Shapes of the tacit : unveiling heritage's quiet power through arts

This thesis explores the Grotte di Catullo as a place imbued with symbolic and narrative meanings, highlighting the evocative power of this archaeological site, which is configured as an authentic refuge of otium. The Grotte, through their silent beauty and the harmony of architectural proportions, tell a story that transcends words, marked by the flow of time and the imprint of man. In this space, past and present intertwine in a silent dialogue, inviting reflection on permanence and the ephemeral. The work develops by exploring the concept of a tacit and metaphorical narration, through a parallel between different artistic forms. Starting from archaeology, where fragments and voids take on a symbolic and narrative value, and from Latin and Italian literature, which feed on allegorical meanings, metaphors and silences, the analysis extends to the visual arts, in particular painting, which translates the world of ideas into two-dimensional representations. Finally, fashion emerges as a language capable of expressing and making visible concepts without words, through fabrics and shapes that come to life in space. These disciplines share the ability to tell stories without verbosity, using instead visual and sensorial language, in perfect harmony with the quiet and evocative nature of the place. The project proposes to enhance the archaeological area of ​​the Caves through an event that blends architecture, fashion, art and silent poetry, using ephemeral architecture to create temporary installations that blend harmoniously with the surrounding environment, without permanently altering it. Although it is ephemeral architecture, the project intends to demonstrate how important it can be in enhancing the history of a timeless architecture such as that of archaeology, designing in an artisanal and sartorial way, with attention to detail. The intent is to restore the sensorial dimension that once permeated the Caves, creating an experience that stimulates reflection on the link between the past and the present. The ultimate goal is to revive a space steeped in memory, rediscovering its ability to inspire and engage in dialogue with the modern world, transforming it into a place where beauty and art speak in silence.

La presente tesi esplora le Grotte di Catullo come un luogo intriso di significati simbolici e narrativi, mettendo in luce la potenza evocativa di questo sito archeologico, che si configura come un autentico rifugio di otium. Le Grotte, attraverso la loro bellezza silenziosa e l'armonia delle proporzioni architettoniche, raccontano una storia che trascende le parole, segnata dal fluire del tempo e dall'impronta dell'uomo. In questo spazio, passato e presente si intrecciano in un dialogo silenzioso, invitando alla riflessione sulla permanenza e sull'effimero. Il lavoro si sviluppa esplorando il concetto di una narrazione tacita e metaforica, attraverso un parallelo tra diverse forme artistiche. Partendo dall’archeologia, dove frammenti e vuoti assumono un valore simbolico e narrativo, e dalla letteratura latina e italiana, che si nutrono di significati allegorici, metafore e silenzi, l’analisi si estende alle arti visive, in particolare alla pittura, che traduce il mondo delle idee in rappresentazioni bidimensionali. Infine, la moda emerge come linguaggio capace di esprimere e rendere visibili concetti senza parole, attraverso tessuti e forme che prendono vita nello spazio. Queste discipline condividono la capacità di raccontare storie senza verbosità, utilizzando invece il linguaggio visivo e sensoriale, in perfetta sintonia con la quiete e la suggestione del luogo. Il progetto propone di valorizzare l’area archeologica delle Grotte attraverso un evento che fonde architettura, moda, arte e poesia silenziosa, servendosi dell'architettura effimera per creare installazioni temporanee che si fondono armoniosamente con l’ambiente circostante, senza alterarlo permanentemente. Pur trattandosi di architettura effimera, il progetto intende dimostrare quanto essa possa essere importante nel valorizzare la storia di un'architettura senza tempo come quella dell'archeologia, progettando in modo artigianale e sartoriale, con attenzione ai dettagli. L'intento è restituire la dimensione sensoriale che un tempo permeava le Grotte, creando un'esperienza che stimola la riflessione sul legame tra passato e contemporaneità. L’obiettivo finale è ridare vita a uno spazio intriso di memoria, riscoprendo la sua capacità di ispirare e dialogare con il mondo moderno, trasformandolo in un luogo dove la bellezza e l’arte parlano in silenzio.