The area surrounding the former railway station in Shkodër lies within a fragmented urban context, shaped by informal development along the Kir River and significant economic and social changes following the fall of the communist regime. This proposal, developed within the framework of the Architectural Design Studio for Complex Construction II, led by Professor Raffaella Neri with the collaboration of Professor Elsa Garavaglia, Professor Paola Gallo Stampino, Professor Paolo Oliaro, and Professor Daniele Fanzini, aims to reimagine this part of the city with careful attention to Albanian history and culture, envisioning a renewed urban space that provides Shkodër with a distinctive and welcoming gateway. The project involves the demolition of unauthorized buildings along the river to create a well-organized residential neighborhood designed to bring order to this part of the city. The layout of linear buildings and courtyard houses draws inspiration from traditional housing models, while adapting them to contemporary local housing needs. Community amenities, including a library and a kindergarten, are also integrated into the neighborhood, enhancing quality of life and promoting social bonds. At the heart of the redevelopment is the station plaza, organized around three signature elements: the station itself, a landmark hotel tower, and a shaded community square. This new plaza, positioned at the end of the historical axis connecting the station to the city center, seeks to celebrate the interaction between city, river, and community. The aim is to transform the area into a new collective space for the city, one with its own identity that will become a vibrant and integrated component of the urban fabric.

L’area dell’ex stazione ferroviaria di Scutari si inserisce in un contesto urbano frammentato, segnato da una crescita informale lungo il fiume Kir e da profondi mutamenti economici e sociali seguiti alla caduta del regime comunista. La proposta progettuale, sviluppata all’interno del laboratorio di Architettura delle Costruzioni Complesse II, tenuto dalla professoressa Raffaella Neri con la collaborazione della prof.ssa Elsa Garavaglia, prof.ssa Paola Gallo Stampino, prof. Paolo Oliaro e prof. Daniele Fanzini, mira a ripensare questa zona con un’attenzione particolare alla storia e alla cultura albanese, immaginando una nuova qualità dello spazio urbano e offrendo un ingresso riconoscibile e rappresentativo per la città. Il progetto prevede la demolizione di edifici abusivi ad oggi presenti lungo il fiume e a ridosso del tracciato ferroviario e la creazione di un quartiere residenziale strutturato e pensato per dare un’ordine a questa porzione di città. La disposizione degli edifici in linea e delle case a patio riprende e reinterpreta i modelli abitativi tradizionali, rispondendo in chiave contemporanea alle necessità abitative locali. A completamento del tessuto residenziale, sono previsti servizi di comunità come una biblioteca e un asilo, luoghi collettivi che diventano nuove polarità e nuovi punti di incontro per l’intera area. Il cuore dell’intervento è rappresentato dalla piazza della stazione articolata attorno a tre elementi distintivi: la stazione, la torre alberghiera, nuovo punto notevole per la città, e la piazza d’ombra. Attraverso questo nuovo spazio urbano, collocato alla fine dell’asse storico che collega la stazione al cuore della città, il progetto intende valorizzare l’interazione tra la città storica e la nuova stazione ed il fiume. Il progetto ha quindi l’obiettivo di trasformare l’area in un nuovo luogo collettivo per la città, dotato di una sua riconoscibilità, che diventi a tutti gli effetti una componente viva e integrata nel tessuto urbano.

La piazza della stazione

Radaelli, Alberto;Rabuffi, Domitilla;Rota Candiani, Francesca Shirin
2023/2024

Abstract

The area surrounding the former railway station in Shkodër lies within a fragmented urban context, shaped by informal development along the Kir River and significant economic and social changes following the fall of the communist regime. This proposal, developed within the framework of the Architectural Design Studio for Complex Construction II, led by Professor Raffaella Neri with the collaboration of Professor Elsa Garavaglia, Professor Paola Gallo Stampino, Professor Paolo Oliaro, and Professor Daniele Fanzini, aims to reimagine this part of the city with careful attention to Albanian history and culture, envisioning a renewed urban space that provides Shkodër with a distinctive and welcoming gateway. The project involves the demolition of unauthorized buildings along the river to create a well-organized residential neighborhood designed to bring order to this part of the city. The layout of linear buildings and courtyard houses draws inspiration from traditional housing models, while adapting them to contemporary local housing needs. Community amenities, including a library and a kindergarten, are also integrated into the neighborhood, enhancing quality of life and promoting social bonds. At the heart of the redevelopment is the station plaza, organized around three signature elements: the station itself, a landmark hotel tower, and a shaded community square. This new plaza, positioned at the end of the historical axis connecting the station to the city center, seeks to celebrate the interaction between city, river, and community. The aim is to transform the area into a new collective space for the city, one with its own identity that will become a vibrant and integrated component of the urban fabric.
FANZINI, DANIELE
GALLO STAMPINO, PAOLA
GARAVAGLIA, ELSA
OLIARO , PAOLO
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
11-dic-2024
2023/2024
L’area dell’ex stazione ferroviaria di Scutari si inserisce in un contesto urbano frammentato, segnato da una crescita informale lungo il fiume Kir e da profondi mutamenti economici e sociali seguiti alla caduta del regime comunista. La proposta progettuale, sviluppata all’interno del laboratorio di Architettura delle Costruzioni Complesse II, tenuto dalla professoressa Raffaella Neri con la collaborazione della prof.ssa Elsa Garavaglia, prof.ssa Paola Gallo Stampino, prof. Paolo Oliaro e prof. Daniele Fanzini, mira a ripensare questa zona con un’attenzione particolare alla storia e alla cultura albanese, immaginando una nuova qualità dello spazio urbano e offrendo un ingresso riconoscibile e rappresentativo per la città. Il progetto prevede la demolizione di edifici abusivi ad oggi presenti lungo il fiume e a ridosso del tracciato ferroviario e la creazione di un quartiere residenziale strutturato e pensato per dare un’ordine a questa porzione di città. La disposizione degli edifici in linea e delle case a patio riprende e reinterpreta i modelli abitativi tradizionali, rispondendo in chiave contemporanea alle necessità abitative locali. A completamento del tessuto residenziale, sono previsti servizi di comunità come una biblioteca e un asilo, luoghi collettivi che diventano nuove polarità e nuovi punti di incontro per l’intera area. Il cuore dell’intervento è rappresentato dalla piazza della stazione articolata attorno a tre elementi distintivi: la stazione, la torre alberghiera, nuovo punto notevole per la città, e la piazza d’ombra. Attraverso questo nuovo spazio urbano, collocato alla fine dell’asse storico che collega la stazione al cuore della città, il progetto intende valorizzare l’interazione tra la città storica e la nuova stazione ed il fiume. Il progetto ha quindi l’obiettivo di trasformare l’area in un nuovo luogo collettivo per la città, dotato di una sua riconoscibilità, che diventi a tutti gli effetti una componente viva e integrata nel tessuto urbano.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/230734