The project concerns the extension of the Diocesan Museum in Milan, an ancient building located within the perimeter of the ancient Roman citadel of Mediolanum. In this part of the city, Roman palimpsests have strongly influenced the modern urbanisation of the city and Roman traces are still visible. The site was also a victim of bombing during the Second World War. This episode greatly altered the logic of Milan’s urban fabric, and today many urban voids open up the city to special new spaces. The Museo Diocesano is one of these spaces: it has undergone several phases of reconstruction to restore the damaged parts, but still plays an ambiguous role in the contemporary city. The methodology we propose in the following project is based, on the one hand, on a deep understanding of the current values that the traces on the site have and, on the other hand, on trying to re-establish a connection in the absent space created by the bombing through an ‘invisible connection’. Can absence re-establish a new order and generate the image of the project?

Il progetto riguarda l’ampliamento del Museo Diocesano di Milano, un antico edificio situato all’interno del perimetro della antica cidadella romana di Mediolanum. In questa porzione della città, i palinsesti romani hanno fortemente influenzato la moderna urbanizzazione della città, e le tracce romane sono ancora visibili. Inoltre, il sito è stato vittima dei bombardamenti della Seconda guerra mondiale. Questo episodio ha fortemente alterato la logica del tessuto urbano di Milano e oggi molti vuoti urbani aprono la città a nuovi spazi particolari. Il Museo Diocesano è uno di questi spazi: ha subito diverse fasi di ricostruzione per ripristinare le parti danneggiate, ma ancora oggi ricopre un ruolo ambiguo nella città contemporanea. La metodologia che proponiamo nel seguente progetto si basa, da un lato, su una profonda comprensione dei valori attuali che le tracce sul sito hanno e, dall’altro, cerchiamo di ristabilire una connessione nello spazio assente creato dal bombardamento attraverso una “connessione invisibile”. Può l’assenza ristabilire un nuovo ordine e generare l’immagine del progetto?

Shaping absence : a museum for Sant’Eustorgio

Tay Jit Ying;YANG, YUE;Longo, Lorenzo
2024/2025

Abstract

The project concerns the extension of the Diocesan Museum in Milan, an ancient building located within the perimeter of the ancient Roman citadel of Mediolanum. In this part of the city, Roman palimpsests have strongly influenced the modern urbanisation of the city and Roman traces are still visible. The site was also a victim of bombing during the Second World War. This episode greatly altered the logic of Milan’s urban fabric, and today many urban voids open up the city to special new spaces. The Museo Diocesano is one of these spaces: it has undergone several phases of reconstruction to restore the damaged parts, but still plays an ambiguous role in the contemporary city. The methodology we propose in the following project is based, on the one hand, on a deep understanding of the current values that the traces on the site have and, on the other hand, on trying to re-establish a connection in the absent space created by the bombing through an ‘invisible connection’. Can absence re-establish a new order and generate the image of the project?
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
11-dic-2024
2024/2025
Il progetto riguarda l’ampliamento del Museo Diocesano di Milano, un antico edificio situato all’interno del perimetro della antica cidadella romana di Mediolanum. In questa porzione della città, i palinsesti romani hanno fortemente influenzato la moderna urbanizzazione della città, e le tracce romane sono ancora visibili. Inoltre, il sito è stato vittima dei bombardamenti della Seconda guerra mondiale. Questo episodio ha fortemente alterato la logica del tessuto urbano di Milano e oggi molti vuoti urbani aprono la città a nuovi spazi particolari. Il Museo Diocesano è uno di questi spazi: ha subito diverse fasi di ricostruzione per ripristinare le parti danneggiate, ma ancora oggi ricopre un ruolo ambiguo nella città contemporanea. La metodologia che proponiamo nel seguente progetto si basa, da un lato, su una profonda comprensione dei valori attuali che le tracce sul sito hanno e, dall’altro, cerchiamo di ristabilire una connessione nello spazio assente creato dal bombardamento attraverso una “connessione invisibile”. Può l’assenza ristabilire un nuovo ordine e generare l’immagine del progetto?
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/230269