Seascape's reappropriation : new landscape along the trace of the "litoranea" road in Campomarino di Maruggio

Reappropriating a landscape is a complex and gradual process that requires an in-depth understanding of its distinctive features in order to reorganize it into a harmonious design, where it is necessary to accept a compromise: selecting design solutions that prioritize, in the long term, the community and the sustainability of the landscape over immediate benefits for the individual. This thesis focuses on the reappropriation of the marine landscape along the Apulian coast, with a specific focus on the case study of Campomarino di Maruggio. To analyze, describe, and modify the landscape, the “four traces” approach developed by landscape architect Christophe Girot was adopted: Landing, Grounding, Finding, and Founding. The design process begins with an initial observation phase, followed by an analysis of the main factors that have shaped the site’s current configuration. Once the causes were identified, their effects were examined, evaluating how they could be transformed to shape a large-scale territorial strategy based on the creation of a new landscape backbone. Finally, two specific areas were developed in detail to concretize the guidelines emerging on a large scale, focusing on processes for restoring natural habitats, new forms of dwelling, and a system of community spaces.

Riappropriarsi di un paesaggio è un processo complesso e graduale che richiede una conoscenza approfondita delle sue caratteristiche distintive, per poterlo riorganizzare in un disegno armonioso in cui è necessario accettare un compromesso: scegliere soluzioni progettuali che privilegino, nel lungo periodo, la collettività e la sostenibilità del paesaggio rispetto a benefici immediati per il singolo. Questa tesi si concentra sulla riappropriazione del paesaggio marino della costa pugliese, con un focus specifico sul caso studio di Campomarino di Maruggio. Per analizzare, descrivere e modificare il paesaggio, è stato adottato l’approccio dei “four traces” sviluppato dal paesaggista Christophe Girot: Landing, Grounding, Finding e Founding. Il percorso progettuale inizia con un’osservazione preliminare, seguita da un’analisi dei principali fattori che hanno modellato l’attuale conformazione del sito. Identificate le cause, sono stati esaminati gli effetti, valutando come questi potessero essere trasformati per dare forma a una strategia territoriale di grande scala, basata sulla creazione di una nuova spina dorsale paesaggistica. Infine, due aree specifiche sono state sviluppate in dettaglio per concretizzare le indicazioni emerse su larga scala, con un focus su processi di ricostituzione di habitat naturali, nuove forme dell'abitare e un sistema di spazi collettivi