La rovina nel segno dell'intero : prodromi al senso del bello

The text explores the concept of *ruin* as a symbol that, beyond marking the passage of time, renews cultural memory and stimulates the search for lost original beauty. Ruins are not merely signs of decay but evoke a “desire for form,” an aesthetic and cultural aspiration that goes beyond simple preservation. This quest for completeness is comparable to the relationship between body and clothing, where clothing is not merely an accessory but a social and cultural sign. Fashion reflects these dynamics as well. According to Barthes, clothing is a semiological system with social meanings, and for sociologists like Simmel and Veblen, it represents a tool of social distinction. However, modern fashion is seen as a cultural phenomenon where social rules and individual choices blend, moving beyond simple imitation of higher classes. The text then discusses *beauty*, understood as an experience that evokes “wonder” and transcends the sensory, challenging reason. The concept of the *sublime* completes this vision of beauty, representing that which surpasses the finite and the human, leading individuals to reflect on their own limitations. Finally, Roberto Capucci’s work exemplifies the ideal of the “sculptural garment.” Capucci revolutionized Italian fashion with creations inspired by art and nature, emphasizing form and material over the functionality of clothing. His garments, more akin to works of art, illustrate how fashion can elevate the body to a design object, transcending mere social conventions.

Il testo esplora il concetto di *rovina* come simbolo che, oltre a testimoniare il passare del tempo, rinnova la memoria culturale e stimola la ricerca dell’originaria bellezza perduta. Le rovine non sono solo segni di decadimento, ma suscitano un “desiderio di forma”, un’aspirazione estetica e culturale che trascende la semplice conservazione. Questa ricerca di completezza è comparabile al rapporto tra corpo e abito, dove l’abito non è mero accessorio, ma un segno sociale e culturale. Anche la moda riflette queste dinamiche. Secondo Barthes, il vestito è un sistema semiologico con significati sociali, e, per sociologi come Simmel e Veblen, rappresenta uno strumento di distinzione sociale. Tuttavia, la moda moderna è vista come un fenomeno culturale in cui si fondono regole sociali e scelte individuali, andando oltre la semplice imitazione delle classi superiori. Il testo discute poi la *bellezza*, intesa come un’esperienza che evoca “meraviglia” e trascende il sensibile, sfidando la ragione. Il concetto di *sublime* completa questa visione della bellezza, rappresentando ciò che supera il finito e l’umano, portando l’individuo a riflettere sulla propria limitatezza. Infine, l’opera di Roberto Capucci rappresenta l’ideale di “abito-scultura”. Capucci ha rivoluzionato la moda italiana con le sue creazioni ispirate all’arte e alla natura, enfatizzando la forma e il materiale, più che la funzione dell’abito. I suoi abiti, più simili a opere d’arte, sono un esempio di come la moda possa elevare il corpo a oggetto di design, trascendendo le mere convenzioni sociali.