Modern cities, characterized by rapid technological advancements and shifting social norms, face the paradox of increased connectivity alongside rising social tensions and environmental challenges. These issues are particularly evident in urban peripheries, where physical and social barriers exacerbate social fragmentation, spatial disconnection, and ecological degradation. As a reaction to the ongoing changes, in the past decades, there has been a rise in theoretical and practical approaches to urban commons, exploring their characteristics and contribution to the cities’ regeneration. By defining modern cities as closed systems, the studies focus on the pressing need for urban commons as “threshold places” intrinsically connected to the act of cultural commoning and “third atmosphere” This work explored the potential of urban revitalisation in the eastern peripheries of Milan through the development of a system of urban commons. Employing a mixed-methods approach, the study integrates theoretical research, analysis of international case studies, and detailed site assessments. The result highlights the potential of urban commons to address socio-economic disparities, enhance connectivity, and foster community cohesion. The exploration of existing projects such as the Parco Dora in Turin or High Line in New York, has provided valuable insights into the practical strategies and design principles focused on collective memory, sustainable and inclusive design, adaptive reuse, and multi-functionality. Using a cross-scalar approach, the study aims to reinvent existing “borders” by promoting ecological connectivity, redefining transportation nodes, and activating cultural spaces. The design solutions offer a scalable model for urban regeneration that can be adapted to other metropolitan contexts. By providing a comprehensive framework for the development and adaptation of urban commons, this research contributes to the theoretical understanding of urban commons while offering practical strategies for their implementation, ensuring these spaces remain relevant amidst evolving urban conditions.

Le città moderne, caratterizzate da rapidi sviluppi tecnologici e cambiamenti nei normativi sociali, affrontano il paradosso di una crescente connettività accanto a tensioni sociali e sfide ambientali in aumento. Questi problemi sono particolarmente evidenti nelle periferie urbane, dove barriere fisiche e sociali accentuano la frammentazione sociale, la disconnessione spaziale e il degrado ecologico. In risposta ai cambiamenti in corso, negli ultimi decenni, si è assistito a un aumento di approcci teorici e pratici verso i beni comuni urbani, esplorandone le caratteristiche e il contributo alla rigenerazione delle città. Definendo le città moderne come sistemi chiusi, gli studi si concentrano sull'esigenza urgente di beni comuni urbani come “luoghi soglia” intrinsecamente legati all'atto di condividere beni culturali e alla “terza atmosfera”. Questo lavoro ha esplorato il potenziale della rivitalizzazione urbana nelle periferie orientali di Milano attraverso lo sviluppo di un sistema di beni comuni urbani. Adottando un approccio misto, lo studio integra ricerca teorica, analisi di casi studio internazionali e valutazioni dettagliate del sito. Il risultato evidenzia il potenziale dei beni comuni urbani nell'affrontare le disuguaglianze socio-economiche, nel migliorare la connettività e nel favorire la coesione sociale. L'esplorazione di progetti esistenti come il Parco Dora a Torino o l'High Line a New York ha fornito importanti spunti sulle strategie pratiche e i principi progettuali focalizzati sulla memoria collettiva, sul design sostenibile e inclusivo, sul riutilizzo adattivo e sulla multifunzionalità. Utilizzando un approccio a scala incrociata, lo studio mira a reinventare le "frontiere" esistenti promuovendo la connettività ecologica, ridefinendo i nodi di trasporto e attivando spazi culturali. Le soluzioni progettuali offrono un modello scalabile di rigenerazione urbana che può essere adattato ad altri contesti metropolitani. Fornendo un quadro complessivo per lo sviluppo e l'adattamento dei beni comuni urbani, questa ricerca contribuisce alla comprensione teorica dei beni comuni urbani, offrendo al contempo strategie pratiche per la loro implementazione, assicurando che questi spazi rimangano rilevanti in un contesto urbano in continua evoluzione.

