, now serve as direct testimonies of a cultural heritage too often forgotten or neglected. The interest in this field stems from the awareness that the significance of industrial artifacts is not solely tied to their role as witnesses to technological advancements over time, but also to the profound socio-economic and urban transformations that accompanied them. However, once decommissioned, these “cathedrals” of industrialization risk being abandoned or, worse, demolished, thus losing their historical and cultural value. In such cases, it becomes essential to ask what the best approach might be: demolition or revitalization? Should we enhance them or let them fall into oblivion? This thesis aims, through the case study of the former Everest - Olivetti site in Crema, to highlight the potential offered by the recovery and redevelopment of disused industrial sites through adaptive reuse practices. The goal was to develop a design proposal that demonstrates how such structures can be preserved and transformed into functional spaces. The proposed uses, such as coworking, co-living, and areas dedicated to social interaction, are inspired by the Olivettian concept of community, making these buildings key elements for the regeneration of the contemporary urban and social fabric.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
9-ott-2024
2023/2024
Nel corso degli ultimi decenni l’archeologia industriale ha ottenuto crescente rilevanza sia dal punto di vista accademico che dal punto di vista pratico. Questa disciplina si occupa essenzialmente dello studio, della conservazione e della valorizzazione dei resti tangibili lasciati dalle attività produttive dell’epoca moderna e contemporanea. Fabbriche, impianti, infrastrutture e macchinari, che un tempo rappresentavano il cuore pulsante dello sviluppo industriale, oggi forniscono testimonianze dirette di un patrimonio culturale troppo spesso dimenticato o trascurato. L’interesse per questa disciplina deriva dalla consapevolezza che l’importanza dei manufatti industriali non sia unicamente riferibile al loro ruolo di testimoni delle evoluzioni tecnologiche avvenute nel tempo, ma anche di tutti quei profondi cambiamenti socio-economici ed urbani che le hanno accompagnate. Tuttavia, una volta dismesse, queste cattedrali dell’industrializzazione rischiano di essere abbandonate o, peggio ancora, demolite, perdendo così il loro valore storico e culturale. Diviene quindi essenziale domandarsi, in queste situazioni, quale possa essere l’approccio migliore: demolire o riqualificare? Valorizzare o lasciar cadere nell’oblio? La presente tesi si propone, tramite il caso studio dell’ex Everest - Olivetti di Crema, di mettere in luce le potenzialità offerte dal recupero e dalla riqualificazione di siti industriali dismessi attraverso la pratica del riuso adattivo. L’obiettivo è stato quello di sviluppare una proposta progettuale che dimostrasse come tali strutture possano essere preservate e trasformate in spazi funzionali. Le destinazioni d’uso proposte, come il coworking, il cohousing e le aree dedicate alla socializzazione, si ispirano al concetto olivettiano di comunità, rendendo questi edifici elementi chiave per la rigenerazione del tessuto urbano e sociale contemporaneo.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/227954