Considering the complex structure of the National Health System, this thesis explores the role that the discipline of design and designers can play in defining artifacts, environments, processes, systems, and strategies aimed at improving the care and work experience in hospitals. The methods and tools typical of design practice enable the exploration and understanding of the contexts—cultural, social, environmental, etc.—in which it operates, allowing the identification of the complexities that characterize them. In the specific case of healthcare environments and hospitals, design practice seeks to construct new models of products, systems, and services that go beyond mere functionality, becoming more empathetic and capable of creating new social, communicative, and cultural value. Moreover, design plays a fundamental role in healthcare communication design (among medical and nursing staff), improving information transmission through products, interfaces, and processes, thus reducing the risk of errors. Design also becomes essential for the digital transformation of processes and the design of healthcare services, which require structured, well-organized, and accessible systems. This thesis, conducted in collaboration with the Spedali Civili of Brescia—where field observations and interviews with hospital staff in the oncology department were carried out—aims to present a case study demonstrating how design culture and practice are essential to understanding and improving communication processes within a hospital. Communication errors within a hospital ward are among the primary causes of misdiagnoses, organizational complications, staff stress, compromised quality of care, and, in some cases, effects that could menace patient health and safety. The project activities and actions were structured using a human-centered approach, actively involving all actors and stakeholders in the ward’s communication and information activities. Users thus became both sources and guides for the research, suggesting project ideas, so the optimal solutions to their problems. 3 critical issues were identified where intervention was deemed useful and practicable, often in the face of constraints imposed at the organizational and governmental levels, such as staff cuts or limited funding. The three identified critical issues are: the need to improve communication processes among hospital staff while staying within the limits of the resources already available in the ward; the organization of the overall patient profile and the potential reduction of data entry times; and latley, the lack of clarity in the reading and understanding of the graphics of a checklist for clinical tests used to assess patient eligibility for hospitalization. Through the analysis and understanding of the case study, several possible solutions to these critical points were identified. For the first issue, the proposed solution involved extending the use of a communication platform already in use in the ward to all hospital staff in the department, rather than limiting it to medical personnel alone. Regarding the reduction of patient profile compilation times, the proposal involves the automated use of the platform through artificial intelligence. This aspect was explored theoretically, considering organizational, legal, and technological constraints. Lately, for the third issue, the proposed solution involves redesigning the checklist to make it immediately comprehensible and thus easier to complete. This solution was also explored theoretically, considering the possibility of automating data entry while taking into account both opportunities and the limitations posed by new technologies. This thesis demonstrates how design can integrate into the healthcare context, not only in the realm of product development but also in systemic, relational, and strategic dimensions. It showcases how design methodology can provide innovative solutions and contribute to progress in the sector, proposing innovative solutions that, it is hoped, can be implemented in the near future.

