Sustainable practices in the textile, apparel and fashion industry: a framework and evaluation

This thesis investigates sustainability in the textile, apparel and fashion (TAF) sector, which is characterized by significant environmental and social impacts. Growth in consumption, fueled by business models such as “fast fashion,” has made TAF one of the most polluting sectors globally, posing pressing challenges in both the environmental and social spheres. Environmentally, the sector faces problems such as high volumes of textile waste, intensive water consumption, and the emission of microplastics and greenhouse gases; socially, critical issues emerge related to the exploitation of labor in developing countries, often characterized by poor working conditions and inadequate wages. The primary objective of this research is to develop a framework for sustainable practices, enabling organizations to assess and prioritize practices based on their sustainability impact and the level of effort required for implementation. This framework will help identify and guide the adoption of the most effective sustainable practices within the sector. The guiding research questions (1) what sustainable practices are adopted in the TAF sector and how can they be classified? (2) how can organizations prioritize the implementation of sustainable practices? The methodology comprised two macro phases: the first, a systematic literature review (SLR), included three main steps: (i) conducting a gap analysis in the literature, (ii) performing the SLR itself, and (iii) categorizing practices into sustainability dimensions (Environmental, Social, Economic) and organizing them into 11 categories and 25 subcategories. The second macro phase, expert assessment, consisted of (iv) data collection through expert surveys and (v) analysis of the results using visualization tools to identify best practices. The developed framework divides practices into categories covering key aspects, such as sustainable resource management, social equity and economic resilience, providing a practical tool for companies in the sector. This approach helps fill a gap in the literature, which is often fragmented on individual aspects of sustainability, by providing an integrated view of practices and supporting companies in selecting effective and achievable strategies.

Questa tesi analizza la sostenibilità nel settore del tessile, dell'abbigliamento e della moda (TAF), caratterizzato da impatti ambientali e sociali significativi. La crescita dei consumi, alimentata da modelli di business come il “fast fashion”, ha reso il TAF uno dei settori più inquinanti a livello globale, ponendo sfide pressanti sia in ambito ambientale che sociale. Dal punto di vista ambientale, il settore deve affrontare problemi come l'elevato volume di rifiuti tessili, il consumo intensivo di acqua e l'emissione di microplastiche e gas serra; dal punto di vista sociale, emergono criticità legate allo sfruttamento della manodopera nei Paesi in via di sviluppo, spesso caratterizzata da condizioni di lavoro precarie e salari inadeguati. L'obiettivo primario di questa ricerca è sviluppare un quadro di riferimento per le pratiche sostenibili, che consenta alle organizzazioni di valutare e dare priorità alle pratiche in base al loro impatto sulla sostenibilità e al livello di impegno richiesto per l'implementazione. Questo quadro aiuterà a identificare e guidare l'adozione delle pratiche sostenibili più efficaci all'interno del settore. [Le domande guida della ricerca (1) quali pratiche sostenibili sono adottate nel settore TAF e come possono essere classificate? (2) Come possono le organizzazioni dare priorità all'implementazione di pratiche sostenibili? La metodologia si è articolata in due macro-fasi: la prima, una revisione sistematica della letteratura (SLR), ha compreso tre fasi principali: (i) l'analisi delle lacune in letteratura, (ii) l'esecuzione della SLR stessa e (iii) la categorizzazione delle pratiche in base alle dimensioni della sostenibilità (ambientale, sociale, economica) e la loro organizzazione in 11 categorie e 25 sottocategorie. La seconda macro-fase, la valutazione degli esperti, è consistita (iv) nella raccolta dei dati attraverso sondaggi tra gli esperti e (v) nell'analisi dei risultati utilizzando strumenti di visualizzazione per identificare le migliori pratiche. Il quadro sviluppato divide le pratiche in categorie che coprono aspetti chiave, come la gestione sostenibile delle risorse, l'equità sociale e la resilienza economica, fornendo uno strumento pratico per le aziende del settore. Questo approccio contribuisce a colmare una lacuna nella letteratura, spesso frammentata su singoli aspetti della sostenibilità, fornendo una visione integrata delle pratiche e supportando le aziende nella selezione di strategie efficaci e realizzabili.