La separazione dei rifiuti da costruzione e demolizione per la produzione di aggregati riciclati: studio di un bacino di utenza e valutazione di nuove tecnologie

The thesis paper “Separation of Construction and Demolition waste for the production of quality recycled aggregates: study of a catchment area and evaluation of new technologies” describes, based on real examples, the recycling chain of non-hazardous inert C&D waste. Construction and demolition waste is the most widely generated waste in both Italy and Europe. In this thesis, the main European and Italian regulatory references laying down the rules for the production and use of recycled aggregates are explained. The two main aspects of the standards concern the achievement of compliance and suitability characteristics for the recycled product, which differ depending on the intended use of the aggregate. The requirements are listed and described, highlighting any critical points that would limit the recycling of waste. The operation of a treatment plant for construction and demolition waste is described, focusing on the stream separation phase. The assumption behind the thesis is that a homogeneous waste stream leads to the production of higher quality aggregates. However, since C&D waste is more often than not heterogeneous and mixed, two alternatives for selecting homogeneous fractions are analysed, both before arrival at the plant and during processing. The current aggregates market is described, highlighting the criticalities that lead operators to neglect the treatment phase. As an example, the life of a plant, Ecoter Legnano Srl, is analysed, investigating the composition and origin of the waste delivered. The importance of flows from small construction sites is highlighted, despite the large amount of waste produced in large demolition sites. The excessive presence of soil in the plants is shown, which causes an impoverishment of the final products. Thanks to the results obtained, a system was theorised based on the treatment cycle and proper acceptance of waste, avoiding unwanted flows, in order to produce quality recycled aggregates. In order to support the new system, however, it is necessary to implement policies that favour the use of recycled materials and help plants achieve gains on the sale of products as well.

L’elaborato di tesi “La separazione dei rifiuti da Costruzione e Demolizione per la produzione di aggregati riciclati di qualità: studio di un bacino di utenza e valutazione di nuove tecnologie” descrive, basandosi su esempi reali, la filiera del riciclo dei rifiuti inerti non pericolosi da C&D e ne indaga punti di forza e di debolezza. I rifiuti da costruzione e demolizione sono i rifiuti maggiormente generati sia in Italia che in Europa. Nel corso della tesi vengono spiegati i principali riferimenti normativi, sia europei che italiani, che dettano le regole di produzione e utilizzo degli aggregati riciclati. I due aspetti principali delle norme riguardano il conseguimento per il prodotto riciclato delle caratteristiche di conformità e idoneità, che differiscono in base all’utilizzo che si intende fare dell’aggregato. I requisiti sono elencati e descritti, sottolineando eventuali punti critici che limiterebbero il riciclo dei rifiuti. Viene descritto il funzionamento di un impianto di trattamento di rifiuti da costruzione e demolizione, concentrandosi in particolar modo sulla fase di separazione dei flussi. L’assunto su cui si basa la tesi è che un flusso omogeneo di rifiuti porti a produrre aggregati di qualità maggiore. Essendo, però, i rifiuti da C&D il più delle volte eterogenei e mescolati, vengono analizzate due alternative per selezionare le frazioni omogenee, sia prima dell’arrivo in impianto, che durante il processo di lavorazione. Viene descritto il mercato attuale degli aggregati, evidenziandone le criticità che portano gli operatori a trascurare la fase di trattamento. A titolo di esempio viene quindi analizzata la vita di un impianto, Ecoter Legnano Srl, indagando la composizione e l’origine dei rifiuti conferiti. Viene evidenziata l’importanza dei flussi provenienti da piccoli cantieri, nonostante la grande quantità di rifiuti prodotti nelle grandi demolizioni. Viene mostrata l’eccesiva presenza di terre negli impianti, che provocano un impoverimento dei prodotti finali. Grazie ai risultati ottenuti si è proceduto a teorizzare un sistema che si fondi sul ciclo di trattamento e su una corretta accettazione dei rifiuti, evitando flussi indesiderati, per arrivare a produrre aggregati riciclati di qualità. Per sostenere il nuovo sistema è, però, necessario attuare policy che favoriscano l’impiego dei materiali riciclati e aiutino gli impianti a raggiungere guadagni anche sulla vendita dei prodotti.