This thesis handles the issue of the urban void of “Rachid Karami International Fair” in Tripoli, Lebanon, designed by Oscar Niemeyer in the 1960s that was originally intended as a symbol of modernity and economic growth and remained isolated due to socio-economic and historical hurdles. It focuses not only on its underutilization but also the water-related challenges that the city is currently facing. The central problem is that the Fair is in a dormant state, an inaccessible urban void amidst Tripoli's fragmented social fabric and inadequate water infrastructure. This thesis explores how urban and architectural interventions can restore this space socially, environmentally, and economically. The primary objectives would be repurposing it to tackle Tripoli's water management issues while redesigning its urban connectivity. The project aims to create a "metabolic park" that balances ecological functions with heritage conservation. The research adopts a multi-phase approach, from historical/urban analysis and data collection on water in Lebanon, to the development of an extensive design strategy. The methodology integrates green infrastructure, nature-based solutions, and adaptive reuse principles to achieve several interventions like the development of wetlands alongside a water treatment plant, and green corridors to manage stormwater and improve urban connectivity. Moreover, the design merges public spaces and agricultural elements to strengthen ecological resilience and community engagement. This strategy of integrating nature-based solutions within the fairground can significantly lead to improved results on both water/stormwater management and biodiversity, as it also reconnects and gives the Fairground back to the people. Finaly, the thesis discusses Oscar Neimeyer original vision and highlights modern needs with the adaptive reuse of the existing structures into multifunctional areas that serve the project’s main objectives. Therefore, this allows suggesting such interventions as a model for other cities facing similar challenges.

Questa tesi affronta la questione del vuoto urbano della "Fiera Internazionale Rachid Karami" a Tripoli, in Libano, progettata da Oscar Niemeyer negli anni '60, originariamente pensata come simbolo di modernità e crescita economica, ma rimasta isolata a causa di ostacoli socio-economici e storici. Si concentra non solo sul suo sottoutilizzo, ma anche sulle sfide legate all’acqua che la città sta attualmente affrontando. Il problema centrale è che la Fiera è in uno stato di dormienza, un vuoto urbano inaccessibile nel mezzo di un tessuto sociale frammentato di Tripoli e di un’inadeguata infrastruttura idrica. Questa tesi esplora come gli interventi urbani e architettonici possano ripristinare questo spazio a livello sociale, ambientale ed economico. Gli obiettivi principali sarebbero quello di riqualificarlo per affrontare i problemi di gestione dell’acqua a Tripoli, ridisegnando al contempo la sua connettività urbana. Il progetto mira a creare un "parco metabolico" che bilanci le funzioni ecologiche con la conservazione del patrimonio. La ricerca adotta un approccio in più fasi, dall'analisi storica/urbana e la raccolta di dati sull’acqua in Libano, allo sviluppo di una strategia progettuale approfondita. La metodologia integra infrastrutture verdi, soluzioni basate sulla natura e principi di riuso adattivo per realizzare diversi interventi, come lo sviluppo di zone umide accanto a un impianto di trattamento delle acque, e corridoi verdi per gestire le acque piovane e migliorare la connettività urbana. Inoltre, il progetto fonde spazi pubblici ed elementi agricoli per rafforzare la resilienza ecologica e il coinvolgimento della comunità. Questa strategia di integrazione delle soluzioni basate sulla natura all’interno dell’area fieristica può portare a risultati significativamente migliorati sia nella gestione delle acque/piogge che nella biodiversità, poiché riconnette e restituisce la Fiera alla comunità. Infine, la tesi discute la visione originale di Oscar Niemeyer e mette in evidenza le necessità moderne con il riuso adattivo delle strutture esistenti in aree multifunzionali che servano agli obiettivi principali del progetto. Questo consente di suggerire tali interventi come modello per altre città che affrontano sfide simili.

