Project M.O.S.S. : moon outpost smart structures

The interest in returning to the moon has been at its highest since the space race of the last century. The renewed push has been demanded by sectors both public and private, with a re-imagination of what the future could look like with homo sapiens as a multi-planetary civilization. Out of the rush ... a new discipline was developed henceforth named space architecture. A discipline mandated with realizing this new imagination for the future, a forum for discourse on what should these infrastructures on the moon could be. This thesis attempts to answer the question. An acronym for Moon Outpost Smart Structures,“Project M.O.S.S.” involves designing the first infrastructure to facilitate the growth of a future permanent settlement inspired by the mission scenario of the NASA Artemis program for the following decade. A proto-spaceport built adjacent to the craters of the lunar southern hemisphere, a region promising to be filled with ice-filled craters, is an invaluable resource for the proper functioning of a settlement. The project involves solving many of the design challenges unique to outer space construction as well as those unique to designing a spaceport typology, as an example for all structures to follow including cosmic radiation protection, ISRU in extreme environments, construction feasibility and circular economy. Following a series of essays regarding the project as a response to current issues as well as an essay on the state-of-the-art review, a research question posed will mindset into a design project. Throughout the different stages of design, a sustainable architecture mentality will help guide the criteria and brief. The result is a spaceport that is not only a stand alone building in it of itself, but a keystone to a whole system on the lunar surface. “Ad lunam et ad astra”

L’interesse per il ritorno sulla Luna è al suo apice dai tempi della corsa allo spazio del secolo scorso. La nuova spinta è stata richiesta sia dal settore pubblico che da quello privato, con una rinnovata immaginazione di come potrebbe essere il futuro con l’Homo sapiens come civiltà multi-planetaria. Da questa corsa è nata una nuova disciplina, denominata architettura spaziale. Una disciplina incaricata di dare vita a questa nuova visione del futuro, un forum per il dibattito su come dovrebbero essere le infrastrutture sulla Luna. Questa tesi tenta di rispondere a questa domanda. Un acronimo per Moon Outpost Smart Structures, “Progetto M.O.S.S.” prevede la progettazione della prima infrastruttura destinata a facilitare la crescita di un insediamento permanente ispirato allo scenario della missione del programma Artemis della NASA per il prossimo decennio. Un proto-spazioporto costruito accanto ai crateri dell’emisfero meridionale lunare, una regione che si ritiene contenga crateri ricchi di ghiaccio, una risorsa inestimabile per il corretto funzionamento di un insediamento. Il progetto affronta molte delle sfide progettuali uniche della costruzione nello spazio profondo, oltre a quelle specifiche della progettazione di una tipologia di spazioporto, come esempio per tutte le strutture future, inclusa la protezione dalle radiazioni cosmiche, l’uso di risorse in situ (ISRU) in ambienti estremi, la fattibilità della costruzione e l’economia circolare. Dopo una sezione introduttiva che inquadra il progetto come risposta alle problematiche attuali e un saggio sulla revisione dello stato dell’arte, una domanda di ricerca fungerà da base per un progetto di design. Durante le varie fasi di progettazione, una mentalità orientata all’architettura sostenibile guiderà i criteri e il brief. Il risultato è uno spazioporto che non è solo un edificio autonomo, ma un elemento chiave di un intero sistema sulla superficie lunare. “Ad lunam et ad astra”