Considerando l’articolata struttura del Sistema Sanitario Nazionale, la presente tesi si interroga su quale possa essere il ruolo della disciplina del design e del progettista nel definire artefatti, ambienti, processi, sistemi e strategie volte a migliorare l’esperienza di cura e di lavoro negli ospedali. I metodi e gli strumenti tipici della pratica di design abilitano l’esplorazione e la comprensione dei contesti – culturali, sociali, ambientali, etc. - in cui si trova ad operare, consentendo di individuare le complessità che li costituiscono. Nel caso specifico degli ambienti di cura e degli ospedali, la pratica progettuale intende costruire nuovi modelli di prodotto, sistema e servizio, che superino la dimensione funzionale per diventare maggiormente empatici e in grado di creare nuovo valore sociale, comunicativo e culturale. Inoltre, il design riveste un ruolo fondamentale anche nel progettare la comunicazione (tra il personale medico e infermieristico) in ambito sanitario, migliorando con prodotti, interfacce e processi la trasmissione delle informazioni , riducendo il rischio di errori. Il design diventa essenziale anche per una traduzione digitale dei processi e la progettazione dei servizi sanitari che necessitano di organizzazione organica e ben strutturata, oltreché accessibile. La tesi, svolta in collaborazione con gli Spedali Civili di Brescia, presso cui è stato possibile effettuare osservazioni sul campo, interviste con il personale ospedaliero del reparto di oncologia dell’ospedale, ha l’obiettivo di proporre un caso studio in cui si dimostra come la cultura e la pratica del progetto siano necessari per comprendere e migliorare i processi comunicativi all’interno di un ospedale. Il rischio di errore nella comunicazione all’interno di un reparto ospedaliero è uno delle principali cause che può provocare diagnosi errate, complicazioni in termini di organizzazione interna, stress da parte del personale, qualità della cura compromessa e in certi casi, si possono avere degli effetti che potrebbero mettere a rischio la salute e sicurezza del paziente. Nello strutturare le azioni e attività di progetto è stato adottato un approccio Human centred, coinvolgendo attivamente tutti gli attori e gli stakeholder coinvolti nelle attività comunicative ed informative del reparto. Gli utenti, quindi, diventano fonti e guide stesse della ricerca e saranno anche loro a suggerire gli spunti progettuali, cioè le possibili e ottimali soluzioni ai loro problemi. Sono stati individuati 3 punti critici in cui si è ritenuto utile e possibile intervenire, confrontandosi spesso con quelli che sono i limiti imposti a livello aziendale e statale, come tagli al personale o ai fondi a disposizione. I 3 punti critici individuati sono: la necessità di migliorare i processi comunicativi tra il personale ospedaliero rimanendo nei limiti delle risorse già presenti all’interno del reparto; l’organizzazione del quadro generale di un paziente e la possibile riduzione delle tempistiche dell’inserimento dei dati; infine la poca chiarezza nella lettura e comprensione della grafica di una checklist degli esami clinici da utilizzare per valutare l’idoneità al ricovero del paziente. Attraverso l’analisi e la comprensione del caso studio, sono state individuate alcune possibli soluzioni rispetto ai punti critici evidenziati. Relativamente al primo punto la soluzione individuata consiste nell’estensione di utilizzo di una piattaforma di comunicazione diffusa nel reparto a tutto il personale ospedaliero del reparto, non limitandolo solamente a quello medico. Riguardo la riduzione delle tempistiche del quadro clinico di ciascun paziente, la proposta riguarda l’utilizzo della piattaforma in maniera automatizzata, tramite uso dell’intelligenza artificiale. Questo aspetto è stato approfondito dal punto di vista teorico, tenendo conto dei limiti aziendali, legali e di sviluppo tecnologico. Infine, la terza soluzione prevede la riprogettazione della checklist al fine di renderla di immediata comprensione e, quindi, facilitarne la compilazione. Anche questo caso è stato approfondito dal punto di vista teorico, la possibilità di inserimento dei dati della checklist in maniera automatizzata, tenendo conto sia delle possibilità ma anche dei limiti che portano le nuove tecnologie. Questo lavoro di tesi dimostra come il design possa integrarsi nel contesto sanitario, non solo nella dimensione dello sviluppo prodotto ma anche della dimensione sistemica, relazionale e strategica, e di come la metodologia del design possa dare soluzioni innovative e contribuire al progresso nel settore, proponendo soluzioni innovative, auspicando che queste possano essere attuate in futuro quanto prossimo.

Progettare la salute: una riflessione progettuale per il miglioramento dei processi, degli strumenti e della comunicazione in un reparto ospedaliero

