Global displacement has been rapidly increasing every year due to escalating conflicts and the negative impacts of climate change, which exacerbate humanitarian challenges. Humanitarian organizations strive to provide immediate responses to affected populations. However, due to time constraints and limited resources, shelters often fail to offer an adequate and healthy environment for the displaced. This highlights the critical need for more sustainable and circular approaches that can result in more efficient and safe environments. The purpose of this thesis is to propose a circular and sustainable sheltering system that respects the culture of displaced people and aims for a community-oriented, resilient, sustainable, and affordable response. To achieve this, the first step was a thorough analysis of the essence of shelter, examining various factors that influence it, its evolution throughout history, and different typologies. Research on UNHCR operations was crucial to this thesis, given that it is one of the most significant organizations responding to global crises. By analyzing responses in four different contexts, Bangladesh was chosen for the design application of the proposed shelter system. It was identified that following a three-step process (emergency, transitional, durable) is more beneficial in shelter operations as it covers different stages and allows users to participate in the process. The focus was placed on the use of local natural materials and creatively reusing items provided by UNHCR to construct sustainable shelters. After conducting a literature review on the benefits of circular construction, these principles were implemented in the design. Ultimately, this three-step shelter system offers an effective program for humanitarian operations and presents an adaptable and expandable solution for various scale operations, promising a more sustainable and culturally respectful approach to sheltering displaced populations.

Il fenomeno dello sfollamento globale è in rapido aumento ogni anno a causa dell'escalation dei conflitti e degli effetti negativi del cambiamento climatico, che aggravano le sfide umanitarie. Le organizzazioni umanitarie si impegnano a fornire risposte immediate alle popolazioni colpite. Tuttavia, a causa dei vincoli temporali e delle risorse limitate, i rifugi spesso non riescono a offrire un ambiente adeguato e salubre per gli sfollati. Questo mette in evidenza la necessità critica di approcci più sostenibili e circolari che possano garantire ambienti più sicuri ed efficienti. L'obiettivo di questa tesi è proporre un sistema di rifugi circolare e sostenibile che rispetti la cultura delle persone sfollate e miri a una risposta comunitaria, resiliente, sostenibile ed economica. Per raggiungere questo obiettivo, il primo passo è stato un'analisi approfondita dell'essenza del rifugio, esaminando vari fattori che lo influenzano, la sua evoluzione storica e le diverse tipologie esistenti. La ricerca sulle operazioni dell'UNHCR è stata fondamentale per questa tesi, dato che si tratta di una delle organizzazioni più significative nella risposta alle crisi globali. Analizzando le risposte in quattro contesti diversi, il Bangladesh è stato scelto per l'applicazione progettuale del sistema di rifugi proposto. È stato identificato che seguire un processo in tre fasi (emergenza, transizione, durabilità) è più vantaggioso nelle operazioni di rifugio, in quanto copre diverse fasi e consente agli utenti di partecipare al processo. L'attenzione si è concentrata sull'uso di materiali naturali locali e sul riutilizzo creativo degli articoli forniti dall'UNHCR per costruire rifugi sostenibili. Dopo aver condotto una revisione della letteratura sui benefici della costruzione circolare, questi principi sono stati applicati al progetto. In definitiva, questo sistema di rifugi in tre fasi offre un programma efficace per le operazioni umanitarie e presenta una soluzione adattabile ed espandibile per operazioni di diverse dimensioni, promettendo un approccio più sostenibile e culturalmente rispettoso per ospitare le popolazioni sfollate.

Reimagining the shelter: circular and sustainable innovations in humanitarian shelter design

Stergiou, Koralia
2024/2025

Abstract

Global displacement has been rapidly increasing every year due to escalating conflicts and the negative impacts of climate change, which exacerbate humanitarian challenges. Humanitarian organizations strive to provide immediate responses to affected populations. However, due to time constraints and limited resources, shelters often fail to offer an adequate and healthy environment for the displaced. This highlights the critical need for more sustainable and circular approaches that can result in more efficient and safe environments. The purpose of this thesis is to propose a circular and sustainable sheltering system that respects the culture of displaced people and aims for a community-oriented, resilient, sustainable, and affordable response. To achieve this, the first step was a thorough analysis of the essence of shelter, examining various factors that influence it, its evolution throughout history, and different typologies. Research on UNHCR operations was crucial to this thesis, given that it is one of the most significant organizations responding to global crises. By analyzing responses in four different contexts, Bangladesh was chosen for the design application of the proposed shelter system. It was identified that following a three-step process (emergency, transitional, durable) is more beneficial in shelter operations as it covers different stages and allows users to participate in the process. The focus was placed on the use of local natural materials and creatively reusing items provided by UNHCR to construct sustainable shelters. After conducting a literature review on the benefits of circular construction, these principles were implemented in the design. Ultimately, this three-step shelter system offers an effective program for humanitarian operations and presents an adaptable and expandable solution for various scale operations, promising a more sustainable and culturally respectful approach to sheltering displaced populations.
BONIFACIO, LUCA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
11-dic-2024
2024/2025
Il fenomeno dello sfollamento globale è in rapido aumento ogni anno a causa dell'escalation dei conflitti e degli effetti negativi del cambiamento climatico, che aggravano le sfide umanitarie. Le organizzazioni umanitarie si impegnano a fornire risposte immediate alle popolazioni colpite. Tuttavia, a causa dei vincoli temporali e delle risorse limitate, i rifugi spesso non riescono a offrire un ambiente adeguato e salubre per gli sfollati. Questo mette in evidenza la necessità critica di approcci più sostenibili e circolari che possano garantire ambienti più sicuri ed efficienti. L'obiettivo di questa tesi è proporre un sistema di rifugi circolare e sostenibile che rispetti la cultura delle persone sfollate e miri a una risposta comunitaria, resiliente, sostenibile ed economica. Per raggiungere questo obiettivo, il primo passo è stato un'analisi approfondita dell'essenza del rifugio, esaminando vari fattori che lo influenzano, la sua evoluzione storica e le diverse tipologie esistenti. La ricerca sulle operazioni dell'UNHCR è stata fondamentale per questa tesi, dato che si tratta di una delle organizzazioni più significative nella risposta alle crisi globali. Analizzando le risposte in quattro contesti diversi, il Bangladesh è stato scelto per l'applicazione progettuale del sistema di rifugi proposto. È stato identificato che seguire un processo in tre fasi (emergenza, transizione, durabilità) è più vantaggioso nelle operazioni di rifugio, in quanto copre diverse fasi e consente agli utenti di partecipare al processo. L'attenzione si è concentrata sull'uso di materiali naturali locali e sul riutilizzo creativo degli articoli forniti dall'UNHCR per costruire rifugi sostenibili. Dopo aver condotto una revisione della letteratura sui benefici della costruzione circolare, questi principi sono stati applicati al progetto. In definitiva, questo sistema di rifugi in tre fasi offre un programma efficace per le operazioni umanitarie e presenta una soluzione adattabile ed espandibile per operazioni di diverse dimensioni, promettendo un approccio più sostenibile e culturalmente rispettoso per ospitare le popolazioni sfollate.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/231045