Scutari: nuova espansione urbana : un sistema integrato di verde e costruito per connettere la città e il lago

The thesis project we are going to discuss is about the city of Shkodër, located in a territory marked by a remarkable and nearly unique natural landscape and one of the most symbolically representative urban areas of Albania’s historical and cultural heritage, though currently experiencing a severe identity crisis. The few traces left of its past are mainly limited to the ruins of the castle, the original nucleus of the city, and a small Ottoman core in the northeast. The rest of the urban fabric consists mostly of low-rise houses arranged irregularly, lacking community-oriented landmarks, built from the second half of the 20th century under the communist regime and in the post-communist period without any regulatory oversight. Our intervention focuses on the western boundary of the city, aiming to re-establish a direct connection between Shkodër and the adjacent lake, which has always posed a potential threat due to its highly variable water levels throughout the year. The idea is therefore not to build directly along its shores, to avoid increasing exposure to risk, but rather to extend the lakeside park and bring the perception of the lake into the city. To realize this vision, it was necessary to reorganize the entire area near the untended countryside and establish a settlement principle that would define a clear new boundary and create specific access points across it. Once the general layout was determined, the focus shifted to studying individual units, where the coexistence of different residential types should be consolidated in fixed spatial relationships to create a sense of place that feels familiar to the community and suits its ways of living. Finally, to enhance the attractiveness of the lakeshore, a promenade with a system of walkways and communal facilities was designed, thus integrating the natural park and its wildlife into the city of Shkodër as a genuinely connected part.

Il progetto di tesi che andremo a raccontare riguarda la città di Scutari, in un territorio contraddistinto da un notevole e quasi unico paesaggio naturale e con uno dei luoghi urbani più simbolicamente rappresentativi del patrimonio storico culturale albanese, oggi però in una forte crisi di identità. Le poche impronte rimaste del passato sono circoscritte prevalentemente alla rovina del castello, nocciolo originiario della città, e ad un piccolo nucleo ottomano nella parte Nord Est. Il resto del tessuto risulta contraddistinto da un edificato di case basse che si dispone in modo per lo più irregolare, privo di luoghi di riferimento per la collettività, costrutito dalla seconda metà del novecento sotto il regime comunista e nel periodo successivo alla sua caduta senza alcun tipo di regolamentazione. Il nostro intervento va ad interessare il confine Ovest della città, ponendosi come obiettivo quello di ristabilire un rapporto diretto tra Scutari e il lago limitrofo che da sempre costituisce una potenziale minaccia visti i suoi regimi estremamente variabili durante il corso dell’anno. L’idea è quindi quella di non portare il costruito a ridosso delle sue sponde, per non aumentare l’esposizione al rischio, ma attraverso l’estensione del parco lacustre portare la percezione del lago all’interno della città. Per perseguire questa visione, è stato necessario prevedere una riorganizzazione di tutto il tessuto in prossimità con la campagna incolta e definire un principio insediativo che stabilisse un nuovo confine nitido e dei varchi puntuali che lo attraversassero. Una volta stabilito lo schema generale, ci si è concentrati sullo studio dell’unità, in cui la coesistenza di tipologie residenziali differenti deve consolidarsi in rapporti spaziali fissi, per la definizione di un carattere dei luoghi che possa risultare familiare alla comunità e agli usi del suo modo di abitare. Infine, per incrementare il potere attrattivo delle sponde sul lago, è stata realizzata una promenade con un sistema di passerelle e attrezzature collettive, così da rendere il parco naturale e le sue bellezze faunistiche una parte effettivamente integrata nella città scutarina.