Bridging the gap: circularity and social sustainability in fast fashion and sustainable brands

The fashion industry faces growing pressure to address its environmental and social impacts, with fast fashion contributing significantly to resource depletion, carbon emissions, and labour concerns. Circularity and social responsibility are fundamental strategies for mitigating these challenges, aligning with sustainable development goals and the triple bottom line framework. This study examines how leading fast fashion brands in Europe and Asia incorporate circularity and social sustainability throughout the fashion value chain. It evaluates their progress, the role of technological innovation, and stakeholder engagement in advancing sustainability efforts. Additionally, it explores opportunities for cross- sectoral learning from born-sustainable fashion brands. Employing a comparative case study approach, the research analyses corporate sustainability reports through qualitative coding and thematic analysis. The findings reveal regional variations, with European brands focusing on collaboration and research to drive sustainable innovation, while Asian brands prioritise supplier accountability in response to stakeholder demands. Sustainable fashion companies, though generally smaller in scale, exhibit stronger commitments to ethical labour practices and circular initiatives. The study highlights the urgent need for global standards to assess sustainability efforts, improve transparency, and promote best practices. These insights offer guidelines for fast fashion brands to strengthen their social and environmental responsibility and contribute to systemic change within the industry.

L’industria della moda è sotto crescenti pressioni per affrontare i suoi impatti ambientali e sociali. In particolare, il fast fashion contribuisce in modo significativo all’esaurimento delle risorse naturali e alle problematiche legate al mondo del lavoro. La circolarità e la responsabilità sociale sono strategie fondamentali per mitigare queste sfide, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile e il concetto del triple bottom line (TPL). Questa tesi analizza come i principali marchi di fast fashion in Europa e in Asia stiano integrando la circolarità e la sostenibilità sociale lungo tutta la catena del valore. Lo studio esamina i progressi compiuti, il ruolo dell’innovazione tecnologica e il coinvolgimento degli stakeholder nell’incentivare gli sforzi di sostenibilità. Inoltre, lo studio esplora il potenziale di apprendimento intersettoriale dei marchi nati già con un’impronta sostenibile. Attraverso un approccio comparativo basato su casi di studio, la ricerca analizza i rapporti di sostenibilità delle aziende utilizzando codifica qualitativa e analisi tematica. I risultati mostrano significative differenze regionali: i marchi europei si concentrano maggiormente sulla collaborazione e sulla ricerca per innovare in ottica di sostenibilità, mentre i marchi asiatici privilegiano la responsabilità dei fornitori, rispondendo in modo più diretto alle richieste degli stakeholder. I marchi di moda sostenibile, anche se di dimensioni più ridotte, si distinguono per una maggiore dedizione alle pratiche di lavoro etiche e alla circolarità dei materiali. Inoltre, lo studio sottolinea l’urgente necessità di standard globali per valutare gli sforzi di sostenibilità, migliorare la trasparenza e promuovere le migliori pratiche. Attraverso questi punti, si forniscono linee guida ai marchi di fast fashion per rafforzare la propria responsabilità sociale e ambientale e contribuire al cambiamento sistemico dell’industria.