La trasformazione del patrimonio edilizio dismesso : l'adattabilità tecno-tipologica come chiave per la rigenerazione

This thesis explores the theme of techno-typological adaptability as a means of transforming and recovering disused building stock. The phenomenon of this disused building stock is the direct consequence of uncontrolled construction, which has occurred since the 1960s, and which has endowed cities, particularly the more peripheral areas, with buildings whose early obsolescence has condemned them to abandonment, often contributing to the environmental degradation of the entire area in which they are located. The regeneration and revaluation of this heritage represents a central challenge in urban development and environmental sustainability policies, where the ability to adapt existing buildings to new uses, without compromising their historical identity, becomes fundamental in order to avoid aggravating the phenomenon of land consumption and to promote urban growth that is more responsible and respectful of the environment and inhabitants. Adaptability, understood as the capacity of a building to respond to changes in functional and spatial requirements, represents a means of acting on these buildings, whose capacity to anticipate the future is key to counteracting the building obsolescence that often characterises the most traditional buildings, where the convertibility and the reversibility of spaces and functions becomes possible in an initial programmatic insertion of the factor of time, the protagonist and binding subject of an evolutionary architecture, which accompanies or follows the metamorphosis of cities and society. The thesis provides a theoretical and practical framework on the subject, proposing guidelines, with the help of the analysis of a sample of case studies, for the design of regeneration and new construction interventions that can be replicated in different contexts, triggering a virtuous process of urban requalification that integrates the recovery of disused building heritage with techno-typological experimentation, declining the practical-functional aspects in the design intervention in a manifesto-building that is part of the disused building heritage in the city of Milan.

La presente tesi esplora il tema dell’adattabilità tecno-tipologica, intesa come mezzo per la trasformazione e per il recupero del patrimonio edilizio dismesso. Il fenomeno di questo parco immobiliare in disuso è la conseguenza diretta di una edificazione incontrollata, verificatasi a partire dagli anni ‘60, che hanno dotato le città, in particolare le zone più periferiche, di costruzioni la cui precoce obsolescenza ha condannato l’abbandono di questi edifici, contribuendo, spesso, al degrado ambientale dell’intera area in cui sono localizzati. La rigenerazione e la rivalutazione di questo patrimonio rappresenta una sfida centrale nelle politiche di sviluppo urbano e sostenibilità ambientale, dove la capacità di adattare gli edifici esistenti a nuovi usi, senza compromettere la loro identità storica, diventa fondamentale per evitare di aggravare il fenomeno legato al consumo di suolo e promuovere una crescita urbana più responsabile e rispettosa dell’ambiente e degli abitanti. L’adattabilità, intesa come la capacità di un edificio di rispondere a cambiamenti esigenziali funzionali e spaziale, rappresenta mezzo per agire su questi immobili, la cui capacità di anticipazione futura è chiave per contrastare l’obsolescenza edilizia che spesso caratterizza gli edifici più tradizionali, dove la convertibilità e la reversibilità di spazi e funzioni diventa possibile in un inserimento programmatico iniziale del fattore del tempo, soggetto protagonista e vincolante di un’architettura evolutiva, che accompagna o segue la metamorfosi delle città e della società. La tesi fornisce un quadro teorico e pratico sul tema, proponendo linee guida, con l’aiuto dell’analisi di un campione di casi studio, per la progettazione di interventi di rigenerazione e di nuova costruzione che possano essere replicati in contesti diversi, innescando un processo virtuoso di riqualificazione urbana che integra il recupero del patrimonio edilizio dismesso con la sperimentazione tecno-tipologica, declinandone gli aspetti pratico-funzionali nell’intervento progettuale in un edificio-manifesto facente parte del patrimonio edilizio dimesso nella città di Milano.