Paesaggi educativi Marche Nord: scuole e biblioteche come lenti di osservazione dei territori

This thesis focuses on “educational landscapes,” explored through two types of places that can be defined as caring spaces: schools and libraries. This term encloses the interaction of various factors that influence and shape the educational journey, where education refers to the entire everyday environment experienced by each child and young person. Schools and libraries are particularly interesting to study as they are complementary tools for addressing issues like educational poverty and territorial inequalities. Schools, as an important part of public infrastructure, play a fundamental role in daily life, offering essential services to ensure equitable living conditions. Libraries, too, are key civic infrastructures, having evolved to meet the community’s changing needs: they are no longer merely book repositories, but true social hubs. These educational infrastructures take on different forms in different contexts and adapt to varying situations. The aim of this thesis is to build knowledge through a careful, selective analysis of places and contexts. A thoughtful analysis allows us, in a later phase, to identify minimal, replicable actions that could improve the quality of educational spaces and serve as tools for territorial regeneration. The study focuses on a specific area: North Marche, located in central Italy in regions that are neither metropolitan areas nor remote internal areas, but rather intermediate territories that represent a significant part of the country. The work is structured in three research scales, presented through maps, charts, diagrams, close-up studies, photographic documentation, and design explorations. Each scale offers different information, and only by alternating between wide and close-up perspectives is it possible to build a comprehensive view of the situations. Broad research scales enabled me to analyze, using quantitative data, the scope and geographical distribution of services, while close-up scales allowed me to capture qualitative aspects such as spatial morphology and connections with the surrounding area. Finally, direct experience of the places connects these two aspects in a case study, where, by identifying possible networks of connections, the goal is to create “an ecosystem of people, organizations, places, products, and services that, as a whole, demonstrate a reciprocal capacity for care” (Manzini, 2021: 75).

Il presente elaborato di tesi si occupa di “paesaggi educativi”, esplorati attraverso due luoghi definibili come capaci di cura: scuole e biblioteche. Questo termine racchiude l’interazione tra variabili differenti che influenzano e determinano il percorso educativo, dove con educazione si fa riferimento all’intero contesto quotidiano di cui ciascun bambino e ragazzo fa esperienza. Scuole e biblioteche costituiscono un interessante elemento d’osservazione, in quanto strumenti complementari per contrastare fenomeni come povertà educativa e disuguaglianze territoriali. Le scuole, eredità significativa di suolo pubblico, fanno parte dell’infrastruttura della vita quotidiana, un insieme di servizi fondamentali e indispensabili per garantire condizioni di vita eque. Anche le biblioteche costituiscono infrastrutture civiche essenziali, in quanto oggi si dimostrano capaci di evolversi continuamente per rispondere alle esigenze della comunità: non sono più solo contenitori di libri, ma veri e propri centri sociali. Queste infrastrutture educative assumono forme diverse, in contesti differenti, all’interno di situazioni non equivalenti. L’obiettivo di questa tesi è dunque costruire conoscenza, attraverso una lettura attenta e selettiva di luoghi e contesti. Un’analisi consapevole permette, in una fase successiva, di mostrare che vi sono azioni possibili, minime e replicabili in contesti simili, che possano migliorare la qualità degli spazi educativi e diventare strumenti per interventi di rigenerazione territoriale. Il campo d’osservazione pone attenzione ad un contesto specifico: Marche Nord, situato all’interno dei territori dell’Italia di Mezzo, ovvero territori intermedi che rappresentano una parte consistente del Paese, non inclusi né nelle aree metropolitane né nelle aree interne. Il lavoro si articola in tre scale di ricerca espresse attraverso cartografie, grafici, schemi, avvicinamenti, documentazione fotografica ed esplorazioni progettuali. Ogni scala fornisce informazioni diverse e solo attraverso l’alternanza di prospettive ampie e ravvicinate è possibile costruire una visione complessa delle situazioni. Scale di ricerca ampie mi hanno consentito di ricostruire, attraverso dati quantitativi, la consistenza e la distribuzione geografica dei servizi, mentre scale ravvicinate mi hanno permesso di cogliere aspetti qualitativi, come la morfologia degli spazi e le relazioni con il territorio. Infine, l’esperienza diretta dei luoghi vede questi due aspetti mediati e messi alla prova attraverso l’approfondimento di un caso studio, in cui, attraverso il riconoscimento di trame di connessioni possibili, si ambisce a realizzare «un ecosistema di persone, organizzazioni, luoghi, prodotti e servizi che, nel loro insieme, esprimono una capacità reciproca di cura» (Manzini, 2021: 75).