In Europe, during the 1990s, a trans-European infrastructural network was established to facilitate the free movement of people, goods and services. This network, comprising nine corridors, crosses northwestern Italy via the Mediterranean Corridor and the Rhine-Alpine Corridor, which intersect in Lombardia, Liguria, and Piemonte — regions with a strong logistical vocation due to the presence of the A4 motorway, the port of Genova, Malpensa Airport and several railway terminals. In particular, in recent years, especially following the significant growth of e-commerce, Piedmont and the Mediterranean Corridor have experienced substantial development in logistics. Favored above all by their strategic geographical and infrastructural positions, Novara, Torino, and Alessandria have seen a significant increase in new logistics hubs. This thesis emerges from the analysis of this growth, aiming to understand how to sustain this inevitable progress over time. There are two potential pathways to explore: urban-territorial planning and architectural design. Firstly, it is possible to act on the location of these buildings, recognizing that the closer they are situated to the existing infrastructural corridor, the more it is utilized, densified, and well-used, thereby justifying its function and all associated investments. Finally, we can focus on the buildings themselves, applying best practices in design. Today, a logistics hub, contrary to common perception, ranks among the most environmentally certified buildings. Through concepts such as hydraulic invariance, environmental compensation, and the use of renewable energy, it can return to the environment what it initially extracts from it. Thus, these essential structures can be constructed in strategic locations, where land consumption is often already accounted for by municipalities, and designed to minimize their impact on the surrounding environment.

In Europa, negli anni ’90, viene istituita una rete infrastrutturale transeuropea per permettere la libera circolazione di persone, merci e servizi. Questa rete, costituita da nove corridoi, attraversa il nord-ovest dell’Italia con il corridoio Mediterraneo e il corridoio Reno-Alpi, che si intersecano tra Lombardia, Liguria e Piemonte, le quali hanno una forte vocazione logistica data dalla presenza dell’autostrada A4, il porto di Genova, l’aeroporto di Malpensa e diversi scali ferroviari. In particolare, negli ultimi anni, soprattutto in seguito al forte sviluppo dell’e-commerce, il Piemonte e il corridoio Mediterraneo hanno subito una forte crescita nell’ambito della logistica. Favorite più di tutto dalla posizione geografica ed infrastrutturale strategica, Novara, Torino ed Alessandria hanno visto un grande aumento di nuovi hub. Sull’analisi di questa crescita nasce e si sviluppa il presente lavoro di Tesi: capire come poter sostenere nel tempo questo progresso oggi inevitabile. Le strade da percorrere sono due, quella urbanistico-territoriale e quella architettonica. In primo luogo è possibile agire sulla localizzazione di questi edifici, capendo che più si posizionano in prossimità del corridoio infrastrutturale esistente, più lo si utilizza, densifica e sfrutta, più si giustifica la sua funzione e tutti gli investimenti ad esso destinati. Infine si può lavorare sul contenitore in sé, mettendo in pratica le buone norme della progettazione. Un hub logistico oggi, nonostante quello che si possa pensare, è tra gli edifici più certificati dal punto di vista ambientale e attraverso i concetti di invarianza idraulica, compensazione ambientale e utilizzo di energia rinnovabile, riesce a restituire all’ambiente tutto ciò che inizialmente gli sottrae. Si possono quindi costruire queste scatole, ormai indispensabili, in una posizione strategica, dove il consumo di suolo spesso è già conteggiato dai Comuni, progettandole in modo tale che impattino il meno possibile sull’ambiente circostante.

L'occasione dei corridoi infrastrutturali: densificazione e movimento : lo sviluppo della logistica piemontese lungo il corridoio mediterraneo

Miotto, Marika
2023/2024

Abstract

In Europe, during the 1990s, a trans-European infrastructural network was established to facilitate the free movement of people, goods and services. This network, comprising nine corridors, crosses northwestern Italy via the Mediterranean Corridor and the Rhine-Alpine Corridor, which intersect in Lombardia, Liguria, and Piemonte — regions with a strong logistical vocation due to the presence of the A4 motorway, the port of Genova, Malpensa Airport and several railway terminals. In particular, in recent years, especially following the significant growth of e-commerce, Piedmont and the Mediterranean Corridor have experienced substantial development in logistics. Favored above all by their strategic geographical and infrastructural positions, Novara, Torino, and Alessandria have seen a significant increase in new logistics hubs. This thesis emerges from the analysis of this growth, aiming to understand how to sustain this inevitable progress over time. There are two potential pathways to explore: urban-territorial planning and architectural design. Firstly, it is possible to act on the location of these buildings, recognizing that the closer they are situated to the existing infrastructural corridor, the more it is utilized, densified, and well-used, thereby justifying its function and all associated investments. Finally, we can focus on the buildings themselves, applying best practices in design. Today, a logistics hub, contrary to common perception, ranks among the most environmentally certified buildings. Through concepts such as hydraulic invariance, environmental compensation, and the use of renewable energy, it can return to the environment what it initially extracts from it. Thus, these essential structures can be constructed in strategic locations, where land consumption is often already accounted for by municipalities, and designed to minimize their impact on the surrounding environment.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
11-dic-2024
2023/2024
In Europa, negli anni ’90, viene istituita una rete infrastrutturale transeuropea per permettere la libera circolazione di persone, merci e servizi. Questa rete, costituita da nove corridoi, attraversa il nord-ovest dell’Italia con il corridoio Mediterraneo e il corridoio Reno-Alpi, che si intersecano tra Lombardia, Liguria e Piemonte, le quali hanno una forte vocazione logistica data dalla presenza dell’autostrada A4, il porto di Genova, l’aeroporto di Malpensa e diversi scali ferroviari. In particolare, negli ultimi anni, soprattutto in seguito al forte sviluppo dell’e-commerce, il Piemonte e il corridoio Mediterraneo hanno subito una forte crescita nell’ambito della logistica. Favorite più di tutto dalla posizione geografica ed infrastrutturale strategica, Novara, Torino ed Alessandria hanno visto un grande aumento di nuovi hub. Sull’analisi di questa crescita nasce e si sviluppa il presente lavoro di Tesi: capire come poter sostenere nel tempo questo progresso oggi inevitabile. Le strade da percorrere sono due, quella urbanistico-territoriale e quella architettonica. In primo luogo è possibile agire sulla localizzazione di questi edifici, capendo che più si posizionano in prossimità del corridoio infrastrutturale esistente, più lo si utilizza, densifica e sfrutta, più si giustifica la sua funzione e tutti gli investimenti ad esso destinati. Infine si può lavorare sul contenitore in sé, mettendo in pratica le buone norme della progettazione. Un hub logistico oggi, nonostante quello che si possa pensare, è tra gli edifici più certificati dal punto di vista ambientale e attraverso i concetti di invarianza idraulica, compensazione ambientale e utilizzo di energia rinnovabile, riesce a restituire all’ambiente tutto ciò che inizialmente gli sottrae. Si possono quindi costruire queste scatole, ormai indispensabili, in una posizione strategica, dove il consumo di suolo spesso è già conteggiato dai Comuni, progettandole in modo tale che impattino il meno possibile sull’ambiente circostante.
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