Guardare la città dal tetto della scuola : tre situazioni in prossimità del Grande Raccordo Anulare

Considered chaotic by many, preferred by others, Rome is undoubtedly one of the most beautiful cities in the world, but what is it like to live there? With its 1,286.8 km² of area and 2.7 million inhabitants, Rome’s capital has an urban surface vastly larger than any other Italian city, giving rise to challenging aspects in managing the urban environment. Observing its structure, it is evident that these issues are directly linked to the public realm and the relationship between urban planning and implementation: the extensive and established presence of public housing; the effects of oversized green areas outside the consolidated city; the imperfect decentralization of municipalities; the transportation system and public connections with the rest of Italy, and much more. Once the capital’s set of issues is analyzed, attention shifts to spaces and actors within Rome’s educational environment. Three distinct thematic situations have been chosen across the Grande Raccordo Anulare, examining information related to the relationship between territory and services for the ‘educating city.’ Benches, trees, parking lots, squares, parks, courtyards, and even the entrance gate are part of a larger system that considers the needs of various users, from children and adolescents to families and the elderly. The design aims to develop innovative solutions that integrate road safety, environmental sustainability, and spatial functionality, all held together by a concept of clusters and proximity to demonstrate that suburbs are not necessarily synonymous with decay. Thus, the thesis aims to propose different models of urban planning that address the immediate needs of citizens while contributing to a broader social and cultural revitalization of Rome’s suburbs, transforming potential public spaces into places of gathering and growth.

Da molti considerata caotica, da altri la preferita, senza dubbio Roma è una delle città più belle del mondo ma come ci si vive? Con i suoi 1.286,8 km² di estensione e 2,7 mln di abitanti, Roma capitale ha una superficie urbana immensamente più grande di tutte le altre città italiane, facendo sorgere tratti problematici nella gestione del contesto urbano. Osservando la sua composizione si nota come i problemi abbiano diretta relazione con la città pubblica e il rapporto fra programmazione e attuazione urbanistica: la presenza estensiva e consolidata di edilizia residenziale pubblica; gli effetti del sovradimensionamento delle aree verdi al di fuori della città consolidata; il decentramento imperfetto delle municipalità; il sistema di trasporti e connessioni pubbliche con il resto dell’Italia e molto altro. Una volta analizzato il paniere di problemi della capitale, si vuole pone l’attenzione su spazi e attori del contesto educativo romano. Si sono scelte tre situazioni tematiche ben riconoscibili a cavallo del Grande Raccordo Anulare, andando a snocciolare le informazioni relative al rapporto tra territorio e servizi per la città educante. Panchine, alberi, parcheggi, piazze, parchi, cortili e anche il cancello d’ingresso sono parte di un sistema più grande che tiene conto delle esigenze dei diversi utenti, da bambini e adolescenti a famiglie e anziani. La progettazione si propone di sviluppare soluzioni innovative che integrano la sicurezza stradale, la sostenibilità ambientale e la funzionalità degli spazi, tenuto tutto assieme da un’idea di cluster e prossimità con l’obiettivo di mostrare che periferia non è per forza sinonimo di degrado. La tesi mira quindi a proporre diversi modelli di progettazione urbana che rispondano alle necessità immediate dei cittadini, ma che contribuiscano a una più ampia rivitalizzazione sociale e culturale delle periferie romane, trasformando gli spazi pubblici potenziali in luoghi di aggregazione e crescita.