Revitalising the ancient space : a multidimensional display of images of ancient places

Cultural heritage holds significant importance in our society, but it should not be viewed as untouchable reliquiae. The production of knowledge must involve a process of imagination, through which a visitor to an archaeological site or exhibition is encouraged to reflect on how life was in that place and how the life of that place was. The aim of this work is to establish an effective framework for revitalising archaeological remains by constructing a multidimensional display of images of the site. This research seeks to revitalise the place by virtually reconstructing the ancient space. In fact, place differs from space (understood as the physical substrate) in that a place is a complex entity made up of both cultural (intangible) and tangible elements. This thesis focuses on the tomb of Meryneith at Saqqara and explores how to display and exhibit archaeological sites far from their original context. A multidimensional display of images was created to trigger the revitalisation of the 'ancient place' by illustrating its spirit and genius loci. This display is a palimpsest of images depicting the site, which includes photographs, drawings, maps, 3D reconstructions, and other depictions of the monument, depending on the specific objective of each representation (merging scientific and emotional/artistic approaches). These images were taken and created by the author during two archaeological missions at Saqqara. The 3D model was used as a scientific metric object to provide precise measurements and analysis, while photographs were employed to convey the atmosphere of the place, aiming to give a complete portrait of the site. The goal of this approach is to spark curiosity about the entity (whether object, building, or necropolis) and its life, rather than simply turning it into a fetish. To this end, it is important to consider the quote attributed to Gustav Mahler: ‘Tradition is not the worship of ashes, but the preservation of fire.’ This research will focus on both the theoretical background and the practical application of this approach. The theory will draw from various examples to extract a methodology, which will then guide the practical implementation of the case study. This proposed methodology aims to lay the groundwork for a potential museum recontextualisation of the tomb of Meryneith, which could be featured in physical museum displays and/or digital platforms. While this study centres on ancient Egypt, it intersects with various disciplines, including cultural anthropology, philosophy, architecture, museology, and Egyptology.

Il patrimonio culturale riveste un'importanza fondamentale nella nostra società, e per questa ragione non dovrebbe essere considerato una “reliquia intoccabile”. La produzione di conoscenza coinvolge un processo di immaginazione, attraverso il quale il visitatore di un sito archeologico o di una mostra è stimolato a riflettere su come fosse la vita in quel luogo e quale fosse la vita di quel luogo. L’obiettivo di questo lavoro è definire una metodologia efficace per la rivitalizzazione dei resti archeologici, costruendo una rappresentazione multidimensionale del sito attraverso l’uso di immagini. Questa ricerca intende ridare vita al luogo mediante la ricostruzione virtuale dello spazio antico. Infatti, il concetto di "luogo" si distingue da quello di "spazio" (inteso come substrato fisico), in quanto il luogo è un’entità complessa che comprende sia elementi culturali (intangibili) sia elementi materiali. Questa tesi si concentra sulla tomba di Meryneith a Saqqara e analizza le modalità di esposizione e presentazione dei siti archeologici lontani dal loro contesto originale. È stata realizzata una rappresentazione multidimensionale di immagini con lo scopo di presentare il luogo antico, illustrandone il genius loci. Tale rappresentazione si presenta come un palinsesto di immagini del sito, comprendente fotografie, disegni, mappe, ricostruzioni 3D e altre raffigurazioni del monumento, selezionate in base agli specifici obiettivi di ciascuna rappresentazione, coniugando approcci scientifici ed emozionali/artistici. Queste immagini sono state raccolte e prodotte dall’autore nel corso di due missioni archeologiche a Saqqara. Il modello 3D è stato utilizzato come strumento metrico scientifico per fornire misurazioni precise e analisi dettagliate, mentre le fotografie sono state impiegate per restituire l’atmosfera del luogo, con l’intento di offrire un ritratto completo del sito. L'obiettivo di questo approccio è suscitare curiosità nei confronti dell’entità in esame (che si tratti di un oggetto, un edificio o una necropoli) e della sua vita, piuttosto che trasformarla in un mero feticcio. A tal proposito, è significativa la citazione attribuita a Gustav Mahler: «La tradizione non è la venerazione delle ceneri, ma la custodia del fuoco». Questa ricerca affronterà sia l’inquadramento teorico sia l’applicazione pratica di questo approccio. La parte teorica si baserà su diversi esempi da cui è estratta una metodologia, che guiderà poi l'implementazione concreta del caso studio. La metodologia proposta mira a gettare le basi per una possibile ricontestualizzazione in ambito museale della tomba di Meryneith, che sia di tipo fisico, digitale o ibrido. Sebbene questo studio sia incentrato sull'antico Egitto, esso si intreccia con diverse discipline, tra cui l'antropologia culturale, la filosofia, l'architettura, la museologia e l’egittologia.