The square has always represented the beating heart of cities, a meeting place and a symbol of collective identity, a stage where politics, culture, economy and daily life are inextricably intertwined. Each square is an architectural and social narrative that is constantly evolving over time, reflecting historical changes and the changes in the society that hosts it. For centuries, the square has become a complex organism capable of renewing itself for new needs, absorbing and reflecting the tensions between authority and people, sacred and profane, individual and community. The aim of this thesis is to outline a path through the history of squares, underlining how changes in urban forms reflect the metamorphoses of social, economic and cultural models. The square is the place of politics and the agora in ancient Greece and Rome; in the Middle Ages, a place of retreat and religiosity, while in the Renaissance and Baroque periods the aesthetic and symbolic valorization connected to the power of the State took place. The twentieth century, with its rhythms of change, puts the traditional square in crisis and gives way to new forms of sociality and public space that are increasingly fragmented. Squares are increasingly becoming places for reworking collective experience with new paradigms: they are spaces for meeting but also for reflection and connection, capable of responding to the questions raised by a society that wants to reconnect with its historical roots and at the same time rediscover itself. The research in question was developed to trace an evolutionary overview of the square: from its origins as a place of politics and the representation of power, to the current case studies in which the square acts as a symbol of a new urban identity, in continuous dialogue with the city of the future. The ten contemporary Italian case studies allow an overview of the most recent trends, where the square is seen as a memory of the past and as a project towards the future. The aim is to examine the role of the square as a morphological but also social and even political space, in an increasingly fluid and global context. It concludes with the investigation of public space as a fundamental structure in the construction of the Italian city, especially in relation to examples such as medium-sized cities like Parma and Salsomaggiore and considers three specific cases of contemporary renewal squares, including Piazza Borsellino Falcone, Piazza Lorenzo Berzieri and Piazza della Pace, suggesting for these a comparative reading of the historical and urban context, of morphology and materiality.

La piazza ha sempre rappresentato il cuore pulsante delle città, luogo di incontro e simbolo d’ identità collettiva, palcoscenico in cui politica, cultura, economia e vita quotidiana si intrecciano indissolubilmente. Ogni piazza è una narrazione architettonica e sociale in continua evoluzione nel tempo, riflettendo i cambiamenti storici e i mutamenti della società che la ospita. Per secoli, la piazza è diventata un organismo complesso in grado di rinnovarsi per nuove esigenze, assorbendo e riflettendo le tensioni tra autorità e popolo, sacro e profano, individuo e comunità. L’obiettivo di questa tesi è delineare un percorso attraverso la storia delle piazze, sottolineando come i cambiamenti nelle forme urbane riflettano le metamorfosi dei modelli sociali, economici e culturali. La piazza non è mai statica: è il luogo della politica e dell’agorà nell’antica Grecia e Roma; nel Medioevo, luogo di ritiro e religiosità, mentre nel Rinascimento e nel Barocco si è svolta la valorizzazione estetica e simbolica connessa al potere dello Stato. Il Novecento, con i suoi ritmi di cambiamento, mette in crisi la piazza tradizionale e cede il passo a nuove forme di socialità e spazio pubblico sempre più frammentate. Sebbene il progressivo disinteresse per la piazza come centro civico, negli ultimi tempi si è assistito a una riscoperta dello spazio pubblico; possiamo spiegarlo come reazione alle sfide globali della crisi ecologica, della socialità digitale e della frammentazione urbana. Le piazze diventano sempre più luoghi di rielaborazione dell’esperienza collettiva con nuovi paradigmi: sono spazi di incontro ma anche di riflessione e connessione, capaci di rispondere alle domande sollevate da una società che vuole riallacciarsi con le proprie radici storiche e al tempo stesso riscoprirsi. La ricerca in oggetto è stata sviluppata per tracciare un’evolutiva panoramica della piazza: dalle sue origini come luogo della politica e della rappresentazione del potere, agli attuali casi di studio in cui la piazza funge da simbolo di una nuova identità urbana, in continuo dialogo con la città del futuro. I dieci casi di studio italiani contemporanei consentono uno sguardo generale delle tendenze più recenti, dove la piazza è vista come memoria del passato e come progetto verso il futuro. Lo scopo è di esaminare il ruolo della piazza come spazio morfologico ma anche sociale e persino politico, in un contesto sempre fluido e globale. Si conclude con l’indagine sullo spazio pubblico come struttura fondamentale nella costruzione della città italiana, soprattutto in relazione ad esempi quali città di medie dimensioni come Parma e Salsomaggiore e considera tre casi specifici di piazze di rinnovamento contemporaneo, tra cui Piazza Borsellino Falcone, Piazza Lorenzo Berzieri e Piazza della Pace, suggerendo per queste una lettura comparata del contesto storico e urbano, della morfologia e della materialità.