Reclaiming Tripoli's International Fair: metabolic water cycle for the greater Tripoli area

Samaha, Mark
2023/2024

Abstract

This thesis handles the issue of the urban void of “Rachid Karami International Fair” in Tripoli, Lebanon, designed by Oscar Niemeyer in the 1960s that was originally intended as a symbol of modernity and economic growth and remained isolated due to socio-economic and historical hurdles. It focuses not only on its underutilization but also the water-related challenges that the city is currently facing. The central problem is that the Fair is in a dormant state, an inaccessible urban void amidst Tripoli's fragmented social fabric and inadequate water infrastructure. This thesis explores how urban and architectural interventions can restore this space socially, environmentally, and economically. The primary objectives would be repurposing it to tackle Tripoli's water management issues while redesigning its urban connectivity. The project aims to create a "metabolic park" that balances ecological functions with heritage conservation. The research adopts a multi-phase approach, from historical/urban analysis and data collection on water in Lebanon, to the development of an extensive design strategy. The methodology integrates green infrastructure, nature-based solutions, and adaptive reuse principles to achieve several interventions like the development of wetlands alongside a water treatment plant, and green corridors to manage stormwater and improve urban connectivity. Moreover, the design merges public spaces and agricultural elements to strengthen ecological resilience and community engagement. This strategy of integrating nature-based solutions within the fairground can significantly lead to improved results on both water/stormwater management and biodiversity, as it also reconnects and gives the Fairground back to the people. Finaly, the thesis discusses Oscar Neimeyer original vision and highlights modern needs with the adaptive reuse of the existing structures into multifunctional areas that serve the project’s main objectives. Therefore, this allows suggesting such interventions as a model for other cities facing similar challenges.
MAKKI, FARAH
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
11-dic-2024
2023/2024
Questa tesi affronta la questione del vuoto urbano della "Fiera Internazionale Rachid Karami" a Tripoli, in Libano, progettata da Oscar Niemeyer negli anni '60, originariamente pensata come simbolo di modernità e crescita economica, ma rimasta isolata a causa di ostacoli socio-economici e storici. Si concentra non solo sul suo sottoutilizzo, ma anche sulle sfide legate all’acqua che la città sta attualmente affrontando. Il problema centrale è che la Fiera è in uno stato di dormienza, un vuoto urbano inaccessibile nel mezzo di un tessuto sociale frammentato di Tripoli e di un’inadeguata infrastruttura idrica. Questa tesi esplora come gli interventi urbani e architettonici possano ripristinare questo spazio a livello sociale, ambientale ed economico. Gli obiettivi principali sarebbero quello di riqualificarlo per affrontare i problemi di gestione dell’acqua a Tripoli, ridisegnando al contempo la sua connettività urbana. Il progetto mira a creare un "parco metabolico" che bilanci le funzioni ecologiche con la conservazione del patrimonio. La ricerca adotta un approccio in più fasi, dall'analisi storica/urbana e la raccolta di dati sull’acqua in Libano, allo sviluppo di una strategia progettuale approfondita. La metodologia integra infrastrutture verdi, soluzioni basate sulla natura e principi di riuso adattivo per realizzare diversi interventi, come lo sviluppo di zone umide accanto a un impianto di trattamento delle acque, e corridoi verdi per gestire le acque piovane e migliorare la connettività urbana. Inoltre, il progetto fonde spazi pubblici ed elementi agricoli per rafforzare la resilienza ecologica e il coinvolgimento della comunità. Questa strategia di integrazione delle soluzioni basate sulla natura all’interno dell’area fieristica può portare a risultati significativamente migliorati sia nella gestione delle acque/piogge che nella biodiversità, poiché riconnette e restituisce la Fiera alla comunità. Infine, la tesi discute la visione originale di Oscar Niemeyer e mette in evidenza le necessità moderne con il riuso adattivo delle strutture esistenti in aree multifunzionali che servano agli obiettivi principali del progetto. Questo consente di suggerire tali interventi come modello per altre città che affrontano sfide simili.
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