The thesis proposes a model for the circular regeneration of a fishing port in the coastal city of Jounieh, offering insights into the broader challenges of the heavily urbanized Lebanese coastline. These challenges include unregulated urban sprawl, climate-irresponsive building practices and a surplus of waste, particularly from construction and demolition. Rather than perpetuating a linear urban metabolism, priority is given to the existing building stock and its potential repurposing. In fact, Jounieh’s fishing port and its former fish auction serve as an “urban mine” for reutilizing and recovering materials. The main objective is to develop a pilot project for the adaptive reuse and energy-efficient retrofit of the fish market. The adopted methodology involves first understanding the local context and the needs of Jounieh’s artisanal fishery. This is followed by a proposal for a short supply chain within the small-scale fishing industry. Based on a clear comprehension of its requirements, a set of three interconnecting elements is developed: lightweight structures for fish landing services, the refurbished fish market and an adjoining processing facility. Moreover, the overall site planning restores pedestrian connectivity along the coast and rehabilitates public spaces with zero land take. The retrofit design for the fish market focuses on passive strategies aimed at reactivating the building’s bioclimatic behaviors. Finally, the proposal’s impact is assessed through circularity indicators and energy-saving potential. The conclusions provide a framework for scaling up this approach and guiding the green retrofit of similar concrete structures in the city’s built environment, using low-impact, cost-effective techniques.

La tesi propone un modello per la rigenerazione circolare di un porto peschereccio nella città costiera di Jounieh, offrendo spunti di riflessione sulle sfide più ampie della costa libanese, fortemente urbanizzata. Queste sfide includono un’espansione urbana non regolamentata, pratiche edilizie non sensibili al clima e un’eccedenza di rifiuti, in particolare derivanti da costruzioni e demolizioni. Piuttosto che perpetuare un metabolismo urbano lineare, la priorità è data al patrimonio edilizio esistente e al suo potenziale di riutilizzo. Infatti, il porto di pesca di Jounieh e la sua ex asta del pesce fungono da “miniera urbana” per il riutilizzo e il recupero dei materiali. L’obiettivo principale è quello di sviluppare un progetto pilota per il riutilizzo adattivo e la ristrutturazione energetica del mercato del pesce. La metodologia adottata prevede innanzitutto la comprensione del contesto locale e delle esigenze della pesca artigianale di Jounieh. Segue una proposta per una filiera corta all’interno dell’industria ittica su piccola scala. Sulla base di una chiara comprensione delle sue esigenze, viene sviluppato un insieme di tre elementi interconnessi: strutture leggere per i servizi di sbarco del pesce, un mercato del pesce ristrutturato e un impianto di lavorazione adiacente. Inoltre, la pianificazione complessiva del sito ripristina la connettività pedonale lungo la costa e riabilita gli spazi pubblici senza consumo di suolo. Il progetto di ristrutturazione del mercato del pesce si concentra su strategie passive mirate a riattivare i comportamenti bioclimatici dell’edificio. Infine, l’impatto della proposta viene valutato attraverso indicatori di circolarità e il potenziale di risparmio energetico. Le conclusioni forniscono un quadro per scalare questa approccio e guidare la ristrutturazione ecologica di strutture in calcestruzzo simili nell’ambiente costruito della città, utilizzando tecniche a basso impatto e costi contenuti.

Circular regeneration for lebanese coastal cities: the case of Jounieh's fishing Port

Chaaya, Sabine
2023/2024

Abstract

The thesis proposes a model for the circular regeneration of a fishing port in the coastal city of Jounieh, offering insights into the broader challenges of the heavily urbanized Lebanese coastline. These challenges include unregulated urban sprawl, climate-irresponsive building practices and a surplus of waste, particularly from construction and demolition. Rather than perpetuating a linear urban metabolism, priority is given to the existing building stock and its potential repurposing. In fact, Jounieh’s fishing port and its former fish auction serve as an “urban mine” for reutilizing and recovering materials. The main objective is to develop a pilot project for the adaptive reuse and energy-efficient retrofit of the fish market. The adopted methodology involves first understanding the local context and the needs of Jounieh’s artisanal fishery. This is followed by a proposal for a short supply chain within the small-scale fishing industry. Based on a clear comprehension of its requirements, a set of three interconnecting elements is developed: lightweight structures for fish landing services, the refurbished fish market and an adjoining processing facility. Moreover, the overall site planning restores pedestrian connectivity along the coast and rehabilitates public spaces with zero land take. The retrofit design for the fish market focuses on passive strategies aimed at reactivating the building’s bioclimatic behaviors. Finally, the proposal’s impact is assessed through circularity indicators and energy-saving potential. The conclusions provide a framework for scaling up this approach and guiding the green retrofit of similar concrete structures in the city’s built environment, using low-impact, cost-effective techniques.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
11-dic-2024
2023/2024
La tesi propone un modello per la rigenerazione circolare di un porto peschereccio nella città costiera di Jounieh, offrendo spunti di riflessione sulle sfide più ampie della costa libanese, fortemente urbanizzata. Queste sfide includono un’espansione urbana non regolamentata, pratiche edilizie non sensibili al clima e un’eccedenza di rifiuti, in particolare derivanti da costruzioni e demolizioni. Piuttosto che perpetuare un metabolismo urbano lineare, la priorità è data al patrimonio edilizio esistente e al suo potenziale di riutilizzo. Infatti, il porto di pesca di Jounieh e la sua ex asta del pesce fungono da “miniera urbana” per il riutilizzo e il recupero dei materiali. L’obiettivo principale è quello di sviluppare un progetto pilota per il riutilizzo adattivo e la ristrutturazione energetica del mercato del pesce. La metodologia adottata prevede innanzitutto la comprensione del contesto locale e delle esigenze della pesca artigianale di Jounieh. Segue una proposta per una filiera corta all’interno dell’industria ittica su piccola scala. Sulla base di una chiara comprensione delle sue esigenze, viene sviluppato un insieme di tre elementi interconnessi: strutture leggere per i servizi di sbarco del pesce, un mercato del pesce ristrutturato e un impianto di lavorazione adiacente. Inoltre, la pianificazione complessiva del sito ripristina la connettività pedonale lungo la costa e riabilita gli spazi pubblici senza consumo di suolo. Il progetto di ristrutturazione del mercato del pesce si concentra su strategie passive mirate a riattivare i comportamenti bioclimatici dell’edificio. Infine, l’impatto della proposta viene valutato attraverso indicatori di circolarità e il potenziale di risparmio energetico. Le conclusioni forniscono un quadro per scalare questa approccio e guidare la ristrutturazione ecologica di strutture in calcestruzzo simili nell’ambiente costruito della città, utilizzando tecniche a basso impatto e costi contenuti.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/229962