We live in a time when energy has become essential in every aspect of our lives. At the root of this dependence is the intensive use of fossil fuels, a finite resource that mankind has exploited for centuries, but whose availability is ever decreasing. The imminent depletion of these sources and the pollution they generate present humanity with a crucial challenge: to build a sustainable future for ourselves and our planet. In this scenario, the transition to an energy system based on renewable sources is not only desirable, but indispensable to ensure environmental sustainability and preserve the planet. Our project stems from a critical analysis that has highlighted a hypothesis hitherto considered only in terms of resource exploitation: the sea. Its potential as an alternative energy source remains largely unexplored, as does the possibility of transforming it into a space where architecture can integrate with the marine environment. Over the years, numerous offshore infrastructures have been built to extract hydrocarbons from the seabed. These platforms, the result of decades of research and huge investments, may soon become obsolete due to increasing restrictions on fossil fuel consumption and the inevitable depletion of extractable resources. This is why we propose converting these platforms into carbon-neutral facilities. Due to their strategic offshore location, these facilities could generate clean energy while performing crucial functions in the management and monitoring of marine ecosystems. Their vast spaces would be transformed into research centres and control points for the preservation of the seas, as well as serving as strategic hubs for the management of the surrounding marine infrastructure. Moreover, the presence of refuelling points would lead to reduced waiting times in ports, promoting a model of local production and consumption. The conversion of offshore platforms into energy and research hubs therefore represents a unique opportunity to address the energy and infrastructure challenges of the future. By fully exploiting the potential of the sea, we can build a more sustainable and prosperous tomorrow for all.

Viviamo in un’epoca in cui l’energia elettrica è diventata essenziale in ogni aspetto della nostra vita. Alla base di questa dipendenza vi è l’uso intensivo di combustibili fossili, una risorsa limitata che l’umanità sfrutta da secoli, ma la cui disponibilità è sempre più ridotta. L’imminente esaurimento di queste fonti e l’inquinamento che generano pongono l’umanità di fronte a una sfida cruciale: costruire un futuro sostenibile per noi ed il nostro pianeta. In questo scenario, la transizione verso un sistema energetico basato su fonti rinnovabili non è solo auspicabile, ma indispensabile per garantire la sostenibilità ambientale e preservare il pianeta. Il nostro progetto nasce da un’analisi critica che ha messo in evidenza un’ipotesi finora considerata solo in termini di sfruttamento delle risorse: il mare. Il suo potenziale come fonte energetica alternativa resta in gran parte inesplorato, così come la possibilità di trasformarlo in uno spazio in cui l’architettura possa integrarsi con l’ambiente marino. Nel corso degli anni, sono state costruite numerose infrastrutture offshore per l’estrazione di idrocarburi dai fondali marini. Queste piattaforme, frutto di decenni di ricerca e ingenti investimenti, potrebbero presto risultare obsolete a causa delle crescenti restrizioni sul consumo di combustibili fossili e dell’inevitabile esaurimento delle risorse estraibili. Motivo per cui proponiamo di riconvertire queste piattaforme in impianti a impatto zero. Grazie alla loro posizione strategica in mare aperto, queste strutture potrebbero generare energia pulita e svolgere al contempo funzioni cruciali per la gestione e il monitoraggio degli ecosistemi marini. I loro ampi spazi avrebbero il compito di trasformarsi in centri di ricerca e punti di controllo per la salvaguardia dei mari, oltre a fungere da snodi strategici per la gestione delle infrastrutture marine circostanti. Inoltre, la presenza di punti di rifornimento indurrebbe alla riduzione dei tempi di attesa nei porti, promuovendo un modello di produzione e consumo locale. La riconversione delle piattaforme offshore in hub energetici e di ricerca rappresenta, quindi, un’opportunità unica per affrontare le sfide energetiche e infrastrutturali del futuro. Sfruttando appieno il potenziale del mare, possiamo costruire un domani più sostenibile e prospero per tutti.

