La tesi intende ripercorrere criticamente il percorso della ricerca e dalla sperimentazione di nuovi materiali e tecniche costruttive per l’architettura, al fine di raggiungere un elevato grado di qualità e confort delle costruzioni, studiando un particolare caso di materiale innovativo immesso nel mercato qualche tempo fa, che presenta grandi potenzialità ma ancora risulta scarsamente diffuso, il biossido di titanio. Il punto di partenza per la riflessione che costituisce l’argomenti della tesi è la crescente presenza in architettura di tecnologie evolute e il sempre maggior bisogno di innovazione, inteso come processo di miglioramento della vita dell’uomo. Questo ha incentivato ricerche e sperimentazioni che hanno coinvolto la cultura tecnologica della progettazione architettonica. In questo quadro si inserisce la scelta di analizzare le potenzialità del biossido di titanio, quale materiale innovativo per il progetto, anche in relazione alle attuali istanze di sostenibilità che esso incontra. Il tema che accompagna il lavoro della tesi è la cultura tecnologica nella ricerca e nello sviluppo del biossido di titanio e delle sue proprietà e potenzialità. Il biossido di titanio (TiO2) rientra, infatti, ormai da alcuni anni fra i componenti di una larga gamma di prodotti, frutto della ricerca più avanzata, impiegati nel settore delle costruzioni edilizie diffuse e non. Esso è il catalizzatore fotoattivo da tempo più studiato, in grado di degradare per ossidazione numerosi composti organici ed è considerato un prodotto del quale è approvata l’efficienza. Sono note, infatti, le proprietà catalitiche del TiO2 nella trasformazione di molti composti, non ultimi anche diversi inquinanti dell’aria come gli ossidi di azoto, alcuni composti organici volatili, aldeidi, benzene e toluene: ciò lo rende di grande interesse in un settore quale l’architettura che spesso tratta grandi superfici a contatto con l’aria. L’analisi oggettiva delle caratteristiche del biossido di titanio si è affiancata in questa tesi a un’analisi critica sulla sua applicabilità in architettura. Ciò è stato svolto mediante presentazioni di casi studio a livello nazionale e internazionale, che hanno costituito una base sufficientemente ampia di applicazioni da cui trarre le prime conclusioni critiche sul futuro di un prodotto apparentemente così innovativo e sperimentale eppure non ancora diffuso capillarmente nelle nostre città inquinate. Inoltre, sono state valutate se vi siano o meno differenze di prestazione tra i materiali fotocatalitici che costituiscono l’offerta tecnologica presente oggi sul mercato, delineando dove la ricerca scientifica di prodotto e la produzione si stanno indirizzando nell’ambito della costruzione dell’edificio.

Innovazione di prodotto per l'architettura : l'applicazione del biossido di titanio ai materiali da costruzione. Analisi e valutazioni critiche

D'AGOSTINO, MASSIMILIANO
2010/2011

Abstract

La tesi intende ripercorrere criticamente il percorso della ricerca e dalla sperimentazione di nuovi materiali e tecniche costruttive per l’architettura, al fine di raggiungere un elevato grado di qualità e confort delle costruzioni, studiando un particolare caso di materiale innovativo immesso nel mercato qualche tempo fa, che presenta grandi potenzialità ma ancora risulta scarsamente diffuso, il biossido di titanio. Il punto di partenza per la riflessione che costituisce l’argomenti della tesi è la crescente presenza in architettura di tecnologie evolute e il sempre maggior bisogno di innovazione, inteso come processo di miglioramento della vita dell’uomo. Questo ha incentivato ricerche e sperimentazioni che hanno coinvolto la cultura tecnologica della progettazione architettonica. In questo quadro si inserisce la scelta di analizzare le potenzialità del biossido di titanio, quale materiale innovativo per il progetto, anche in relazione alle attuali istanze di sostenibilità che esso incontra. Il tema che accompagna il lavoro della tesi è la cultura tecnologica nella ricerca e nello sviluppo del biossido di titanio e delle sue proprietà e potenzialità. Il biossido di titanio (TiO2) rientra, infatti, ormai da alcuni anni fra i componenti di una larga gamma di prodotti, frutto della ricerca più avanzata, impiegati nel settore delle costruzioni edilizie diffuse e non. Esso è il catalizzatore fotoattivo da tempo più studiato, in grado di degradare per ossidazione numerosi composti organici ed è considerato un prodotto del quale è approvata l’efficienza. Sono note, infatti, le proprietà catalitiche del TiO2 nella trasformazione di molti composti, non ultimi anche diversi inquinanti dell’aria come gli ossidi di azoto, alcuni composti organici volatili, aldeidi, benzene e toluene: ciò lo rende di grande interesse in un settore quale l’architettura che spesso tratta grandi superfici a contatto con l’aria. L’analisi oggettiva delle caratteristiche del biossido di titanio si è affiancata in questa tesi a un’analisi critica sulla sua applicabilità in architettura. Ciò è stato svolto mediante presentazioni di casi studio a livello nazionale e internazionale, che hanno costituito una base sufficientemente ampia di applicazioni da cui trarre le prime conclusioni critiche sul futuro di un prodotto apparentemente così innovativo e sperimentale eppure non ancora diffuso capillarmente nelle nostre città inquinate. Inoltre, sono state valutate se vi siano o meno differenze di prestazione tra i materiali fotocatalitici che costituiscono l’offerta tecnologica presente oggi sul mercato, delineando dove la ricerca scientifica di prodotto e la produzione si stanno indirizzando nell’ambito della costruzione dell’edificio.
MAGAROTTO, ELENA
ARC I - Scuola di Architettura e Società
20-lug-2011
2010/2011
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/23302