This study explores the rethinking of urban parks in Milan from the perspective of users, focusing on their experiences rather than traditional planner viewpoints. Through ethnographic methods, it examines how parks like Giardini Pubblici Indro Montanelli and Biblioteca degli Alberi di Milano support diverse activities such as socializing, exercising, and relaxing. The findings emphasize the significance of human-centered design, inspired by Jan Gehl, highlighting the need for parks that prioritize safety, accessibility, and social engagement. Combining literature reviews and ethnographic methods, it focuses on two prominent parks in Milan, Giardini Pubblici Indro Montanelli and Biblioteca degli Alberi di Milano (BAM), to explore how spaces in urban parks influence visitor experiences and behaviors. By integrating theoretical insights with user-centered research, the study seeks to uncover valuable ways to design and manage public parks to better meet the needs of park users. Using observations and questionnaires, the research investigates dominant activities, movement patterns, and social interactions within these parks, examining variations across different times of the day and demographic groups such as age and gender. It evaluates how features like seating, shade, and communal spaces foster social connections while identifying barriers related to cleanliness, safety, maintenance, and accessibility. These factors are assessed for their impact on visitors’ comfort, well-being, and regular use of the parks. The research reveals that open, vibrant spaces attract more users and foster a sense of connection, while isolated or fenced areas see limited activity. Social interaction peaks during midday, with parks providing opportunities for passive connections, fulfilling a fundamental human need for presence without direct engagement. However, safety concerns, particularly in poorly lit or secluded areas, deter evening use, especially among women, underscoring the importance of thoughtful design. Elements like circular seating, water features, and open layouts enhance usability and social cohesion, while noise and poor visibility diminish the appeal of certain spaces. Despite differing maintenance models, both parks contribute positively to mental and physical well-being, acting as urban refuges that reduce stress and promote relaxation. The study advocates for a shift in park planning, integrating social sustainability alongside environmental goals. By addressing user needs, Milan’s parks can transform into inclusive, dynamic spaces that foster community engagement and enhance the quality of urban life more than it already does.

Questo studio esplora il ripensamento dei parchi urbani a Milano dal punto di vista degli utenti, concentrandosi sulle loro esperienze piuttosto che sui punti di vista del pianificatore tradizionali. Attraverso metodi etnografici, esamina come parchi come Giardini publici Indro Montanelli e Biblioteca Degli Alberi di Milano supportano diverse attività come la socializzazione, l'esercizio e il rilassamento. I risultati sottolineano il significato del design incentrato sull'uomo, ispirato a Jan Gehl, evidenziando la necessità di parchi che danno la priorità alla sicurezza, all'accessibilità e all'impegno sociale. Combinando recensioni di letteratura e metodi etnografici, si concentra su due importanti parchi di Milano, Giardini publici Indro Montanelli e Biblioteca Degli Alberi di Milano (BAM), per esplorare come gli spazi nei parchi urbani influenzano le esperienze e i comportamenti dei visitatori. Integrando approfondimenti teorici con la ricerca centrata sull'utente, lo studio cerca di scoprire modi preziosi per progettare e gestire i parchi pubblici per soddisfare meglio le esigenze degli utenti del parco. Usando osservazioni e questionari, la ricerca indaga attività dominanti, modelli di movimento e interazioni sociali all'interno di questi parchi, esaminando le variazioni in diversi periodi del giorno e gruppi demografici come l'età e il sesso. Valuta come funzionalità come posti a sedere, ombra e spazi comuni favoriscono le connessioni sociali, identificando le barriere relative alla pulizia, alla sicurezza, alla manutenzione e all'accessibilità. Questi fattori sono valutati per il loro impatto sul comfort, sul benessere e sull'uso regolare dei parchi dei visitatori. La ricerca rivela che gli spazi aperti e vibranti attirano più utenti e promuovono un senso di connessione, mentre le aree isolate o recintate vedono attività limitate. L'interazione sociale raggiunge il picco a mezzogiorno, con i parchi che offrono opportunità di connessioni passive, soddisfacendo un bisogno umano fondamentale di presenza senza impegno diretto. Tuttavia, i problemi di sicurezza, in particolare nelle aree scarsamente illuminate o appartate, scoraggiano l'uso serale, in particolare tra le donne, sottolineando l'importanza del design ponderato. Elementi come posti a sedere circolari, caratteristiche dell'acqua e layout aperti migliorano l'usabilità e la coesione sociale, mentre il rumore e la scarsa visibilità diminuiscono il fascino di alcuni spazi. Nonostante i diversi modelli di manutenzione, entrambi i parchi contribuiscono positivamente al benessere mentale e fisico, fungendo da rifugi urbani che riducono lo stress e promuovono il rilassamento. Lo studio sostiene un cambiamento nella pianificazione del parco, integrando la sostenibilità sociale insieme agli obiettivi ambientali. Affrontando le esigenze degli utenti, i parchi di Milano possono trasformarsi in spazi inclusivi e dinamici che favoriscono il coinvolgimento della comunità e migliorano la qualità della vita urbana più di quanto già fa.

