L’ innata necessità umana di definire e connotare gli spazi, sia pubblici che privati, si confronta da sempre con i limiti e le possibilità derivanti dall’utilizzo di materiali, tecnologie e sistemi costruttivi. Dalle ricerche più recenti emerge la necessità di rivolgere una particolare attenzione alle esigenze sociali di chi vivrà e occuperà gli spazi, all’efficienza energetica delle strutture da progettare e alla tutela ambientale del contesto in cui si andrà ad intervenire. L’evoluzione del linguaggio architettonico si delinea quindi attraverso la produzione di nuove tipologie di materiali sostenibili, con la conseguente rivisitazione delle tecniche costruttive e progettuali, a favore di strutture più dinamiche e assemblaggi innovativi. Riverside cabin, esempio di architettura effimera e temporanea, si propone come sistema autosufficiente che contribuisce alla costruzione di un “paesaggio” alternativo e funzionale, in grado di dialogare con l’architettura circostante. Il sistema si inserisce lungo ”Le vie d’acqua” , percorso navigabile che consentirà di connettere il Naviglio Grande con il sito dell’expo 2015, proponendo un metodo di gestione degli spazi attraverso una scansione modulare, sostenibile ed innovativa. Il senso pratico del progetto, e quindi la sua forza, è la ricerca di una misura modulare esportabile, ed adattabile anche ad altre strutture e ad altri tipi d’impiego. Un modulo quindi che si presta a diverse contestualizzazioni urbane e a differenti scenari di fruizione.
Riverside cabin : dal modulo al sistema autosufficiente
MARTINELLI, LUIGI
2010/2011
Abstract
L’ innata necessità umana di definire e connotare gli spazi, sia pubblici che privati, si confronta da sempre con i limiti e le possibilità derivanti dall’utilizzo di materiali, tecnologie e sistemi costruttivi. Dalle ricerche più recenti emerge la necessità di rivolgere una particolare attenzione alle esigenze sociali di chi vivrà e occuperà gli spazi, all’efficienza energetica delle strutture da progettare e alla tutela ambientale del contesto in cui si andrà ad intervenire. L’evoluzione del linguaggio architettonico si delinea quindi attraverso la produzione di nuove tipologie di materiali sostenibili, con la conseguente rivisitazione delle tecniche costruttive e progettuali, a favore di strutture più dinamiche e assemblaggi innovativi. Riverside cabin, esempio di architettura effimera e temporanea, si propone come sistema autosufficiente che contribuisce alla costruzione di un “paesaggio” alternativo e funzionale, in grado di dialogare con l’architettura circostante. Il sistema si inserisce lungo ”Le vie d’acqua” , percorso navigabile che consentirà di connettere il Naviglio Grande con il sito dell’expo 2015, proponendo un metodo di gestione degli spazi attraverso una scansione modulare, sostenibile ed innovativa. Il senso pratico del progetto, e quindi la sua forza, è la ricerca di una misura modulare esportabile, ed adattabile anche ad altre strutture e ad altri tipi d’impiego. Un modulo quindi che si presta a diverse contestualizzazioni urbane e a differenti scenari di fruizione.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/23001