La piazza : il vuoto che attende l'inatteso

Galloni, Greta
2023/2024

Abstract

The square has always represented the beating heart of cities, a meeting place and a symbol of collective identity, a stage where politics, culture, economy and daily life are inextricably intertwined. Each square is an architectural and social narrative that is constantly evolving over time, reflecting historical changes and the changes in the society that hosts it. For centuries, the square has become a complex organism capable of renewing itself for new needs, absorbing and reflecting the tensions between authority and people, sacred and profane, individual and community. The aim of this thesis is to outline a path through the history of squares, underlining how changes in urban forms reflect the metamorphoses of social, economic and cultural models. The square is the place of politics and the agora in ancient Greece and Rome; in the Middle Ages, a place of retreat and religiosity, while in the Renaissance and Baroque periods the aesthetic and symbolic valorization connected to the power of the State took place. The twentieth century, with its rhythms of change, puts the traditional square in crisis and gives way to new forms of sociality and public space that are increasingly fragmented. Squares are increasingly becoming places for reworking collective experience with new paradigms: they are spaces for meeting but also for reflection and connection, capable of responding to the questions raised by a society that wants to reconnect with its historical roots and at the same time rediscover itself. The research in question was developed to trace an evolutionary overview of the square: from its origins as a place of politics and the representation of power, to the current case studies in which the square acts as a symbol of a new urban identity, in continuous dialogue with the city of the future. The ten contemporary Italian case studies allow an overview of the most recent trends, where the square is seen as a memory of the past and as a project towards the future. The aim is to examine the role of the square as a morphological but also social and even political space, in an increasingly fluid and global context. It concludes with the investigation of public space as a fundamental structure in the construction of the Italian city, especially in relation to examples such as medium-sized cities like Parma and Salsomaggiore and considers three specific cases of contemporary renewal squares, including Piazza Borsellino Falcone, Piazza Lorenzo Berzieri and Piazza della Pace, suggesting for these a comparative reading of the historical and urban context, of morphology and materiality.
VETTORI, MARIA PILAR
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
3-apr-2025
2023/2024
La piazza ha sempre rappresentato il cuore pulsante delle città, luogo di incontro e simbolo d’ identità collettiva, palcoscenico in cui politica, cultura, economia e vita quotidiana si intrecciano indissolubilmente. Ogni piazza è una narrazione architettonica e sociale in continua evoluzione nel tempo, riflettendo i cambiamenti storici e i mutamenti della società che la ospita. Per secoli, la piazza è diventata un organismo complesso in grado di rinnovarsi per nuove esigenze, assorbendo e riflettendo le tensioni tra autorità e popolo, sacro e profano, individuo e comunità. L’obiettivo di questa tesi è delineare un percorso attraverso la storia delle piazze, sottolineando come i cambiamenti nelle forme urbane riflettano le metamorfosi dei modelli sociali, economici e culturali. La piazza non è mai statica: è il luogo della politica e dell’agorà nell’antica Grecia e Roma; nel Medioevo, luogo di ritiro e religiosità, mentre nel Rinascimento e nel Barocco si è svolta la valorizzazione estetica e simbolica connessa al potere dello Stato. Il Novecento, con i suoi ritmi di cambiamento, mette in crisi la piazza tradizionale e cede il passo a nuove forme di socialità e spazio pubblico sempre più frammentate. Sebbene il progressivo disinteresse per la piazza come centro civico, negli ultimi tempi si è assistito a una riscoperta dello spazio pubblico; possiamo spiegarlo come reazione alle sfide globali della crisi ecologica, della socialità digitale e della frammentazione urbana. Le piazze diventano sempre più luoghi di rielaborazione dell’esperienza collettiva con nuovi paradigmi: sono spazi di incontro ma anche di riflessione e connessione, capaci di rispondere alle domande sollevate da una società che vuole riallacciarsi con le proprie radici storiche e al tempo stesso riscoprirsi. La ricerca in oggetto è stata sviluppata per tracciare un’evolutiva panoramica della piazza: dalle sue origini come luogo della politica e della rappresentazione del potere, agli attuali casi di studio in cui la piazza funge da simbolo di una nuova identità urbana, in continuo dialogo con la città del futuro. I dieci casi di studio italiani contemporanei consentono uno sguardo generale delle tendenze più recenti, dove la piazza è vista come memoria del passato e come progetto verso il futuro. Lo scopo è di esaminare il ruolo della piazza come spazio morfologico ma anche sociale e persino politico, in un contesto sempre fluido e globale. Si conclude con l’indagine sullo spazio pubblico come struttura fondamentale nella costruzione della città italiana, soprattutto in relazione ad esempi quali città di medie dimensioni come Parma e Salsomaggiore e considera tre casi specifici di piazze di rinnovamento contemporaneo, tra cui Piazza Borsellino Falcone, Piazza Lorenzo Berzieri e Piazza della Pace, suggerendo per queste una lettura comparata del contesto storico e urbano, della morfologia e della materialità.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/234591