The role of the urban-rural continuum in Piombino in reverting the development strategies for the city

The transformation of Piombino—from a city shaped by its industrial past into a lively, welcoming destination for sustainable tourism, urban mobility, and ecological resilience—is the heart of this thesis. Today, Piombino’s harbor stands at a pivotal moment: with the decline of the steel industry, the city faces a new challenge—to breathe life into its abandoned industrial areas while honoring its maritime heritage and nurturing economic growth. This research envisions a future where Piombino is not just a stopover—a gateway to other destinations—but a place that invites people to stay, explore, and connect. It focuses on creating a strategic framework that weaves together green infrastructure and improved urban mobility. More than just revitalizing the industrial zones, the goal is to rethink the city’s spaces and infrastructure at multiple scales, making Piombino a comfortable, dynamic place for both residents and visitors. The aim is to shift the mindset of tourists, encouraging them to see Piombino not as a mere transit point but as a destination in its own right. Our methodology embraces a multidisciplinary approach, blending urban design, landscape architecture, environmental planning, and social sciences. Through careful spatial and ecological analysis, we identify key areas where neglected industrial sites can be transformed into vibrant spaces for tourism. Equally important is the focus on connectivity—enhancing transport networks to ensure people can move easily within and around the harbor, supporting both eco-tourism and community life. Guided by the principles of sustainability, adaptive reuse, and community engagement, the thesis unfolds with a deep dive into Piombino’s history and environment. It then moves to a clear-eyed analysis of the city’s current challenges and opportunities—examining how urban mobility and ecological resilience can work hand-in-hand. From there, we propose design strategies and pilot projects that aim to bring new energy to the harbor and its surroundings. Ultimately, this thesis offers a hopeful vision for Piombino’s future—one where its industrial heritage, and Port become a foundation for something new. It is a vision of a city that balances ecological restoration, fosters local economic growth, and embraces a more inclusive and connected way of life. In doing so, it contributes to the broader conversation about how post-industrial cities can rediscover their identity and thrive in a sustainable way.

La trasformazione di Piombino—da una città plasmata dal suo passato industriale a una vivace e accogliente destinazione per il turismo sostenibile, la mobilità urbana e la resilienza ecologica—è il cuore di questa tesi. Oggi, il porto di Piombino si trova in un momento cruciale: con il declino dell'industria siderurgica, la città affronta una nuova sfida—ridare vita alle sue aree industriali abbandonate, onorando al contempo il suo patrimonio marittimo e nutrendo la crescita economica. Questa ricerca immagina un futuro in cui Piombino non sia solo una tappa—una porta d'accesso ad altre destinazioni—ma un luogo che inviti le persone a rimanere, esplorare e connettersi. Si concentra sulla creazione di un quadro strategico che intrecci infrastrutture verdi e mobilità urbana migliorata. Più che semplicemente rivitalizzare le zone industriali, l'obiettivo è ripensare gli spazi e le infrastrutture della città su più scale, rendendo Piombino un luogo confortevole e dinamico per residenti e visitatori. L'intento è cambiare la mentalità dei turisti, incoraggiandoli a vedere Piombino non come un semplice punto di transito, ma come una destinazione a sé. La nostra metodologia abbraccia un approccio multidisciplinare, mescolando progettazione urbana, architettura del paesaggio, pianificazione ambientale e scienze sociali. Attraverso un'accurata analisi spaziale ed ecologica, identifichiamo le aree chiave in cui i siti industriali trascurati possono essere trasformati in spazi vivaci per il turismo. Parimenti importante è l'attenzione alla connettività—migliorare le reti di trasporto per garantire che le persone possano spostarsi facilmente all'interno e attorno al porto, sostenendo sia il turismo eco-sostenibile che la vita comunitaria. Guidata dai principi di sostenibilità, riuso adattivo e coinvolgimento della comunità, la tesi si sviluppa con un'analisi approfondita della storia e dell'ambiente di Piombino. Successivamente, si passa a un'analisi lucida delle sfide e delle opportunità attuali della città—esaminando come la mobilità urbana e la resilienza ecologica possano lavorare insieme. Da lì, proponiamo strategie di progettazione e progetti pilota che mirano a portare nuova energia al porto e ai suoi dintorni. Alla fine, questa tesi offre una visione di speranza per il futuro di Piombino—un futuro in cui il suo patrimonio industriale e il porto diventino la base per qualcosa di nuovo. È una visione di una città che bilancia il ripristino ecologico, favorisce la crescita economica locale e abbraccia uno stile di vita più inclusivo e connesso. In questo modo, contribuisce alla più ampia conversazione su come le città post-industriali possano riscoprire la loro identità e prosperare in modo sostenibile.