Post extractive seascapes: un percorso di transizione

Utile, Andreana;Collabolletta, Enrico;Gervasoni Pita, Francesco Celso
2023/2024

Abstract

We live in a time when energy has become essential in every aspect of our lives. At the root of this dependence is the intensive use of fossil fuels, a finite resource that mankind has exploited for centuries, but whose availability is ever decreasing. The imminent depletion of these sources and the pollution they generate present humanity with a crucial challenge: to build a sustainable future for ourselves and our planet. In this scenario, the transition to an energy system based on renewable sources is not only desirable, but indispensable to ensure environmental sustainability and preserve the planet. Our project stems from a critical analysis that has highlighted a hypothesis hitherto considered only in terms of resource exploitation: the sea. Its potential as an alternative energy source remains largely unexplored, as does the possibility of transforming it into a space where architecture can integrate with the marine environment. Over the years, numerous offshore infrastructures have been built to extract hydrocarbons from the seabed. These platforms, the result of decades of research and huge investments, may soon become obsolete due to increasing restrictions on fossil fuel consumption and the inevitable depletion of extractable resources. This is why we propose converting these platforms into carbon-neutral facilities. Due to their strategic offshore location, these facilities could generate clean energy while performing crucial functions in the management and monitoring of marine ecosystems. Their vast spaces would be transformed into research centres and control points for the preservation of the seas, as well as serving as strategic hubs for the management of the surrounding marine infrastructure. Moreover, the presence of refuelling points would lead to reduced waiting times in ports, promoting a model of local production and consumption. The conversion of offshore platforms into energy and research hubs therefore represents a unique opportunity to address the energy and infrastructure challenges of the future. By fully exploiting the potential of the sea, we can build a more sustainable and prosperous tomorrow for all.
KONSTANTINOS, VENIS
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
11-dic-2024
2023/2024
Viviamo in un’epoca in cui l’energia elettrica è diventata essenziale in ogni aspetto della nostra vita. Alla base di questa dipendenza vi è l’uso intensivo di combustibili fossili, una risorsa limitata che l’umanità sfrutta da secoli, ma la cui disponibilità è sempre più ridotta. L’imminente esaurimento di queste fonti e l’inquinamento che generano pongono l’umanità di fronte a una sfida cruciale: costruire un futuro sostenibile per noi ed il nostro pianeta. In questo scenario, la transizione verso un sistema energetico basato su fonti rinnovabili non è solo auspicabile, ma indispensabile per garantire la sostenibilità ambientale e preservare il pianeta. Il nostro progetto nasce da un’analisi critica che ha messo in evidenza un’ipotesi finora considerata solo in termini di sfruttamento delle risorse: il mare. Il suo potenziale come fonte energetica alternativa resta in gran parte inesplorato, così come la possibilità di trasformarlo in uno spazio in cui l’architettura possa integrarsi con l’ambiente marino. Nel corso degli anni, sono state costruite numerose infrastrutture offshore per l’estrazione di idrocarburi dai fondali marini. Queste piattaforme, frutto di decenni di ricerca e ingenti investimenti, potrebbero presto risultare obsolete a causa delle crescenti restrizioni sul consumo di combustibili fossili e dell’inevitabile esaurimento delle risorse estraibili. Motivo per cui proponiamo di riconvertire queste piattaforme in impianti a impatto zero. Grazie alla loro posizione strategica in mare aperto, queste strutture potrebbero generare energia pulita e svolgere al contempo funzioni cruciali per la gestione e il monitoraggio degli ecosistemi marini. I loro ampi spazi avrebbero il compito di trasformarsi in centri di ricerca e punti di controllo per la salvaguardia dei mari, oltre a fungere da snodi strategici per la gestione delle infrastrutture marine circostanti. Inoltre, la presenza di punti di rifornimento indurrebbe alla riduzione dei tempi di attesa nei porti, promuovendo un modello di produzione e consumo locale. La riconversione delle piattaforme offshore in hub energetici e di ricerca rappresenta, quindi, un’opportunità unica per affrontare le sfide energetiche e infrastrutturali del futuro. Sfruttando appieno il potenziale del mare, possiamo costruire un domani più sostenibile e prospero per tutti.
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