Rethinking Urban Green Spaces: An Ethnographic Study on Well-being and Social Interaction in Urban Parks: A study of two prominent parks in Milan: Giardini Pubblici Indro Montanelli and Biblioteca degli Alberi di Milano (BAM)

Zackrisson, Frida Love Ellinor
2023/2024

Abstract

This study explores the rethinking of urban parks in Milan from the perspective of users, focusing on their experiences rather than traditional planner viewpoints. Through ethnographic methods, it examines how parks like Giardini Pubblici Indro Montanelli and Biblioteca degli Alberi di Milano support diverse activities such as socializing, exercising, and relaxing. The findings emphasize the significance of human-centered design, inspired by Jan Gehl, highlighting the need for parks that prioritize safety, accessibility, and social engagement. Combining literature reviews and ethnographic methods, it focuses on two prominent parks in Milan, Giardini Pubblici Indro Montanelli and Biblioteca degli Alberi di Milano (BAM), to explore how spaces in urban parks influence visitor experiences and behaviors. By integrating theoretical insights with user-centered research, the study seeks to uncover valuable ways to design and manage public parks to better meet the needs of park users. Using observations and questionnaires, the research investigates dominant activities, movement patterns, and social interactions within these parks, examining variations across different times of the day and demographic groups such as age and gender. It evaluates how features like seating, shade, and communal spaces foster social connections while identifying barriers related to cleanliness, safety, maintenance, and accessibility. These factors are assessed for their impact on visitors’ comfort, well-being, and regular use of the parks. The research reveals that open, vibrant spaces attract more users and foster a sense of connection, while isolated or fenced areas see limited activity. Social interaction peaks during midday, with parks providing opportunities for passive connections, fulfilling a fundamental human need for presence without direct engagement. However, safety concerns, particularly in poorly lit or secluded areas, deter evening use, especially among women, underscoring the importance of thoughtful design. Elements like circular seating, water features, and open layouts enhance usability and social cohesion, while noise and poor visibility diminish the appeal of certain spaces. Despite differing maintenance models, both parks contribute positively to mental and physical well-being, acting as urban refuges that reduce stress and promote relaxation. The study advocates for a shift in park planning, integrating social sustainability alongside environmental goals. By addressing user needs, Milan’s parks can transform into inclusive, dynamic spaces that foster community engagement and enhance the quality of urban life more than it already does.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
11-dic-2024
2023/2024
Questo studio esplora il ripensamento dei parchi urbani a Milano dal punto di vista degli utenti, concentrandosi sulle loro esperienze piuttosto che sui punti di vista del pianificatore tradizionali. Attraverso metodi etnografici, esamina come parchi come Giardini publici Indro Montanelli e Biblioteca Degli Alberi di Milano supportano diverse attività come la socializzazione, l'esercizio e il rilassamento. I risultati sottolineano il significato del design incentrato sull'uomo, ispirato a Jan Gehl, evidenziando la necessità di parchi che danno la priorità alla sicurezza, all'accessibilità e all'impegno sociale. Combinando recensioni di letteratura e metodi etnografici, si concentra su due importanti parchi di Milano, Giardini publici Indro Montanelli e Biblioteca Degli Alberi di Milano (BAM), per esplorare come gli spazi nei parchi urbani influenzano le esperienze e i comportamenti dei visitatori. Integrando approfondimenti teorici con la ricerca centrata sull'utente, lo studio cerca di scoprire modi preziosi per progettare e gestire i parchi pubblici per soddisfare meglio le esigenze degli utenti del parco. Usando osservazioni e questionari, la ricerca indaga attività dominanti, modelli di movimento e interazioni sociali all'interno di questi parchi, esaminando le variazioni in diversi periodi del giorno e gruppi demografici come l'età e il sesso. Valuta come funzionalità come posti a sedere, ombra e spazi comuni favoriscono le connessioni sociali, identificando le barriere relative alla pulizia, alla sicurezza, alla manutenzione e all'accessibilità. Questi fattori sono valutati per il loro impatto sul comfort, sul benessere e sull'uso regolare dei parchi dei visitatori. La ricerca rivela che gli spazi aperti e vibranti attirano più utenti e promuovono un senso di connessione, mentre le aree isolate o recintate vedono attività limitate. L'interazione sociale raggiunge il picco a mezzogiorno, con i parchi che offrono opportunità di connessioni passive, soddisfacendo un bisogno umano fondamentale di presenza senza impegno diretto. Tuttavia, i problemi di sicurezza, in particolare nelle aree scarsamente illuminate o appartate, scoraggiano l'uso serale, in particolare tra le donne, sottolineando l'importanza del design ponderato. Elementi come posti a sedere circolari, caratteristiche dell'acqua e layout aperti migliorano l'usabilità e la coesione sociale, mentre il rumore e la scarsa visibilità diminuiscono il fascino di alcuni spazi. Nonostante i diversi modelli di manutenzione, entrambi i parchi contribuiscono positivamente al benessere mentale e fisico, fungendo da rifugi urbani che riducono lo stress e promuovono il rilassamento. Lo studio sostiene un cambiamento nella pianificazione del parco, integrando la sostenibilità sociale insieme agli obiettivi ambientali. Affrontando le esigenze degli utenti, i parchi di Milano possono trasformarsi in spazi inclusivi e dinamici che favoriscono il coinvolgimento della comunità e migliorano la qualità della vita urbana più di quanto già fa.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/231814