A-tendere : l'attesa che si ricostruisce attraverso l'emotività e la materialità

The main goal of this thesis is to analyze and transform airport waiting areas, ultimately elevating them from mere functional spaces to places of significant inclusive and sensory value. The research explores various types of airport spaces that exhibit a growing need for spatial and cognitive regeneration. This objective can be achieved through the implementation of enhancement strategies focused on material and emotional development. Milano Malpensa Airport, identified as the central case study, is considered a starting point for the development of a conceptual design methodology, based on the creation of an “instruction manual” that provides guidance for the realization of a “spatial archipelago,” a modular and replicable oasis within the waiting areas. Initially, the analysis focused on the concept of “intergenerationality,” highlighting the value of activities that encourage interaction among people of different ages and contribute to a more cohesive community. This approach enabled the consideration of waiting areas as places for possible interaction and social enrichment. Building on this concept, a detailed mapping was conducted to identify key elements to be considered in the “rethinking” practices of airport spaces. Models of airport typologies such as “Airport City,” “Airport Corridor,” and “Aviopolis” play a particularly important role, alongside the best practice case study represented by Changi Airport in Singapore. Together, these contributed to defining a multifunctional and replicable strategy for different contexts. This approach allows airports to be transformed into environments not only for transit but also for recreation and social connection. Even more significant aspects include sustainability, social inclusion, and especially material and emotional development, which are considered the fundamental pillars of the project. These elements have been adopted and expanded with the goal of directing the design towards a complete focus on the user, particularly the extended user group.

L’obiettivo principale di questo elaborato risiede nell’analisi e nella trasformazione degli spazi dell’attesa negli aeroporti, con il fine ultimo di elevarli da semplici aree funzionali a veri e propri luoghi di importante valore inclusivo e sensoriale. La ricerca ha esplorato diverse tipologie di spazi aeroportuali, che mostrano un bisogno crescente di rigenerazione spaziale e cognitiva. Questo obiettivo può essere raggiunto attraverso l’attuazione di strategie di valorizzazione incentrate sullo sviluppo materico ed emozionale. L’aeroporto di Milano Malpensa, individuato come caso studio centrale, viene considerato come punto di partenza per lo sviluppo di una metodologia progettuale - concettuale basata sulla produzione di un “abaco delle istruzioni”, in grado di fornire una guida per la realizzazione di un “arcipelago spaziale”, un’oasi modulare e replicabile all’interno degli spazi dell’attesa. Inizialmente, l’analisi si è concentrata sul concetto di “intergenerazionalità”, sottolineando il valore di attività capaci di favorire l’interazione tra persone di diverse età e contribuire a una comunità più coesa. Questo approccio ha permesso di considerare gli spazi dell’attesa come luoghi di possibile interazione e arricchimento sociale. Basandosi su questo concetto, è stata condotta una mappatura dettagliata che ha permesso di individuare diversi elementi chiave da considerare nelle pratiche di “ripensamento” degli spazi aeroportuali. Ruoli di particolare rilevanza sono assunti dai modelli di tipologie aeroportuali come “Airport City,” “Airport Corridor” e “Aviopolis,” che, insieme al caso studio d’eccellenza rappresentato dall’Aeroporto di Changi a Singapore, hanno contribuito a definire una strategia multifunzionale e replicabile in contesti differenti. Questo approccio consente di trasformare l’aeroporto in un ambiente non solo di transito, ma anche di svago e connessione sociale. Aspetti ancora più significativi riguardano la sostenibilità, l’inclusione sociale e, soprattutto, lo sviluppo materico ed emozionale, considerati pilastri fondamentali del progetto. Questi elementi sono stati adottati e ampliati con l’obiettivo di orientare la progettazione verso una completa attenzione all’utente, ossia all’utenza ampliata.