Design Decoloniale : pratiche antieurocentriche per un design pluriversale. Il caso brasiliano

This thesis explores the concept of decolonization applied to design, focusing specifically on the Brazilian context and the potential for building design practices that respect and value local cultural specificities. Based on the premise that design has historically reflected a Eurocentric and hierarchical model of development, the objective of this research is to analyze how the discipline can evolve into a tool of authentic representation and social justice, contributing to dismantling the colonial structures still present. The thesis includes a review of the historical and theoretical context of decolonial thought, an overview of the evolution of design in Brazil, and a qualitative analysis of the educational and professional experiences of design students and professors at the Universidade do Estado de Santa Catarina (UDESC). Through these analyses, the work identifies key barriers to decolonization, such as the dominance of Eurocentric methodologies, the marginalization of Indigenous and Afro-descendant practices, and the dependency on aesthetic and productive models from the Global North. Concrete actions are proposed for decolonizing design, from valuing traditional cultures and local knowledge to including marginalized communities in design processes and promoting a socially aware and sustainable approach to design. The research suggests that a decolonial design, capable of respecting the plurality of cultural identities, not only represents an opportunity for innovation in Brazil but also offers a model for other postcolonial societies to rethink the role of design as a tool for emancipation and inclusion.

Questa tesi esplora il concetto di decolonizzazione applicato al design, concentrandosi in particolare sul contesto brasiliano e sulle possibilità di costruire pratiche di design che rispettino e valorizzino le specificità culturali locali. Partendo dall’assunto che il design, storicamente, rifletta un modello eurocentrico e gerarchico di sviluppo, l’obiettivo di questa ricerca è analizzare come la disciplina possa evolversi in uno strumento di rappresentazione autentica e di giustizia sociale, contribuendo a smantellare le strutture di dominazione coloniale ancora presenti. La tesi si articola in una revisione del contesto storico e teorico del pensiero decoloniale, una panoramica dell’evoluzione del design in Brasile e un’analisi qualitativa delle esperienze didattiche e professionali di studenti e docenti di design presso la Universidade do Estado de Santa Catarina (UDESC). Attraverso queste analisi, il lavoro individua le principali barriere alla decolonizzazione, come l’egemonia delle metodologie eurocentriche, la marginalizzazione delle pratiche indigene e afrodiscendenti e la dipendenza dai modelli estetici e produttivi del Nord globale. Vengono proposti interventi concreti per una decolonizzazione del design, dalla valorizzazione delle culture tradizionali e del sapere locale fino all’inclusione delle comunità emarginate nei processi progettuali e all’adozione di un design socialmente consapevole e sostenibile. La ricerca suggerisce che un design decoloniale, capace di rispettare la pluralità delle identità culturali, non solo rappresenti un’opportunità di innovazione per il Brasile, ma possa anche offrire un modello per altre società postcoloniali nel ripensare il ruolo del design come strumento di emancipazione e inclusione.