The Ekistics network: cartographies of a global journal 1955-1975

The research thesis investigates the production of Greek architect and urban planner Constantinos A. Doxiadis (1913-1975)’ international architectural journal ‘Ekistics’, ran under the editorship of Jaqueline Tyrwhitt (1905-1983), during a period of 20 years from its inception in 1955 until Doxiadis’ death in 1975. ‘Ekistics’ is positioned within the specific context of post-war globalisation in planning knowledge exchange, in the intersection between local and global frames of reference. On a global level, the pedagogical mission of ‘Ekistics’ is understood amidst an overall Cold-war diplomatic climate, in which the foreign policies of American foundations and supranational organisations for the implementation of Western consultancy in developing regions produces the conditions for an overall valorisation of technical expertise. On a local level, ‘Ekistics’ is weighed in its reception within the turbulent cultural and political climate in the aftermath of the Greek Civil War. Through the use of archival documentation, the operation of the journal is used as a vehicle to cartograph the modes of transnational association, professional networking and geopolitical affiliation behind its production, operation and distribution. In doing so, the research seeks to contribute to a wider re-evaluation on the role of the architectural periodical as apparatus for a broadening of the scope, from a perspective of single authorships to a reading of historiography through networked modes of interrelations. In this effort, questions regarding the visual branding, identity, promotion and circulation of ‘Ekistics’ are being addressed. Finally, the total networking effect of Ekistics is examined and represented as the superimposition of various overlapping professional and organisational networks with different geographic distributions – behind its operation and management, behind its editorship and intellectual consultancy as well as behind its readership and international correspondence.

La tesi di ricerca esamina la produzione del periodico internazionale di architettura “Ekistics” dell’architetto e urbanista greco Constantinos A. Doxiadis (1913-1975), gestito sotto la direzione di Jaqueline Tyrwhitt (1905-1983), durante un periodo di 20 anni dalla sua fondazione nel 1955 fino alla morte di Doxiadis nel 1975. “Ekistics” è posizionato nel contesto specifico della globalizzazione postbellica nello scambio di conoscenze sulla pianificazione, nell’intersezione tra quadri di riferimento locali e globali. A livello globale, la missione pedagogica di “Ekistics” è intesa nel contesto di un clima diplomatico generale della Guerra fredda, in cui le politiche estere delle fondazioni americane e delle organizzazioni sovranazionali per l’implementazione della consulenza occidentale nelle regioni in via di sviluppo producono le condizioni per una valorizzazione complessiva delle competenze tecniche. A livello locale, “Ekistics” viene soppesato nella sua ricezione all’interno del turbolento clima culturale e politico successivo alla guerra civile greca. Attraverso l’uso di documentazione d’archivio, il funzionamento della rivista viene utilizzato come veicolo per cartografare le modalità di associazione transnazionale, networking professionale e affiliazione geopolitica dietro la sua produzione, funzionamento e distribuzione. Nel fare ciò, la ricerca cerca di contribuire a una più ampia rivalutazione del ruolo del periodico di architettura come apparato per un ampliamento della portata, da una prospettiva di singoli autori a una lettura della storiografia attraverso modalità di interrelazioni in rete. In questo sforzo, vengono affrontate questioni riguardanti il ​​marchio visivo, l’identità, la promozione e la circolazione di “Ekistics”. Infine, l’effetto di networking totale di Ekistics viene esaminato e rappresentato come la sovrapposizione di varie reti professionali e organizzative sovrapposte con diverse distribuzioni geografiche, dietro il suo funzionamento e la sua gestione, dietro la sua redazione e consulenza intellettuale, nonché dietro i suoi lettori e la corrispondenza internazionale.