Excellent cases of circular economy adoption: mapping and classification of italian success stories, with detailed analysis of some case studies

Numerous evidence proves that the actual most adopted economic model called Linear Economy is not sustainable. It is based on the take-make-dispose route that consists in the extraction of resources, their processing and transformation, and the disposal of the products after the use phase. This paradigm leads to disastrous consequences, considering that the resources are finite, and the demand is increasing. In this scenario, the Circular Economy can be a valid alternative being based on the preservation and enhancement of natural capital by controlling finite stocks and balancing renewable resource flows; the optimization of resource yields by circulating products, components, and materials at the highest value; the generation of closed cycles of materials and resources favouring the usage of secondary raw materials avoiding the exploitation of virgin natural resources. The focus of thesis has been the collection and the following analysis of excellent cases of Circular Economy adoption in Italy. The stories have been collected through research by keywords from literature sources and from the exploration of already developed databases of circular cases in Italy. This research methodology permitted to find 121 circular stories that have been collected in a database structured according to several characteristics of the company adopter, and various features concerning the circular implementation. The analysis has led to the evidence that the number and typology of circular practices implemented change according to the characteristics of the company adopter: especially its size (in terms of employees) and the sector in which it operates. After a detailed presentation of the results of the analysis, two particularly significant circular stories have been deepened: Manteco, operating in Textiles sector, and Davines Group in cosmetics.

Numerose prove dimostrano che il modello economico attuale più adottato, chiamato Economia lineare non è sostenibile. Esso si basa sull'approccio “take-make-dispose” che consiste nell'estrazione delle risorse, nella loro trasformazione e nello smaltimento dei prodotti dopo la fase d'uso. Questo paradigma porta a conseguenze disastrose, considerando che le risorse sono finite e la domanda è in aumento. In questo scenario, l'economia circolare può essere una valida alternativa essendo basata sulla conservazione e valorizzazione del capitale naturale attraverso il controllo delle risorse finite tramite il bilanciamento dei flussi di risorse rinnovabili; sull'ottimizzazione dei rendimenti delle risorse attraverso la circolazione continua dei prodotti, componenti e materiali al loro valore più elevato; sulla generazione di cicli chiusi di materiali e risorse che favoriscono l'uso di materie prime secondarie evitando lo sfruttamento di risorse naturali vergini. Il focus della tesi è stato la raccolta e l'analisi di eccellenti casi di adozione di Economia Circolare in Italia. Le storie sono state raccolte attraverso la ricerca per parole chiave da fonti bibliografiche e dall'esplorazione di database già sviluppati di storie di Economia Circolare in Italia. Questa metodologia di ricerca ha permesso di trovare 121 storie che sono state raccolte in un database strutturato secondo diverse caratteristiche dell'azienda che le ha adottate, e varie caratteristiche relative alle pratiche circolari stesse. Il risultato dell’analisi testimonia che il numero e la tipologia delle pratiche circolari attuate cambiano in funzione delle caratteristiche dell'azienda che le adotta: soprattutto in base alla dimensione (in termini di dipendenti) e del settore nel quale opera. Dopo una presentazione dettagliata dei risultati dell'analisi, sono state approfondite due storie circolari particolarmente significative: Manteco, operante nel settore tessile, e Davines Group, nel settore cosmetico.