Sin – habitate : designing remedial landscapes in the wake of Serravalle Scrivia's contaminated history

Italy’s industrial boom, particularly during the boom economico of the mid-20th century, left an indelible mark on its landscape. Once-thriving agricultural communities, such as Serravalle Scrivia in the Piedmont region, transformed into industrial powerhouses but at a significant environmental cost. This thesis explores Italy’s Siti di Interesse Nazionale (SINs), tracing the historical journey of industrial contamination and highlighting how the country’s economic ambitions have led to severe ecological degradation. Over time, these sites have transitioned from hubs of economic prosperity to symbols of environmental crisis, revealing the complex interplay between industry, legislation, and ecological health. The study begins with a comprehensive overview of SINs and then shifts focus to Serravalle Scrivia, illustrating how contamination has altered its urban fabric and natural systems. Despite growing awareness, remediation efforts face significant challenges, including legal intricacies and health risks to communities. As European legislation, such as the Nature Restoration Law, calls for immediate action, the need for innovative solutions that align with both ecological sustainability and public safety becomes pressing, raising questions about whether SINs should be included in this law. This thesis proposes a landscape design integrating phytoremediation to transform a contaminated SIN site into a living laboratory and wildlife sanctuary. While not designed for direct human use, the project allows the public to observe ecological restoration and the remediation process. By focusing on wildlife, the site becomes an active ecosystem during remediation, fostering plant and animal habitats while addressing soil contamination. The project aims to set a precedent for SIN restoration and showcase the potential of nature-based solutions for ecological recovery.

Il boom industriale italiano, in particolare durante il boom economico della metà del XX secolo, ha lasciato un’impronta indelebile sul paesaggio. Comunità agricole un tempo fiorenti, come Serravalle Scrivia nella regione del Piemonte, si sono trasformate in potenti poli industriali, ma a un costo ambientale significativo. Questa tesi esplora i Siti di Interesse Nazionale (SIN) italiani, tracciando il percorso storico della contaminazione industriale e mettendo in luce come le ambizioni economiche del Paese abbiano portato a una grave degradazione ecologica. Nel tempo, questi siti sono passati da centri di prosperità economica a simboli di crisi ambientale, rivelando il complesso intreccio tra industria, legislazione e salute ecologica. Lo studio inizia con una panoramica completa dei SIN e poi si concentra su Serravalle Scrivia, illustrando come la contaminazione abbia alterato il tessuto urbano e i sistemi naturali. Nonostante la crescente consapevolezza, gli sforzi di bonifica affrontano sfide significative, tra cui intricati aspetti legali e rischi per la salute delle comunità. Poiché la legislazione europea, come la Nature Restoration Law, richiede azioni immediate, diventa urgente la necessità di soluzioni innovative che siano in linea sia con la sostenibilità ecologica che con la sicurezza pubblica, sollevando interrogativi sul fatto che i SIN dovrebbero essere inclusi in questa legge. Questa tesi propone un progetto di paesaggio che integra la fitodepurazione per trasformare un sito SIN contaminato in un laboratorio vivente e un santuario per la fauna selvatica. Pur non essendo destinato all’uso umano diretto, il progetto permette al pubblico di osservare il processo di restauro ecologico e bonifica. Concentrandosi sulla fauna selvatica, il sito diventa un ecosistema attivo durante la bonifica, favorendo habitat per piante e animali mentre affronta la contaminazione del suolo. Il progetto mira a stabilire un precedente per la bonifica dei SIN e a dimostrare il potenziale delle soluzioni basate sulla natura per il recupero ecologico.