Rogelio Salmona: un architetto colombiano

Colombian architecture and its authors represent a distant and still little-explored field for us Italians. The idea of bringing to Italy a first monograph on the life and work of one of Colombia's leading figures of the 20th century stems from a desire to enrich our architectural imagination and references with works and narratives that remain almost entirely unknown. The critical stance of this architect toward the Modern Movement—alongside his application of its principles within a tropical context—offers us universally valuable responses to issues that have historically been broad and global, transcending national boundaries. To understand the phenomena surrounding Rogelio Salmona, we have taken the approach of analyzing recent publications about his work and the context in which he operated, as well as the specialized journals that documented, from the 1940s up until his death, the modernization of the country. Numerous faculty members from the Universidad Nacional were involved, contributing interviews and valuable historical information. Over time and through study, the complexities of this figure emerged, along with a notable scarcity of critical literature—both on Salmona himself and on the broader processes by which international architectural languages were adopted during the 20th century. A true "Salmona movement," which exalts the architect as the sole authentic interpreter of Colombian identity, has overshadowed other dynamics and interpreters, creating a canonical narrative that is rarely questioned. With this awareness, these conditions served as a starting point for a critical and detached perspective, distancing itself from mere celebration and aiming to redefine the figure for what he was, going against the norm by questioning him: studying his influences, professors, travels, the architects who surrounded him, his writings, and his transcribed oral testimonies, ultimately arriving at independent conclusions. Revisiting Rogelio Salmona should serve as a prompt for a broader reexamination of Colombian architectural history—a vast and rich network of actors who, perhaps due to geographic marginality or a lack of historical focus, have yet to receive the recognition they deserve.

L'architettura colombiana e i suoi autori sono per noi italiani uno scenario lontano e ancora poco esplorato. L'idea di portare in Italia una prima monografia sulla vita e sull'opera di uno dei principali esponenti del Novecento della Colombia nasce dalla volontà di arricchire l'immaginario e i riferimenti architettonici con opere e vicende ancora quasi totalmente sconosciute. La posizione critica dell'architetto nei confronti del Movimento Moderno – nonché la sua applicazione nel territorio tropicale – ci dà di risposte utili e universali a problematiche che nella storia sono state vaste e globali, oltrepassando i limiti dei confini nazionali. Al fine di comprendere i fenomeni che orbitano attorno a Rogelio Salmona, la strategia è stata quella di analizzare le più recenti pubblicazioni relative alla sua produzione e al contesto in cui ha operato, oltre che le riviste specializzate che hanno testimoniato, dagli anni Quaranta fino alla sua morte, la modernizzazione del paese. Numerosi docenti relativi alla Universidad Nacional sono stati coinvolti, infine, per svolgere interviste e per estrapolare preziose informazioni storiche. Con il tempo e lo studio sono emerse le complessità del personaggio e la carenza di letteratura critica, sia nei suoi confronti che verso in generale i processi di acquisizione dei linguaggi internazionali durante il Novecento. Un vero e proprio movimento salmonista – fondato sulla celebrazione dell'architetto come unico vero interprete della colombianità – ha oscurato altre dinamiche e altri interpreti, creando un discorso canonico e difficilmente messo in discussione. Cosciente di ciò, queste condizioni sono state il punto di partenza per un'attitudine critica e distaccata dalla sua celebrazione, rimarcando il tentativo di ri-definire il personaggio per ciò che è stato, metterlo – contrariamente alla prassi – in discussione: studiarne le influenze, i professori, i viaggi e gli architetti di cui è stato circondato, i suoi scritti e le sue tesimoniaze orali trascritte giungendo infine a conclusioni proprie. Rileggere Rogelio Salmona dev'essere uno stimolo per una più generale rilettura della storia dell'architettura colombiana, un vasto e ricco tessuto di attori a cui – forse per marginalità geografica o per una carente attitudine storica – non sono stati ancora riconosciuti i dovuti meriti.