In 2003, UNESCO approved the Convention for the Safeguarding of the Intangible Cultural Heritage, extending the concept of cultural heritage to include all those intangible expressions of human culture. Intangible cultural heritage is thus defined as the collection of knowledge, traditions, and practices that define the identity of a community. This semantic shift is made possible by a convergence of the concept of cultural heritage with that of anthropological culture in the early 2000s. Until this point, material culture predominated, even in museum contexts, particularly in ethnographic museums, whose task has always been to preserve, interpret, and transmit human culture. However, today, ethnographic museums, especially local ones, struggle to communicate effectively with visitors, often presenting themselves as mere collection museums incapable of conveying any cultural value. In this context, the model of the diffused museum emerges: a solution that allows for the extension of the narrative of intangible cultural heritage beyond the physical walls of traditional museums. Through a territorial approach, the diffused museum highlights the dynamic interaction between communities, revealing the relationship between material culture and intangible heritage. Often treated as a territorial path integrated into a network of other local museums, it also presents geographical and communicative limitations. This thesis aims to explore how digital tools can enrich and redefine the concept of the diffused museum, expanding the notion of dissemination beyond tangible geographical limits: dissemination no longer understood solely as physical presence in the territory, but amplified by the digital world, serving the narrative of the territory. Within this framework lies the pilot project of the Tirano Ethnographic Museum, which aims to explore the integration of the traditional ethnographic museum, the diffused museum, and digital technologies, creating a model of a diffused museum in search of enhancing the tangible and intangible heritage of the city of Tirano and the Valtellina region.

Nel 2003 l’UNESCO approva la Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale, estendendo la concezione di patrimonio culturale fino a tutte quelle espressioni non tangibili della cultura umana. Viene definito così il patrimonio culturale immateriale: quell’insieme di saperi, tradizioni e pratiche che definiscono l'identità di una comunità. Questo spostamento semantico è possibile grazie ad un avvicinamento del concetto di patrimonio culturale a quello di cultura antropologica dei primi anni duemila. Fino a questo momento, la cultura materiale predomina anche nel contesto museale, in particolare nei musei etnografici, il cui compito è da sempre stato quello di preservare, interpretare e trasmettere la cultura umana. Tuttavia ad oggi i musei etnografici, specialmente quelli locali, faticano a comunicare efficacemente ai visitatori, presentandosi spesso come meri musei di collezione incapaci di trasmettere alcun valore culturale. In questo contesto emerge il modello del museo diffuso: una soluzione che permette di estendere la narrazione del patrimonio culturale immateriale andando oltre le mura fisiche dei musei tradizionali. Attraverso un approccio territoriale, il museo diffuso riesce a mettere in risalto l’interazione dinamica tra le comunità facendo emergere la relazione tra cultura materiale e patrimonio intangibile. Spesso trattato come un percorso territoriale inserito in una rete di altri musei locali, presenta anch’esso dei limiti sia geografici che comunicativi. La tesi si pone l’obiettivo di ricercare come gli strumenti digitali possano arricchire e ridefinire la concezione di museo diffuso, ampliando il concetto di diffusione oltre i limiti tangibili geografici: una diffusione non più intesa solamente come fisica nel territorio, ma amplificata dal mondo digitale, al servizio della narrazione del territorio. In questo quadro si inserisce il progetto pilota del Museo Etnografico Tiranese, che mira a esplorare l'integrazione tra il museo etnografico tradizionale, il museo diffuso e le tecnologie digitali, creando un modello di museo diffuso alla ricerca della valorizzazione del patrimonio tangibile e intangibile della città di Tirano e della Valtellina.

Ripensare i modelli museali: tra digitalizzazione e museo diffuso : il caso del Museo Etnografico Tiranese

Mattesini, Alessia
2023/2024

Abstract

In 2003, UNESCO approved the Convention for the Safeguarding of the Intangible Cultural Heritage, extending the concept of cultural heritage to include all those intangible expressions of human culture. Intangible cultural heritage is thus defined as the collection of knowledge, traditions, and practices that define the identity of a community. This semantic shift is made possible by a convergence of the concept of cultural heritage with that of anthropological culture in the early 2000s. Until this point, material culture predominated, even in museum contexts, particularly in ethnographic museums, whose task has always been to preserve, interpret, and transmit human culture. However, today, ethnographic museums, especially local ones, struggle to communicate effectively with visitors, often presenting themselves as mere collection museums incapable of conveying any cultural value. In this context, the model of the diffused museum emerges: a solution that allows for the extension of the narrative of intangible cultural heritage beyond the physical walls of traditional museums. Through a territorial approach, the diffused museum highlights the dynamic interaction between communities, revealing the relationship between material culture and intangible heritage. Often treated as a territorial path integrated into a network of other local museums, it also presents geographical and communicative limitations. This thesis aims to explore how digital tools can enrich and redefine the concept of the diffused museum, expanding the notion of dissemination beyond tangible geographical limits: dissemination no longer understood solely as physical presence in the territory, but amplified by the digital world, serving the narrative of the territory. Within this framework lies the pilot project of the Tirano Ethnographic Museum, which aims to explore the integration of the traditional ethnographic museum, the diffused museum, and digital technologies, creating a model of a diffused museum in search of enhancing the tangible and intangible heritage of the city of Tirano and the Valtellina region.
CIANCIA, MARIANA
ARC III - Scuola del Design
11-dic-2024
2023/2024
Nel 2003 l’UNESCO approva la Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale, estendendo la concezione di patrimonio culturale fino a tutte quelle espressioni non tangibili della cultura umana. Viene definito così il patrimonio culturale immateriale: quell’insieme di saperi, tradizioni e pratiche che definiscono l'identità di una comunità. Questo spostamento semantico è possibile grazie ad un avvicinamento del concetto di patrimonio culturale a quello di cultura antropologica dei primi anni duemila. Fino a questo momento, la cultura materiale predomina anche nel contesto museale, in particolare nei musei etnografici, il cui compito è da sempre stato quello di preservare, interpretare e trasmettere la cultura umana. Tuttavia ad oggi i musei etnografici, specialmente quelli locali, faticano a comunicare efficacemente ai visitatori, presentandosi spesso come meri musei di collezione incapaci di trasmettere alcun valore culturale. In questo contesto emerge il modello del museo diffuso: una soluzione che permette di estendere la narrazione del patrimonio culturale immateriale andando oltre le mura fisiche dei musei tradizionali. Attraverso un approccio territoriale, il museo diffuso riesce a mettere in risalto l’interazione dinamica tra le comunità facendo emergere la relazione tra cultura materiale e patrimonio intangibile. Spesso trattato come un percorso territoriale inserito in una rete di altri musei locali, presenta anch’esso dei limiti sia geografici che comunicativi. La tesi si pone l’obiettivo di ricercare come gli strumenti digitali possano arricchire e ridefinire la concezione di museo diffuso, ampliando il concetto di diffusione oltre i limiti tangibili geografici: una diffusione non più intesa solamente come fisica nel territorio, ma amplificata dal mondo digitale, al servizio della narrazione del territorio. In questo quadro si inserisce il progetto pilota del Museo Etnografico Tiranese, che mira a esplorare l'integrazione tra il museo etnografico tradizionale, il museo diffuso e le tecnologie digitali, creando un modello di museo diffuso alla ricerca della valorizzazione del patrimonio tangibile e intangibile della città di Tirano e della Valtellina.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/230429