Over the past several decades, climate change has intensified the frequency and severity of heat waves across many wine producing regions, posing a critical threat to grape quality, yield stability, and the long-term sustainability of viticulture. As a cornerstone of local economies and cultural identity, viticulture is particularly vulnerable: grapevine physiology, yield, and phenolic composition are all closely tied to terroir, the distinct interplay of soil, microclimate, and traditional management practices. In many parts of Europe, centuries old vineyard practices may offer valuable insights into adapting viticulture to modern climate challenges. In the Soave region, historic vineyard management practices remain in use. These traditional training systems not only shape the cultural landscape but may also offer adaptive advantages in the face of rising temperatures. The aim of this study is to highlight the importance of historical vineyard training systems, which have significant heritage value and offer notable benefits to ecosystems and local economies. To investigate this, I conducted a remote sensing analysis comparing the resilience of historic vine training system Veronese Pergola against modern vine training system Spalliera under heat stress. The results indicate that vineyards trained under the Veronese Pergola system exhibit lower NDVI loss and less heat stress than Spalliera systems, suggesting that these traditional approaches may serve as a valuable climate adaptation strategy. This field-based evidence of reduced heat damage supports the broader argument that ancient practices can help vineyards adapt to changing climates.

Negli ultimi decenni, il cambiamento climatico ha intensificato la frequenza e la gravità delle ondate di calore in molte regioni vinicole, rappresentando una minaccia critica per la qualità dell’uva, la stabilità della resa e la sostenibilità a lungo termine della viticoltura. In quanto pilastro delle economie locali e dell’identità culturale, la viticoltura è particolarmente vulnerabile: la fisiologia della vite, la resa e la composizione fenolica sono strettamente legate al terroir, ovvero l’interazione unica tra suolo, microclima e pratiche di gestione tradizionali. In molte parti d’Europa, le pratiche viticole secolari possono offrire preziose intuizioni per adattare la viticoltura alle sfide climatiche moderne. Nella regione del Soave, nel nord Italia, sono ancora in uso pratiche di gestione viticola storiche. Questi sistemi di allevamento tradizionali non solo modellano il paesaggio culturale, ma possono anche offrire vantaggi adattivi di fronte all’aumento delle temperature. L’obiettivo di questo studio è evidenziare l’importanza dei sistemi storici di allevamento della vite, che possiedono un significativo valore patrimoniale e apportano benefici rilevanti agli ecosistemi e alle economie locali. Per approfondire questa tematica, ho condotto un’analisi di telerilevamento confrontando la resilienza del sistema di allevamento storico Pergola Veronese con il sistema moderno Spalliera sotto stress termico. I risultati indicano che i vigneti allevati con il sistema della Pergola Veronese mostrano una minore perdita di NDVI e un minor stress termico rispetto ai sistemi a Spalliera, suggerendo che questi approcci tradizionali possano rappresentare una valida strategia di adattamento climatico. Questa evidenza sul campo di una riduzione dei danni da calore supporta l’argomentazione più ampia secondo cui le pratiche antiche possono aiutare i vigneti ad adattarsi ai cambiamenti climatici.

Historic vine training systems as a climate change adaptation strategy: a remote sensing analysis of Pergola Veronese and Spalliera in Soave

Güner, Betül
2024/2025

Abstract

Over the past several decades, climate change has intensified the frequency and severity of heat waves across many wine producing regions, posing a critical threat to grape quality, yield stability, and the long-term sustainability of viticulture. As a cornerstone of local economies and cultural identity, viticulture is particularly vulnerable: grapevine physiology, yield, and phenolic composition are all closely tied to terroir, the distinct interplay of soil, microclimate, and traditional management practices. In many parts of Europe, centuries old vineyard practices may offer valuable insights into adapting viticulture to modern climate challenges. In the Soave region, historic vineyard management practices remain in use. These traditional training systems not only shape the cultural landscape but may also offer adaptive advantages in the face of rising temperatures. The aim of this study is to highlight the importance of historical vineyard training systems, which have significant heritage value and offer notable benefits to ecosystems and local economies. To investigate this, I conducted a remote sensing analysis comparing the resilience of historic vine training system Veronese Pergola against modern vine training system Spalliera under heat stress. The results indicate that vineyards trained under the Veronese Pergola system exhibit lower NDVI loss and less heat stress than Spalliera systems, suggesting that these traditional approaches may serve as a valuable climate adaptation strategy. This field-based evidence of reduced heat damage supports the broader argument that ancient practices can help vineyards adapt to changing climates.
FABIO, MANFREDINI
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
3-apr-2025
2024/2025
Negli ultimi decenni, il cambiamento climatico ha intensificato la frequenza e la gravità delle ondate di calore in molte regioni vinicole, rappresentando una minaccia critica per la qualità dell’uva, la stabilità della resa e la sostenibilità a lungo termine della viticoltura. In quanto pilastro delle economie locali e dell’identità culturale, la viticoltura è particolarmente vulnerabile: la fisiologia della vite, la resa e la composizione fenolica sono strettamente legate al terroir, ovvero l’interazione unica tra suolo, microclima e pratiche di gestione tradizionali. In molte parti d’Europa, le pratiche viticole secolari possono offrire preziose intuizioni per adattare la viticoltura alle sfide climatiche moderne. Nella regione del Soave, nel nord Italia, sono ancora in uso pratiche di gestione viticola storiche. Questi sistemi di allevamento tradizionali non solo modellano il paesaggio culturale, ma possono anche offrire vantaggi adattivi di fronte all’aumento delle temperature. L’obiettivo di questo studio è evidenziare l’importanza dei sistemi storici di allevamento della vite, che possiedono un significativo valore patrimoniale e apportano benefici rilevanti agli ecosistemi e alle economie locali. Per approfondire questa tematica, ho condotto un’analisi di telerilevamento confrontando la resilienza del sistema di allevamento storico Pergola Veronese con il sistema moderno Spalliera sotto stress termico. I risultati indicano che i vigneti allevati con il sistema della Pergola Veronese mostrano una minore perdita di NDVI e un minor stress termico rispetto ai sistemi a Spalliera, suggerendo che questi approcci tradizionali possano rappresentare una valida strategia di adattamento climatico. Questa evidenza sul campo di una riduzione dei danni da calore supporta l’argomentazione più ampia secondo cui le pratiche antiche possono aiutare i vigneti ad adattarsi ai cambiamenti climatici.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/234605