Navigating late-stage capitalism housing market: assessing the affordability of privately funded student housing in Copenhagen

This thesis investigates the emergence of privately funded “favela-style” student housing model CPH Village project near Bispebjerg station in Copenhagen, Denmark. The study explores the socio-economic, environmental, and urban implications of CPH Village as a potential solution to Copenhagen’s housing crisis. Using a mixed-methods approach, including interviews, surveys, and observational fieldwork, this research addresses questions around affordability, quality of life, and ethical considerations in branding and community design. Results highlight significant tensions between affordability and quality, as well as ethical issues stemming from the commodifcation of poverty within capitalist frameworks. The findings also reveal that while CPH Village offers an innovative and sustainable approach to urban housing, it risks reinforcing social stratification and displacement effects in the local community. This case exemplifies broader challenges faced by urban policymakers and private developers aiming to balance economic viability with social responsibility. The thesis underscores the need for inclusive housing policies and re-evaluation of profit-oriented urban development models to ensure that sustainable and equitable urban futures are achievable.

Questa tesi esamina il modello abitativo per studenti finanziato privatamente in stile “favela” del progetto CPH Village, situato vicino alla stazione di Bispebjerg a Copenaghen, Danimarca. Lo studio esplora le implicazioni socio-economiche, ambientali e urbane di CPH Village come potenziale soluzione alla crisi abitativa di Copenaghen. Utilizzando un approccio metodologico misto, che include interviste, sondaggi e osservazioni sul campo, questa ricerca affronta questioni relative all’accessibilità economica, alla qualità della vita e alle considerazioni etiche nella progettazione e nel branding della comunità. I risultati evidenziano notevoli tensioni tra accessibilità economica e qualità, oltre a questioni etiche derivanti dalla mercificazione della povertà nei modelli capitalistici. I risultati rivelano inoltre che, pur offrendo un approccio innovativo e sostenibile all’abitazione urbana, CPH Village rischia di rafforzare la stratificazione sociale e gli effetti di dislocazione all’interno della comunità locale. Questo caso rappresenta sfide più ampie per i responsabili delle politiche urbane e per gli sviluppatori privati, che mirano a bilanciare la fattibilità economica con la responsabilità sociale. La tesi sottolinea la necessità di politiche abitative inclusive e di una rivalutazione dei modelli di sviluppo urbano orientati al profitto per garantire futuri urbani sostenibili ed equi.