Common nodes : an interscalar grafting strategy for integrating Milan's eastern peripheries

SAJADIFAR, AMIR MOHAMMAD
2023/2024

Abstract

Modern cities, characterized by rapid technological advancements and shifting social norms, face the paradox of increased connectivity alongside rising social tensions and environmental challenges. These issues are particularly evident in urban peripheries, where physical and social barriers exacerbate social fragmentation, spatial disconnection, and ecological degradation. As a reaction to the ongoing changes, in the past decades, there has been a rise in theoretical and practical approaches to urban commons, exploring their characteristics and contribution to the cities’ regeneration. By defining modern cities as closed systems, the studies focus on the pressing need for urban commons as “threshold places” intrinsically connected to the act of cultural commoning and “third atmosphere” This work explored the potential of urban revitalisation in the eastern peripheries of Milan through the development of a system of urban commons. Employing a mixed-methods approach, the study integrates theoretical research, analysis of international case studies, and detailed site assessments. The result highlights the potential of urban commons to address socio-economic disparities, enhance connectivity, and foster community cohesion. The exploration of existing projects such as the Parco Dora in Turin or High Line in New York, has provided valuable insights into the practical strategies and design principles focused on collective memory, sustainable and inclusive design, adaptive reuse, and multi-functionality. Using a cross-scalar approach, the study aims to reinvent existing “borders” by promoting ecological connectivity, redefining transportation nodes, and activating cultural spaces. The design solutions offer a scalable model for urban regeneration that can be adapted to other metropolitan contexts. By providing a comprehensive framework for the development and adaptation of urban commons, this research contributes to the theoretical understanding of urban commons while offering practical strategies for their implementation, ensuring these spaces remain relevant amidst evolving urban conditions.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
11-dic-2024
2023/2024
Le città moderne, caratterizzate da rapidi sviluppi tecnologici e cambiamenti nei normativi sociali, affrontano il paradosso di una crescente connettività accanto a tensioni sociali e sfide ambientali in aumento. Questi problemi sono particolarmente evidenti nelle periferie urbane, dove barriere fisiche e sociali accentuano la frammentazione sociale, la disconnessione spaziale e il degrado ecologico. In risposta ai cambiamenti in corso, negli ultimi decenni, si è assistito a un aumento di approcci teorici e pratici verso i beni comuni urbani, esplorandone le caratteristiche e il contributo alla rigenerazione delle città. Definendo le città moderne come sistemi chiusi, gli studi si concentrano sull'esigenza urgente di beni comuni urbani come “luoghi soglia” intrinsecamente legati all'atto di condividere beni culturali e alla “terza atmosfera”. Questo lavoro ha esplorato il potenziale della rivitalizzazione urbana nelle periferie orientali di Milano attraverso lo sviluppo di un sistema di beni comuni urbani. Adottando un approccio misto, lo studio integra ricerca teorica, analisi di casi studio internazionali e valutazioni dettagliate del sito. Il risultato evidenzia il potenziale dei beni comuni urbani nell'affrontare le disuguaglianze socio-economiche, nel migliorare la connettività e nel favorire la coesione sociale. L'esplorazione di progetti esistenti come il Parco Dora a Torino o l'High Line a New York ha fornito importanti spunti sulle strategie pratiche e i principi progettuali focalizzati sulla memoria collettiva, sul design sostenibile e inclusivo, sul riutilizzo adattivo e sulla multifunzionalità. Utilizzando un approccio a scala incrociata, lo studio mira a reinventare le "frontiere" esistenti promuovendo la connettività ecologica, ridefinendo i nodi di trasporto e attivando spazi culturali. Le soluzioni progettuali offrono un modello scalabile di rigenerazione urbana che può essere adattato ad altri contesti metropolitani. Fornendo un quadro complessivo per lo sviluppo e l'adattamento dei beni comuni urbani, questa ricerca contribuisce alla comprensione teorica dei beni comuni urbani, offrendo al contempo strategie pratiche per la loro implementazione, assicurando che questi spazi rimangano rilevanti in un contesto urbano in continua evoluzione.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/230164