The bond between the world of fashion and historical and cultural heritage is a well-established phenomenon that has become a real trend since the second half of the 20th century. On the one hand, we see brands financing the restoration and enhancement of monuments; on the other hand, we observe how these same brands seek to strengthen their image through a self- narrative. In this context, the thesis project explores the interaction between fashion, art and archaeology through a fashion show dedicated to the maison Schiaparelli, set in the evocative ruins of Villa Adriana, particularly in the area of the “Cento Camerelle”. This relationship between fashion and artistic heritage introduces two expressive forms that communicate with each other through architectural form; Schiaparelli takes part in this dialogue through not only a clear sculptural approach in modelling the body, but also through an ongoing interest in other artistic forms and a curiosity that goes beyond the world of fashion. In fact, the project focuses on the exploration of different themes, such as the relationship between past and modern, through the interaction with archaeological ruins; the concept of ephemeral, through temporary structures made of light materials, such as wood and steel; the surrealism typical of the maison and the theme of excavation. The catwalk, designed as a raised walkway, simulates an ‘archaeological excavation’, recalling not only the theme of archaeology, but also the sculptural work typical of surrealism, which saw the Schiaparelli maison cooperate with artists such as Salvador Dalí. This theme is linked to the idea of the ‘sculptural body’; modelling and sculpting the female form. In this sense, the tuff block, typical of the archaeological site and the shell of the exhibition pavilion, becomes a symbol of a sculpture that merges the lines of the body with the past. Finally, the decision to integrate the concept of excavation becomes an interpretation of the transformation of the Villa Adriana landscape, shaped by the Romans to create its famous terraces.

Il legame tra il mondo della moda e il patrimonio storico e culturale è un fenomeno ormai consolidato, che dalla seconda metà del XX secolo si è trasformato in una vera e propria tendenza. Da un lato, vediamo i brand finanziare il restauro e la valorizzazione dei monumenti; dall’altro, osserviamo come questi stessi marchi cerchino di rafforzare la propria immagine attraverso una narrazione di sé. In questo contesto il progetto di tesi esplora l’interazione tra moda, arte e archeologia attraverso una sfilata dedicata alla maison Schiaparelli, ambientata nelle suggestive rovine di Villa Adriana, in particolare nell’area delle “Cento Camerelle”. Questa relazione tra moda e patrimonio artistico introduce due forme espressive che comunicano tra loro attraverso la forma architettonica; Schiaparelli interviene in questo dialogo attraverso non solo un chiaro approccio scultoreo nella modellazione del corpo, ma anche attraverso un interesse continuo verso altre forme artistiche e una curiosità che va oltre il mondo della moda. Il progetto si concentra, infatti, sull’esplorazione di temi differenti, quali il rapporto tra passato e moderno, attraverso l’interazione con le rovine archeologiche; il concetto di effimero, attraverso strutture temporanee realizzate con materiali leggeri, come il legno e l’acciaio; il surrealismo tipico della maison e il tema dello scavo. La passerella, progettata come un percorso rialzato, simula uno “scavo archeologico”, richiamando non solo il tema dell’archeologia, ma anche il lavoro di scultura tipico del surrealismo, che ha visto la maison Schiaparelli collaborare con artisti come Salvador Dalí. Questa tematica si lega all’idea di “corpo scultoreo”; modellare e scolpire la forma femminile. In questo senso, il blocco di tufo, tipico del sito archeologico e involucro del padiglione espositivo, diventa simbolo di una scultura che fonde le linee del corpo con l’antichità. Infine, la scelta di integrare il concetto di scavo diventa interpretazione della trasformazione del paesaggio di Villa Adriana, plasmato dai Romani per creare i suoi celebri terrazzamenti.

Modellare il paesaggio archeologico: Schiaparelli a Villa Adriana. Un dialogo tra le arti

Madaschi, Sara;Lombardi, Claudia;MERANER, LEONIE
2023/2024

Abstract

The bond between the world of fashion and historical and cultural heritage is a well-established phenomenon that has become a real trend since the second half of the 20th century. On the one hand, we see brands financing the restoration and enhancement of monuments; on the other hand, we observe how these same brands seek to strengthen their image through a self- narrative. In this context, the thesis project explores the interaction between fashion, art and archaeology through a fashion show dedicated to the maison Schiaparelli, set in the evocative ruins of Villa Adriana, particularly in the area of the “Cento Camerelle”. This relationship between fashion and artistic heritage introduces two expressive forms that communicate with each other through architectural form; Schiaparelli takes part in this dialogue through not only a clear sculptural approach in modelling the body, but also through an ongoing interest in other artistic forms and a curiosity that goes beyond the world of fashion. In fact, the project focuses on the exploration of different themes, such as the relationship between past and modern, through the interaction with archaeological ruins; the concept of ephemeral, through temporary structures made of light materials, such as wood and steel; the surrealism typical of the maison and the theme of excavation. The catwalk, designed as a raised walkway, simulates an ‘archaeological excavation’, recalling not only the theme of archaeology, but also the sculptural work typical of surrealism, which saw the Schiaparelli maison cooperate with artists such as Salvador Dalí. This theme is linked to the idea of the ‘sculptural body’; modelling and sculpting the female form. In this sense, the tuff block, typical of the archaeological site and the shell of the exhibition pavilion, becomes a symbol of a sculpture that merges the lines of the body with the past. Finally, the decision to integrate the concept of excavation becomes an interpretation of the transformation of the Villa Adriana landscape, shaped by the Romans to create its famous terraces.
FIORETTO, CHIARA
GHIRARDINI, SARA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
11-dic-2024
2023/2024
Il legame tra il mondo della moda e il patrimonio storico e culturale è un fenomeno ormai consolidato, che dalla seconda metà del XX secolo si è trasformato in una vera e propria tendenza. Da un lato, vediamo i brand finanziare il restauro e la valorizzazione dei monumenti; dall’altro, osserviamo come questi stessi marchi cerchino di rafforzare la propria immagine attraverso una narrazione di sé. In questo contesto il progetto di tesi esplora l’interazione tra moda, arte e archeologia attraverso una sfilata dedicata alla maison Schiaparelli, ambientata nelle suggestive rovine di Villa Adriana, in particolare nell’area delle “Cento Camerelle”. Questa relazione tra moda e patrimonio artistico introduce due forme espressive che comunicano tra loro attraverso la forma architettonica; Schiaparelli interviene in questo dialogo attraverso non solo un chiaro approccio scultoreo nella modellazione del corpo, ma anche attraverso un interesse continuo verso altre forme artistiche e una curiosità che va oltre il mondo della moda. Il progetto si concentra, infatti, sull’esplorazione di temi differenti, quali il rapporto tra passato e moderno, attraverso l’interazione con le rovine archeologiche; il concetto di effimero, attraverso strutture temporanee realizzate con materiali leggeri, come il legno e l’acciaio; il surrealismo tipico della maison e il tema dello scavo. La passerella, progettata come un percorso rialzato, simula uno “scavo archeologico”, richiamando non solo il tema dell’archeologia, ma anche il lavoro di scultura tipico del surrealismo, che ha visto la maison Schiaparelli collaborare con artisti come Salvador Dalí. Questa tematica si lega all’idea di “corpo scultoreo”; modellare e scolpire la forma femminile. In questo senso, il blocco di tufo, tipico del sito archeologico e involucro del padiglione espositivo, diventa simbolo di una scultura che fonde le linee del corpo con l’antichità. Infine, la scelta di integrare il concetto di scavo diventa interpretazione della trasformazione del paesaggio di Villa Adriana, plasmato dai Romani per creare i suoi celebri terrazzamenti.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/231483