BUSCEMI, VALERIA
2023/2024

Abstract

Considering the complex structure of the National Health System, this thesis explores the role that the discipline of design and designers can play in defining artifacts, environments, processes, systems, and strategies aimed at improving the care and work experience in hospitals. The methods and tools typical of design practice enable the exploration and understanding of the contexts—cultural, social, environmental, etc.—in which it operates, allowing the identification of the complexities that characterize them. In the specific case of healthcare environments and hospitals, design practice seeks to construct new models of products, systems, and services that go beyond mere functionality, becoming more empathetic and capable of creating new social, communicative, and cultural value. Moreover, design plays a fundamental role in healthcare communication design (among medical and nursing staff), improving information transmission through products, interfaces, and processes, thus reducing the risk of errors. Design also becomes essential for the digital transformation of processes and the design of healthcare services, which require structured, well-organized, and accessible systems. This thesis, conducted in collaboration with the Spedali Civili of Brescia—where field observations and interviews with hospital staff in the oncology department were carried out—aims to present a case study demonstrating how design culture and practice are essential to understanding and improving communication processes within a hospital. Communication errors within a hospital ward are among the primary causes of misdiagnoses, organizational complications, staff stress, compromised quality of care, and, in some cases, effects that could menace patient health and safety. The project activities and actions were structured using a human-centered approach, actively involving all actors and stakeholders in the ward’s communication and information activities. Users thus became both sources and guides for the research, suggesting project ideas, so the optimal solutions to their problems. 3 critical issues were identified where intervention was deemed useful and practicable, often in the face of constraints imposed at the organizational and governmental levels, such as staff cuts or limited funding. The three identified critical issues are: the need to improve communication processes among hospital staff while staying within the limits of the resources already available in the ward; the organization of the overall patient profile and the potential reduction of data entry times; and latley, the lack of clarity in the reading and understanding of the graphics of a checklist for clinical tests used to assess patient eligibility for hospitalization. Through the analysis and understanding of the case study, several possible solutions to these critical points were identified. For the first issue, the proposed solution involved extending the use of a communication platform already in use in the ward to all hospital staff in the department, rather than limiting it to medical personnel alone. Regarding the reduction of patient profile compilation times, the proposal involves the automated use of the platform through artificial intelligence. This aspect was explored theoretically, considering organizational, legal, and technological constraints. Lately, for the third issue, the proposed solution involves redesigning the checklist to make it immediately comprehensible and thus easier to complete. This solution was also explored theoretically, considering the possibility of automating data entry while taking into account both opportunities and the limitations posed by new technologies. This thesis demonstrates how design can integrate into the healthcare context, not only in the realm of product development but also in systemic, relational, and strategic dimensions. It showcases how design methodology can provide innovative solutions and contribute to progress in the sector, proposing innovative solutions that, it is hoped, can be implemented in the near future.
ARC III - Scuola del Design
11-dic-2024
2023/2024
Considerando l’articolata struttura del Sistema Sanitario Nazionale, la presente tesi si interroga su quale possa essere il ruolo della disciplina del design e del progettista nel definire artefatti, ambienti, processi, sistemi e strategie volte a migliorare l’esperienza di cura e di lavoro negli ospedali. I metodi e gli strumenti tipici della pratica di design abilitano l’esplorazione e la comprensione dei contesti – culturali, sociali, ambientali, etc. - in cui si trova ad operare, consentendo di individuare le complessità che li costituiscono. Nel caso specifico degli ambienti di cura e degli ospedali, la pratica progettuale intende costruire nuovi modelli di prodotto, sistema e servizio, che superino la dimensione funzionale per diventare maggiormente empatici e in grado di creare nuovo valore sociale, comunicativo e culturale. Inoltre, il design riveste un ruolo fondamentale anche nel progettare la comunicazione (tra il personale medico e infermieristico) in ambito sanitario, migliorando con prodotti, interfacce e processi la trasmissione delle informazioni , riducendo il rischio di errori. Il design diventa essenziale anche per una traduzione digitale dei processi e la progettazione dei servizi sanitari che necessitano di organizzazione organica e ben strutturata, oltreché accessibile. La tesi, svolta in collaborazione con gli Spedali Civili di Brescia, presso cui è stato possibile effettuare osservazioni sul campo, interviste con il personale ospedaliero del reparto di oncologia dell’ospedale, ha l’obiettivo di proporre un caso studio in cui si dimostra come la cultura e la pratica del progetto siano necessari per comprendere e migliorare i processi comunicativi all’interno di un ospedale. Il rischio di errore nella comunicazione all’interno di un reparto ospedaliero è uno delle principali cause che può provocare diagnosi errate, complicazioni in termini di organizzazione interna, stress da parte del personale, qualità della cura compromessa e in certi casi, si possono avere degli effetti che potrebbero mettere a rischio la salute e sicurezza del paziente. Nello strutturare le azioni e attività di progetto è stato adottato un approccio Human centred, coinvolgendo attivamente tutti gli attori e gli stakeholder coinvolti nelle attività comunicative ed informative del reparto. Gli utenti, quindi, diventano fonti e guide stesse della ricerca e saranno anche loro a suggerire gli spunti progettuali, cioè le possibili e ottimali soluzioni ai loro problemi. Sono stati individuati 3 punti critici in cui si è ritenuto utile e possibile intervenire, confrontandosi spesso con quelli che sono i limiti imposti a livello aziendale e statale, come tagli al personale o ai fondi a disposizione. I 3 punti critici individuati sono: la necessità di migliorare i processi comunicativi tra il personale ospedaliero rimanendo nei limiti delle risorse già presenti all’interno del reparto; l’organizzazione del quadro generale di un paziente e la possibile riduzione delle tempistiche dell’inserimento dei dati; infine la poca chiarezza nella lettura e comprensione della grafica di una checklist degli esami clinici da utilizzare per valutare l’idoneità al ricovero del paziente. Attraverso l’analisi e la comprensione del caso studio, sono state individuate alcune possibli soluzioni rispetto ai punti critici evidenziati. Relativamente al primo punto la soluzione individuata consiste nell’estensione di utilizzo di una piattaforma di comunicazione diffusa nel reparto a tutto il personale ospedaliero del reparto, non limitandolo solamente a quello medico. Riguardo la riduzione delle tempistiche del quadro clinico di ciascun paziente, la proposta riguarda l’utilizzo della piattaforma in maniera automatizzata, tramite uso dell’intelligenza artificiale. Questo aspetto è stato approfondito dal punto di vista teorico, tenendo conto dei limiti aziendali, legali e di sviluppo tecnologico. Infine, la terza soluzione prevede la riprogettazione della checklist al fine di renderla di immediata comprensione e, quindi, facilitarne la compilazione. Anche questo caso è stato approfondito dal punto di vista teorico, la possibilità di inserimento dei dati della checklist in maniera automatizzata, tenendo conto sia delle possibilità ma anche dei limiti che portano le nuove tecnologie. Questo lavoro di tesi dimostra come il design possa integrarsi nel contesto sanitario, non solo nella dimensione dello sviluppo prodotto ma anche della dimensione sistemica, relazionale e strategica, e di come la metodologia del design possa dare soluzioni innovative e contribuire al progresso nel settore, proponendo soluzioni innovative, auspicando che queste possano essere attuate in futuro quanto prossimo.
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Descrizione: Progettare la salute: una riflessione progettuale per il miglioramento dei processi, degli strumenti e della comunicazione in un reparto ospedaliero
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