Re-inventing home: migration, modernity and the transformation of domestic architecture in late-Ottoman Palestine

This dissertation explores the intersection between Arab labor migration from the Levant and the changes impacting domestic architecture in late-Ottoman Palestine. These developments are read against a backdrop of major socio-cultural shifts unfolding within the context of a rapidly-modernizing state. Focusing on those towns and villages of Jerusalem’s rural hinterland which experienced emigration to the Americas, the study examines how migrants’ experiences abroad contributed to their transformed lifestyles, aesthetic sensibilities, as well as their understandings of notions such as ‘Home’ and ‘Domesticity’. In turn, it explores how these changes helped introduce new dwelling types in rural regions of Palestine. This thread of analysis is interwoven into a broader investigation of the ways in which Ottoman modernization and urban reform also helped shape the modern domestic environment. In linking Palestine’s historiography of late-Ottoman domestic architecture with a cultural history of domesticity and a social history of the Levant, this research addresses a gap in Palestinian architectural history, clarifying how intangible notions such as Home, Class, Civilization (Tamaddun), and Modernity (Hadatha), all of which pervaded contemporary Arab public discourse, were as crucial as physical factors in the advent of a new architectural age. Furthermore, it contributes to recent developments in Palestinian historiography that seek to understand the role played by Palestine’s emigrant communities in the country’s modernization. A complementary approach of architectural analysis and archival research guides this study. The research interprets architectural change through four themes: modernization and urban reform, the experience of migration, public discourse on domesticity both regionally and in the diaspora, as well as the acquisition of new constructional know-how. These themes collectively provide a framework for the analysis of Palestine’s altered domestic environment and the role played by migrants in this transformation.

Questa dissertazione esplora l'intersezione tra la migrazione lavorativa araba dal Levante e i cambiamenti che hanno influenzato l’architettura domestica nella Palestina dell'ultimo periodo ottomano. Tali sviluppi sono letti nel contesto dei grandi cambiamenti socio-culturali che si verificano in uno stato in rapido processo di modernizzazione. Concentrandosi sulle città e i villaggi della campagna di Gerusalemme che hanno vissuto il fenomeno dell’emigrazione verso le Americhe, lo studio analizza come le esperienze dei migranti all'estero abbiano contribuito a trasformare i loro stili di vita, le loro sensibilità estetiche e le loro concezioni di concetti come "Casa" e "Domesticità". A sua volta, esplora come questi cambiamenti abbiano favorito l’introduzione di nuovi tipi di abitazioni nelle aree rurali della Palestina. Questo filo d’analisi si intreccia con un'indagine più ampia su come la modernizzazione ottomana e le riforme urbane abbiano contribuito a modellare l'ambiente domestico moderno. Collegando la storiografia della Palestina sull'architettura domestica dell'ultimo periodo ottomano con una storia culturale della domesticità e una storia sociale del Levante, questa ricerca affronta una lacuna nella storia dell'architettura palestinese, chiarendo come concetti intangibili come Casa, Classe, Civilizzazione (Tamaddun) e Modernità (Hadatha), tutti pervasivi nel discorso pubblico arabo dell'epoca, siano stati cruciali tanto quanto i fattori fisici per l’avvento di una nuova era architettonica. Inoltre, contribuisce agli sviluppi recenti nella storiografia palestinese che cercano di comprendere il ruolo delle comunità di emigranti palestinesi nella modernizzazione del paese. Un approccio complementare di analisi architettonica e ricerca d’archivio guida questo studio. La ricerca interpreta il cambiamento architettonico attraverso quattro temi: modernizzazione e riforma urbana, l’esperienza della migrazione, il discorso pubblico sulla domesticità sia a livello regionale che nella diaspora, e l'acquisizione di nuove competenze costruttive. Questi temi forniscono collettivamente un quadro per analizzare l’ambiente domestico modificato della Palestina e il ruolo dei migranti in questa trasformazione.